Nuovi ambienti ricchi di fascino e storia a disposizione dei visitatori del complesso museale senese
SIENA. Inaugurato questa mattina, sabato 18 novembre, il tratto iniziale della strada interna del Santa Maria della Scala. Nata come strada a cielo aperto, preesistente all’ospedale, fiancheggiata da resti di strutture di epoca tardoantica, la strada interna ha rappresentato per anni uno snodo essenziale per il funzionamento della macchina ospedaliera, quale crocevia che metteva in comunicazione la piazzetta della Selva, la Corticella, piazza del Duomo e il pozzo del Rotone. I lavori sono iniziati nell’estate del 2020 e hanno compreso anche il restauro della Corticella, già recentemente riaperta al pubblico.
“Trovarsi oggi all’interno di questa strada, che grazie all’impegno di molti professionisti è tornata a splendere dopo i lavori di recupero e valorizzazione, è per me motivo di grande soddisfazione – spiega il sindaco di Siena Nicoletta Fabio – Un progetto che nasce da lontano, con la precedente amministrazione, fortemente voluto e sostenuto dal Comune di Siena. Un pezzo della nostra storia cittadina che merita di essere raccontato e che vorrei diventasse un luogo aperto a tutti. Quella che un tempo era un’arteria centrale dell’antica vita ospedaliera oggi potrà contenere mostre, esposizioni e progetti culturali di ampio respiro”.
“Il Santa Maria della Scala del futuro continua il suo viaggio – aggiunge il direttore del Santa Maria della Scala Chiara Valdambrini – Con l’apertura del tratto di strada interna e delle aree ad essa prospicienti, ci sarà possibile ampliare le aree espositive, verso un museo sempre più propulsore e aggregatore di identità, storia, ricerca e cultura, in dialogo costante con se stesso, con la sua vocazione di sempre e la sua nuova veste in continua trasformazione”.
La storia Le opere che si inaugurano oggi consistono nel restauro del principale tratto della strada interna che parte dalla Corticella, e di due suggestive sale, quella dei vecchi silos e la vecchia stalla, che verranno adesso ad avere destinazione museale, con predisposizioni per l’uso multimediale. La zona di intervento ha acquisito inoltre grazie ai lavori di restauro una piena accessibilità ai portatori di handicap, di cui beneficia tutto il terzo livello del complesso museale. I lavori di restauro architettonico sono stati integrati da significativi interventi di razionalizzazione ed adeguamento degli impianti elettrici, di illuminazione, di videosorveglianza, termoidraulici e antincendio.
Il restauro Il restauro ha riguardato il tratto “a monte” della strada interna, il lungo percorso carrabile che, ruotando su sé stesso, attraversa i primi tre livelli dell’ospedale fino a raggiungere la Corticella, cuore topografico e ganglio funzionale dell’intero complesso, anch’essa oggetto di un restauro, concluso nello scorso inverno, contiguo e organico a quello presentato oggi. Obiettivo principale la conservazione e la valorizzazione di tutte le testimonianze storiche che si sono stratificate nel tempo nel tratto ‘a monte’ della strada interna e della Corticella. Le indagini eseguite durante i lavori hanno portato alla luce ampi tratti di pavimentazione storica e significativi elementi costruttivi appartenenti alle varie fasi storiche dell’edificio, restituiti alla fruizione grazie ad interventi mirati di restauro che, esattamente come si fa per il restauro di un affresco, hanno eliminato le parti incongrue di epoca recente, ricucito le “ferite” e integrato le lacune, minimizzando l’impatto visivo dei nuovi interventi e al tempo stesso tempo rispettando il principio di distinguibilità tra vecchio e nuovo.
L’integrazione delle porzioni mancanti di pavimentazione storica della strada interna e della Corticella è stata eseguita con elementi in cotto fatti appositamente realizzare da una fornace, in tre tonalità di colore e con i medesimi formati storici, in modo da restituire la percezione visiva e materica originaria e nello stesso tempo denunciare le porzioni di nuova realizzazione. Il recupero di questa porzione del Santa Maria della Scala, che ha riguardato anche gli spazi attigui alla strada interna, come la stanza dei silos e l’ambiente della ex stalla, consegna alla fruizione dei visitatori nuovi ambienti ricchi di fascino e di storia e apre nuovi spiragli per una più approfondita conoscenza del complesso monumentale.
Gli ambienti Gli ambienti del complesso museale di Santa Maria della Scala oggetto degli ultimi interventi di restauro hanno confermato lo straordinario palinsesto architettonico che si cela dietro la facciata su piazza del duomo. Non il risultato di un progetto unitario ma la sommatoria di ampliamenti e trasformazioni che dal XIII al XX secolo si sono succeduti quasi senza sosta. Un multiforme organismo architettonico, duttile ai cambiamenti e costantemente adattato alle diverse necessità che nel tempo è stato chiamato a rispondere. Nuove sequenze stratigrafiche e cronologie inaspettate, tanto per la Strada quanto per la corte, sono destinate a perfezionare e a riscrivere la storia architettonica di un settore cruciale del grande complesso ospedaliero.
Per il restauro della strada interna il Comune di Siena ha ricevuto un contributo 3,5 milioni di euro dalla Regione Toscana nell’ambito del Piano Operativo Regionale POR 2014-2020, sul progetto tematico “Il Medioevo in Toscana: la via Francigena”. Al finanziamento regionale si è poi aggiunta una compartecipazione comunale di 1,5 milione di euro, destinata negli anni scorsi ai lavori di adeguamento antincendio del complesso museale.