SIENA. Dal 2022, il 12 marzo di ogni anno รจ la ๐๐ข๐จ๐ซ๐ง๐๐ญ๐ ๐ง๐๐ณ๐ข๐จ๐ง๐๐ฅ๐ ๐๐ข ๐๐๐ฎ๐๐๐ณ๐ข๐จ๐ง๐ ๐ ๐ฉ๐ซ๐๐ฏ๐๐ง๐ณ๐ข๐จ๐ง๐ ๐๐จ๐ง๐ญ๐ซ๐จ ๐ฅ๐ ๐ฏ๐ข๐จ๐ฅ๐๐ง๐ณ๐ ๐ง๐๐ข ๐๐จ๐ง๐๐ซ๐จ๐ง๐ญ๐ข ๐๐๐ ๐ฅ๐ข ๐จ๐ฉ๐๐ซ๐๐ญ๐จ๐ซ๐ข ๐ฌ๐๐ง๐ข๐ญ๐๐ซ๐ข ๐ ๐ฌ๐จ๐๐ข๐จ-๐ฌ๐๐ง๐ข๐ญ๐๐ซ๐ข.
Sempre piรน informazione e formazione per prevenire la violenza nei confronti degli operatori sanitari. Per approfondire il tema lโAzienda ospedaliero-universitaria Senese e lโAzienda Usl Toscana sudest, in collaborazione con lโUniversitร di Siena, hanno organizzato nellโaula Magna del Rettorato, la Terza Giornata Nazionale di Educazione e Prevenzione contro la Violenza nei confronti degli Operatori Sanitari e Socio-sanitari, istituita dal Ministero della Salute nel 2022.
I lavori sono stati aperti dal rettore dell’Universitร di Siena, Roberto Di Pietra, insieme a Giuseppe Giordano, assessore alla Sanitร del Comune di Siena; Antonio Barretta, direttore generale dell’Aou Senese; Antonio D’Urso, direttore generale Ausl Tse; Simone Bezzini, assessore regionale al Diritto alla Salute; Pietro Milone, questore della Provincia di Siena; Vittoria Doretti, responsabile Rete Regionale Codice Rosa. Numerosi i relatori presenti e grande partecipazione da parte di autoritร , volontariato e professionisti, segno della grande attenzione sul tema.
ยซLโattenzione dellโAou Senese nei confronti del tema delle aggressioni ai professionisti โ spiega il professor Antonio Barretta, direttore generale dellโAou Senese โ รจ alta e ci stiamo adoperando con impegno per la tutela della salute e del benessere psico-fisico di lavoratori e lavoratrici della nostra Azienda. La giornata odierna, giunta alla sua terza edizione, costituisce lโoccasione non solo per richiamare lโattenzione pubblica sul tema ma anche per confrontarci con altre aziende sanitarie sulle buone pratiche che laddove replicate possono consentire di innalzare il livello di sicurezza del contesto in cui operano i nostri professionistiยป.
Anche a Siena, come nel resto dโItalia, le segnalazioni sono in aumento: nel 2023 allโospedale Santa Maria alle Scotte sono state registrate 77 aggressioni, di cui 2 fisiche e 75 verbali. Le 77 aggressioni del 2023 fanno emergere un fenomeno in crescita rispetto al 2022, quando i numeri si fermavano ad 11 e si trattava solo di aggressioni verbali. Ad organizzare la Terza Giornata Nazionale di Educazione e Prevenzione contro la Violenza nei confronti degli Operatori Sanitari e Socio-sanitari per lโAou Senese รจ stato il Servizio di Prevenzione e Protezione aziendale, il cui responsabile รจ il dottor Pietro Sechi: ยซPer contrastare questi fenomeni si presenta ogni anno la necessitร di agire con iniziative pratiche. Per questo nel mese di ottobre del 2023 abbiamo messo a punto una procedura interaziendale tra Aou Senese e Azienda Usl Toscana sud est intitolata โGestione di pazienti con agitazione psicomotoria in Pronto Soccorso. Prevenzione delle aggressioni in Pronto Soccorso e in tutti i setting di degenzaโ, con lo scopo di standardizzare lโapproccio diagnostico terapeutico assistenziale, in condizioni di urgenza ed emergenza nel Pronto Soccorso, dellโagitazione psicomotoria nelle sue varie forme di presentazione, garantendo la sicurezza del paziente e degli operatori sanitari. Inoltre nello scorso gennaio abbiamo messo a punto la procedura aziendale โLa comunicazione in Pronto Soccorsoโ, per standardizzare e descrivere le modalitร di comunicazione da parte del personale operante in Pronto Soccorso verso familiari o caregiver, con lโobiettivo di migliorare la relazione e lโempatia, fornire le giuste informazioni in tempi possibilmente brevi, supportare i familiari e collaborare con essi durante la permanenza in Pronto Soccorsoยป. Il Servizio di Prevenzione e Protezione aziendale dellโAou Senese opera allโinterno della UOC Gestione della Sicurezza che, tra le varie attivitร , svolge le funzioni di coordinamento del Punto di Ascolto aziendale e del Gruppo di Lavoro Aziendale sulle Aggressioni, le cui attivitร sono rivolte ai dipendenti.
