SIENA. “Rappresentare una comunità richiede impegno, ma anche attenzione e approfondimento dei problemi. Se per ricercare un briciolo di consenso si finisce per strumentalizzare realtà fondamentali come la scuola, i percorsi educativi, i bambini, allora davvero si perde il senso di comunità. L’interrogazione di due consiglieri comunali in merito al progetto didattico dell’Asilo Monumento, per altro condiviso con i genitori, è fondata su una lettura superficiale e completamente errata del lavoro svolto dagli insegnanti, a cui va tutta la mia solidarietà e il mio sostegno. E’ un’interrogazione frutto della paranoia di chi pensa che esista un presunto complotto per indottrinare i nostri figli”. Così Luigi Dallai, deputato del Pd, interviene sulla vicenda dell’Asilo Monumento di Siena.
“Il dibattito – continua Dallai – si inserisce nel clima politico in cui stiamo vivendo, dove un dettaglio è sufficiente per costruire una minaccia e alimentare le paure. Lo abbiamo visto a proposito dell’educazione al rispetto delle diversità e all’accoglienza, che sarebbe la nuova arma dell’ ‘ideologia gender’. La realtà è molto più semplice: la legge prevede che il piano triennale dell’offerta formativa promuova ‘nelle scuole di ogni ordine e grado l’educazione alla parità tra i sessi, la prevenzione della violenza di genere e di tutte le discriminazioni’. Tutti concordano, a parole, come la scuola sia fondamentale per la nostra società; quando poi si tratta di tradurre il principio in scelte operative ecco che in presenza di risorse molto limitate, cominciano le distinzioni sui percorsi educativi”.
“In questi anni abbiamo cercato di sostenere quanto più possibile le scuole dell’infanzia: dalla stabilizzazione di insegnanti ed educatori di asilo, all’inserimento degli asili nido nel percorso educativo da 0 a 6 anni. Nasceranno, anche dove le scuole dell’infanzia sono comunali, dei poli dell’infanzia, dove nidi e scuole materne saranno affiancate, per permettere ai bambini un percorso unico di continuità. Un impegno a cui si accompagnano risorse significative: un fondo di 229 milioni di euro l’anno per gli enti locali, e 150 milioni di fondi Inail saranno utilizzati per finanziare i nuovi Poli per l’infanzia. Oltre a questo, l’inclusione scolastica degli alunni con disabilità diviene un impegno per tutte le componenti della comunità scolastica e viene prevista una formazione specifica per i docenti che scelgono il sostegno. Possiamo fare meglio, certo, ma abbiamo posto le basi per un cambiamento culturale nei percorsi educativi precedenti alla scuola primaria, e abbiamo reperito le risorse necessarie ad attivarli”.