L’assessore Vannozzi ha risposto all’interrogazione di Ernesto Campanini
SIENA. La sospensione dell’attività della Mediateca comunale ha costituito, nella seduta consiliare di ieri, 27 luglio, l’oggetto dell’interrogazione di Ernesto Campanini (Sinistra per Siena, SsM, RC). Il consigliere ha richiamato il patrimonio della Mediateca “che, con i suoi 8mila lungometraggi e circa 20mila cortometraggi, costituiva un ingente archivio culturale artistico a livello regionale” e ha sottolineato come i cittadini potessero fruire del servizio di consultazione e prestito a titolo gratuito. “Tutto il materiale – ha proseguito – verrà depositato nei locali del complesso San Marco, dove non potrà essere messo a disposizione del pubblico, mentre il Santa Maria della Scala offre enormi spazi che potrebbero rivelarsi idonei alla sua collocazione per favorirne la fruibilità dell’utenza”.
Campanini ha chiesto all’Amministrazione i motivi di tali scelte e, in particolare, “se la collocazione del patrimonio della Mediateca nel complesso di San Marco sia definitiva e perché i materiali non possano essere più consultabili”; inoltre, “se sia stata verificata l’esistenza di ulteriori locali che possano mantenere tale archivio disponibile al pubblico e se, in tale prospettiva, non si ritenga che il Santa Maria della Scala sia un luogo maggiormente idoneo”.
L’assessora alla Cultura, Francesca Vannozzi, ha risposto che la Giunta, lo scorso 8 giugno, ha deciso di sospendere il funzionamento della Mediateca comunale a seguito del venir meno del protocollo sottoscritto nel 2003 tra il Comune, la Mediateca regionale (confluita nel 2005 nella Fondazione Sistema Toscana), l’associazione culturale “Visionaria” e l’Università degli Studi di Siena, finalizzato a costituire a Siena una sede distaccata della Mediateca regionale. “A seguito dei lavori di riorganizzazione degli spazi interni del Santa Maria della Scala – ha specificato – la Direzione Musei ha comunicato che si rendeva necessario trasferire con urgenza in altri locali di proprietà comunale il materiale della Mediateca”.
Ai fini della valorizzazione del patrimonio della Mediateca, l’assessora ha fatto riferimento a una proposta di interventi in corso di programmazione con la Fondazione Sistema Toscana – Mediateca Toscana di Firenze, “tramite i quali Siena potrebbe costituirsi quale terzo polo, con Pisa e Prato, di un archivio culturale dei “corti” e dei lungometraggi soprattutto legati alla storia della città, delle sue tradizioni e del Palio con lo scopo di ampliare l’offerta audiovisiva. Una prospettiva progettuale confermata, proprio in questi ultimi giorni, con una lettera di Fondazione Sistema Toscana che fa riferimento anche a un programma triennale di finanziamenti pubblici”. “Un’azione da implementare – ha specificato – con il coinvolgimento delle associazioni cittadine che, da anni, svolgono tale attività nel Tavolo dell’Audiovisivo nato dal percorso di candidatura di Siena 2019”. “Una prospettiva peraltro coerente – ha aggiunto – con la deliberazione consiliare dell’aprile 2015 con la quale è stata approvata la mozione per la realizzazione, la promozione e il sostegno di una Urbanoteca per la conservazione della memoria e dei progetti di trasformazione della città, con foto, elaborati grafici e plastici”.
Vannozzi ha sottolineato che l’assessorato intende sviluppare “un’operazione culturale per una migliore valorizzazione del complesso del San Marco non soltanto quale sede dell’Archivio storico comunale, ma anche come luogo idoneo a ospitare attività culturali: nei suoi spazi, deputati alla conservazione della memoria, è pertanto coerente il trasferimento dei materiali della Mediateca”. “Si tratta pertanto – ha concluso – di avviare un intervento di catalogazione e digitalizzazione, in collaborazione con la cattedra di Storia dell’Arte dell’Università di Siena, della parte della Mediateca di proprietà comunale, costituita da video provenienti dall’ex Museo delle Papesse. A tale lavoro, seguirà quello sull’archivio “Grazzini”, oggi depositato nella sede del Monte dei Paschi a San Miniato, che intendiamo trasferire al San Marco in quanto anch’esso di proprietà comunale. Il tutto per un progetto complessivo di riordino, con l’obiettivo di rendere i materiali quanto più fruibili da parte della cittadinanza”.
Campanini ha ringraziato per “la risposta precisa e dettagliata” e ha affermato che sarà “soddisfatto soltanto quando saranno realizzati la digitalizzazione e il riordino dei materiali e verrà indicata una tempistica certa di riapertura al pubblico della Mediateca”.