Per quanto riguarda gli operatori Azienda USL Toscana sud est, rispetto al 2022, ๐ง๐๐ฅ ๐๐๐๐ ๐’๐ฬ ๐ฌ๐ญ๐๐ญ๐จ ๐ฎ๐ง ๐ข๐ง๐๐ซ๐๐ฆ๐๐ง๐ญ๐จ ๐๐ข ๐ฌ๐๐ ๐ง๐๐ฅ๐๐ณ๐ข๐จ๐ง๐ข ๐ข๐ฆ๐ฉ๐จ๐ซ๐ญ๐๐ง๐ญ๐, queste infatti sono passate da 228 a 452 (235 Arezzo, 133 Grosseto, 84 Siena).
Tale dato puรฒ essere spiegato in parte con la recrudescenza generalizzata del fenomeno e in parte con la seria opera di sensibilizzazione aziendale effettuata a seguito della redazione della procedura specifica per la gestione delle aggressioni.
La mancata congruenza della sommatoria dei dati fra aggressioni fisiche e verbali, che sono rispettivamente 442 e 144, in confronto il numero totale si spiega con il fatto che in diversi casi i lavoratori hanno segnalato di aver subito entrambe le tipologie.
Il rapporto di aggressioni subite da uomini, 107, e donne, 345, รจ sovrapponibile con la ripartizione numerica fra sessi dei lavoratori della Asl, 6.994 donne (72,7%) e 2.630 uomini (27,3%), pertanto possiamo concludere che nell’azienda l’incidenza delle aggressioni non รจ legata al sesso di appartenenza.
I reparti maggiormente interessati dal fenomeno sono:
Pronto soccorso (126 segnalazioni); Salute Mentale (67); Centrale operativa 118 (19); Medicina e Chirurgia di accettazione e urgenza (14); SERD e Cup (entrambi 12). I dati riscontrati nell’Asl Tse sono sovrapponibili con quelli rilevati a livello nazionale, con i Pronto soccorso e i servizi di Salute Mentale maggiormente esposti alle aggressioni.
“I nostri operatori non sono parte dell’Azienda, SONO l’Azienda. Il senso del dovere e la professionalitร che mettono nel loro lavoro devono essere protetti. Giร di per sรฉ la violenza, sia verbale che fisica, รจ inaccettabile, ma quando viene messa in atto in un contesto sanitario c’รจ un significato ancora piรน negativo, perchรฉ indirizzata a persone che sono addette all’assistenza del prossimo. Aggredendo l’operatore sanitario, si aggredisce, indirettamente, anche tutti quelli che sono sotto le sue cure. Per questo, come Asl Tse siamo, e lo saremo sempre di piรน, impegnati in prima fila per supportare e proteggere i nostri lavoratori”, queste le parole del direttore generale Antonio D’Urso in occasione di questa giornata.
“Visto che, come diceva Benedetto Croce, “๐๐ ๐ฏ๐ข๐จ๐ฅ๐๐ง๐ณ๐ ๐ง๐จ๐ง ๐ฬ ๐๐จ๐ซ๐ณ๐ ๐ฆ๐ ๐๐๐๐จ๐ฅ๐๐ณ๐ณ๐” a prevalere in profonditร non possono che essere la “ragione” e il pensiero che nasce dalla corteccia pre-frontale, dove abita la nostra coscienza e agire sociale; solo cosรฌ possiamo creare una cultura del rispetto reciproco. Nella maggior parte dei casi, a ricorrere all’aggressione fisica o verbale รจ proprio chi รจ in errore e non ha la possibilitร di prevalere con la realtร dei fatti o la coerenza della logica. Infatti, dietro i comportamenti aggressivi e violenti, spesso si nascondono paure, soggezione e impotenza”.