D’Urso: "Traguardo storico per un’Azienda sanitaria così estesa"
SIENA. L’Azienda USL Toscana Sud Est ha ricevuto la certificazione per la parità di genere rilasciata da Kiwa Cermet Italia, secondo la prassi di riferimento UNI/PdR 125:2022 volta ad assicurare una politica di gender equality e la creazione di un ambiente di lavoro inclusivo. L’Asl Toscana Sud Est, che nei giorni scorsi ha concluso con successo l’audit di certificazione del sistema di gestione per la parità di genere, si conferma la prima azienda sanitaria della Toscana e una delle prime in Italia a giungere a questo prestigioso traguardo.
Un percorso che parte da lontano e che trae origine da una lunga storia aziendale di azioni contro le diseguaglianze. Su 9.700 dipendenti, oltre il 70% è rappresentato dal genere femminile. L’ente di certificazione ha voluto verificare tutti gli aspetti che possano garantire un equo trattamento: dallo stipendio alle prospettive di carriera, passando per le occasioni fornite per formarsi e fare esperienze professionali e alla conciliazione vita/lavoro. L’Asl Toscana Sud Est ha spiccato per i risultati, tutti contraddistinti da una costante crescita nel tempo e da un confronto positivo con i dati nazionali di riferimento, in particolare per quanto riguarda:
– la percentuale di donne nell’organizzazione: 5 punti percentuali superiore alla media nazionale del settore;
– percentuale di donne dirigenti: 6 punti percentuali in più;
– percentuale di donne direttrici di strutture complesse: 8 punti percentuali in più;
utilizzo dei congedi di paternità: superiore all’80%.
La certificazione sarà consegnata mercoledì 23 ottobre a Siena, in occasione dell’evento “DE&I Day – Un anno di noi. Valori e strategia: Diversità, Equità e Inclusione” per raccontare il percorso compiuto dall’Azienda in questi anni nell’applicazione delle politiche di genere e del Codice rosa.
«Per noi è un orgoglio aver raggiunto un traguardo storico come questo, – dichiara il direttore generale dell’Asl Toscana Sud Est Antonio D’Urso. – Per un’azienda di dimensioni così vaste, che si estende per oltre 11mila chilometri quadrati e che si avvale di 13 presidi ospedalieri e di 10 zone distretto, è un risultato particolarmente notevole, frutto di un percorso articolato che ci ha permesso di tracciare la strada verso la definizione di una policy aziendale attenta ai valori dell’inclusione e alla valorizzazione delle diversità, tratto distintivo di tutta l’organizzazione».