Persi e Bruttini hanno presentato un'interrogazione nella seduta del 24 aprile
SIENA. Nel corso della seduta consiliare dello scorso 24 aprile è stata discussa un’interrogazione presentata da Massimiliano Bruttini e Carolina Persi (PD) sul gruppo Bassilichi. L’azienda, come ricordato da Bruttini, <<rappresenta da tempo un importante polo occupazionale per Siena e il suo territorio con gli stabilimenti di San Martino–La Tognazza e di Pian del Casone>>. Entrambe le realtà produttive, nel Comune di Monteriggioni, danno occupazione a oltre 250 addetti impiegati nei servizi di pagamento e back office. L’azienda, inoltre, <<è stata per molti anni fornitrice quasi esclusiva della Banca Mps>> e, ha proseguito il consigliere, questo elemento ha rappresentato un <<vantaggio competitivo che ne ha favorito la crescita dimensionale>>, oltre che motivo di <<prestigio nazionale, acquisizione di know how e di clientela nel settore dei pagamenti elettronici>>. Considerando che la crisi di Mps <<avrebbe comunque consentito a tutti i soggetti interessati al settore e alla suddetta azienda di gradualizzare gli interventi, partendo da un piano industriale che puntasse alla diversificazione>>, ha ricordato, stando a quanto appreso dalla stampa, come <<l’Istituto delle Banche Popolari Italiane, nel mese di giugno 2017, abbia acquisito il controllo di Bassilichi spa e che, successivamente, lo stesso istituto, insieme a Carta Sì, ha dato vita a una nuova New.codenominata Nexi, che si propone come player leader nel sistema dei pagamenti elettronici in Italia>>. <<I soggetti promotori di Nexi>>, ha proseguito <<avrebbero manifestato il loro interesse solo per alcuni segmenti di business di Bassilichi>> e in particolare per <<i pagamenti elettronici (POS, ATM); facendo così intravedere che le neonate Business Unite, Back Office e Service, sarebbero state presto a rischio cessione>>. Inoltre, come emerso da una recente assemblea sindacale, l’azienda <<entro giugno 2018 procederà con la cessione di ramo della BU service>>, mentre <<entro settembre 2018 tutti i servizi di Call Center sarebbero concentrati in una nuova società nel cui azionariato dovrebbe figurare anche un’azienda leader in Italia in questi servizi>>. Il consigliere, infine, intervenendo sulle ultime notizie dei media che evidenziano <<una preoccupazione crescente per i posti di lavoro come conseguenza del paventato spezzatino aziendale in atto>>, ha chiesto al Sindaco di illustrare <<le iniziative urgenti che intende intraprendere per seguire con la massima attenzione i processi di ristrutturazione dell’azienda>>.
Il Sindaco ha risposto che in merito alla vicenda <<il fatto più rilevante è quello avvenuto lo scorso luglio quando l’istituto centrale delle Banche popolari, poi Nexi, ha acquisito la società Bassilichi>>. Il primo cittadino ha specificato che di ciò l’amministrazione era indirettamente a conoscenza tramite la Fises, società partecipata dal Comune che aveva una partecipazione sia in Basnett che in Bassilichi; Bruno Valentini ha precisato che in merito alla vendita di questa partecipazione << è emerso che i valori finali sono stati ridimensionati rispetto a quanto inizialmente previsto dal soggetto acquirente a causa di una effettiva riduzione di fatturato, dovuta anche al calo delle commesse da parte di Banca MPS, che si auspica vengano sostituite da altri clienti, fra cui gli stessi soci di Nexi>>, specificando, quindi che la crisi di Bassilichi era probabilmente già latente, divenendo più visibile con l’acquisizione. <<La proposta della nuova proprietà però non è nè chiara nè accettabile, perchè tende a dividere azienda e maestranze in tanti pezzi>> ha proseguito il primo cittadino e <<questo è in effetti motivo di preoccupazione anche per la opacità delle prospettive>> di questa azienda così articolata sul territorio nazionale, con sede centrale a Firenze. <<Ci risulta che i settori che sono legati a questa pericolosa frammentazione riguardano i pagamenti digitali, le aree business service e le attività di call center>> ha continuato Valentini spiegando che <<è stato proposto che una holding denominata Ausilia dovrebbe raccogliere una parte di Bassilichi insieme a Fruendo e ABS Technology, col rischio di concentrare attività a basso valore aggiunto>>. In questo senso, << il timore dei dipendenti, conseguente alla ipotizzata frammentazione, è la divisione in servizi ad alta e bassa valorizzazione con comprensibili timori sul mantenimento del personale, da cui le prime avvisaglie sul possibile pensionamento anticipato con varie forme di incentivazione>>. <<Siamo davanti ad un processo di trasformazione che può essere nocivo per i dipendenti ed a forte impatto sul territorio>> ha quindi rilevato il Sindaco <<anche per richieste di possibile trasferimento di fatto forzoso>>. In conclusione, ha pertanto raccomandato che <<c’è bisogno che il soggetto proprietario di Bassilichi, che ha alle spalle molte banche, non si limiti ad amministrare l’esistente ma aggiunga nuovi servizi>> confermando che l’impegno e il compito prioritario per l’Amministrazione è quello di stare al fianco dei lavoratori.
La cofirmataria consigliera Carolina Persi, rifacendosi alle ultime parole del Sindaco in merito alla sicurezza che va data ai lavoratori, ha precisato che << per la Bassilichi riuscire a diversificare gli introiti poteva essere un modo corretto onde evitare l’attuale situazione>> aggiungendo che <<la vicenda va seguita con grande attenzione, anche perché l’azienda ha grandi potenzialità>>. <<Oggi siamo in una fase complessa>> ha concluso la consigliera, << ma Comune e Sindaco devono rendersi parte attiva per tutelare i posti di lavoro e consentire la naturale crescita ad un’azienda nata e sviluppatasi sul territorio>>.