Le indagini erano partite lo scorso 19 settembre dopo un furto in appartamento a Siena
SIENA. Sono stati recuperati dalla Polizia di Stato ingenti quantitativi di gioielli, con sequestro anche di denaro contante al titolare di un compro oro della provincia, snodo della ricettazione per i preziosi rubati nelle abitazioni private.
Le indagini dei poliziotti della Squadra Mobile della Questura di Siena, diretta dal Commissario Capo Enzo Tarquini e coordinate dalla locale Procura della Repubblica, sono scattate a seguito di un furto in appartamento avvenuto lo scorso 19 settembre, nella nostra città.
Un uomo, spinto dal valore affettivo di quanto asportatogli, si era rivolto alla polizia denunciando il furto di un anello d’oro, subito all’interno della propria abitazione, a cui era molto legato, trattandosi di un regalo ricevuto della defunta madre.
Dalle indagini avviate a fine settembre, sono emersi concreti elementi che hanno condotto gli investigatori ad un cittadino di nazionalità kosovara di 30 anni, residente da anni a Monteroni d’Arbia, con qualche precedente per reati contro il patrimonio.
Nel corso della perquisizione delegata, effettuata presso la sua abitazione, lo straniero messo alle strette dagli investigatori ha confessato di aver asportato l’anello, ma ha anche riferito ai poliziotti di averlo ceduto ad un compro oro della provincia.
Così, gli uomini della Squadra Mobile sono andati immediatamente sul posto per verificare quanto riferito dal ladro.
Una volta giunti al compro oro alla ricerca dell’anello, il responsabile del negozio, un quarantenne italiano, ha esibito alla polizia il registro delle transazioni, in cui non c’era traccia del prezioso.
Ma i poliziotti non gli hanno dato scampo. Facendolo sentire sotto pressione e incalzandolo con insistenza, lo hanno indotto ad ammettere che in realtà teneva una “contabilità” separata e nascondeva degli oggetti preziosi provento di furto.
A quel punto lui stesso ha condotto i poliziotti presso una rimessa in campagna ove, abilmente nascosta sotto il pavimento, teneva custodita una cassettina contente diversi gioielli d’oro, circa 85 pezzi per un peso complessivo di 320 grammi, pronti per essere destinati alla fusione presso altre aziende nel circondario, con valori che si aggirano intorno ai 12.000 euro.
La Polizia ha, inoltre, trovato nella stessa cassetta 4300 euro in contanti, provento dell’attività illecita.
Tutto il materiale rinvenuto è stato quindi sequestrato, atto successivamente convalidato dall’autorità giudiziaria.
All’esito degli accertamenti, il kosovaro è stato denunciato per furto in abitazione e l’italiano per ricettazione.
Date le gravi irregolarità riscontrate, non solo penali, del caso si stanno occupando anche i poliziotti della Divisione Amministrativa della questura di Siena ai fini delle valutazioni relative alla sospensione della licenza dell’attività.
Le indagini intanto proseguono a tutto campo per accertare eventuali altri responsabili collegati ai furti in abitazione e alla ricettazione.