Dal rettore dell’Università di Siena, Roberto Di Pietr, riceviamo e pubblichiamo.
“In relazione alla Nota diffusa dall’Associazione studentesca Cravos sulla conferenza organizzata per parlare di Palestina e Israele all’Università di Siena, il rettore Roberto Di Pietra, intende precisare quanto segue:
“Mi preme precisare, anche a nome del Senato Accademico, che si è espresso in larghissima maggioranza su questo tema, che l’iniziativa presentata dall’Associazione studentesca Cravos non è stata cancellata. La qualità scientifica di due tra i relatori e l’impostazione della conferenza non sono state messe in discussione. Semmai è stata valutata la ‘non opportunità’ di svolgere questa iniziativa proprio ad un anno esatto dai tragici eventi del 7 ottobre 2023, considerando anche i rischi che una tale conferenza avrebbe comportato dal punto di vista della sua strumentalizzazione politica e mediatica. Questo rischio avrebbe certamente messo in secondo piano i contenuti della conferenza stessa e il valore dei suoi relatori.
Il Senato Accademico nello svolgimento normale dei suoi lavori e dopo ampio dibattito mi ha chiesto di revocare l’iniziale autorizzazione, chiedendo agli organizzatori di programmare quanto prima una nuova data differente dal 7 ottobre. Crediamo che questo possa favorire il valore della conferenza e speriamo vivamente che si possa procedere all’individuazione di una nuova data.
L’Università di Siena ha già e in più occasioni manifestato le sue prese di posizione a favore della pace, del cessate il fuoco, della vicinanza alle popolazioni civili colpite, dell’esigenza di arrivare al riconoscimento dello Stato Palestinese. Molte espressioni utilizzate nel comunicato stampa diffuso dall’Associazione Cravos sono un modo eccessivo e distorto per interpretare la realtà ed a quelle non intendo fare riferimento”.