Suonano il campanello per verificare se c'è qualcuno
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SIENA. E’ andata decisamente male alle due giovani fermate ieri sera dalle Volanti della Questura di Siena nella zona di Ravacciano. Non potevano sapere che nell’appartamento individuato per un verosimile furto abita un agente della Questura di Siena.
Hanno dapprima suonato, come da prassi, per verificare la presenza di persone all’interno per poi, eventualmente, decidere di forzare l’ingresso ed accedervi. Ma l’agente stava rientrando in casa proprio in quel momento col figlio ed ha chiesto spiegazioni. Ha intuito subito, vista l’insofferenza alle domande delle due ragazze, il vero motivo della loro presenza. Ha allertato, quindi, la Sala Operativa e le Volanti hanno bloccato le due nomadi appena quindicenni, sprovviste di qualsiasi documento, che continuavano a giustificarsi riferendo di trovarsi lì per incontrare una loro amica.
Condotte in Questura per la loro identificazione e per gli approfondimenti investigativi, sono state perquisite dai poliziotti dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico. Ben nascosti nel reggiseno di una delle due gli agenti hanno rinvenuto due grossi cacciavite di trenta centimetri, attrezzi usati normalmente per forzare gli ingressi negli appartamenti poi svaligiati.
Le due giovani, al termine dell’attività di identificazione, sono risultate non nuove a tali azioni delittuose; una delle due, in particolare, proprio quella con indosso i due cacciavite, annovera già svariate denunce per furti in appartamento, commessi in varie località d’Italia.
Le due ragazze sono state deferite per il possesso ingiustificato dei due cacciavite e sono state collocate, in ragione della loro minore età, anche con l’interessamento dei Servizi Sociali, presso una idonea struttura in attesa di determinazioni della competente Autorità Giudiziaria.