SIENA. Da Pierluigi Piccini riceviamo e pubblichiamo.
“Il peccato di Sodoma, Gomorra, Adma, Zoar e Zeboim, che scatenò l’ira di Dio non era – come lo è diventato per una falsa interpretazione – di natura sessuale. In realtà, il peccato capitale era l’egoismo di chi rifiutava di accogliere il viandante, il bisognoso, chi non aveva dimora. Proprio come quei poveri pachistani verso i quali l’amministrazione comunale applica la “tolleranza zero”. Peggio che a Sodoma.
Perché? Perché non è un fatto di mero egoismo a guidare un’azione, ma un calcolo cinico. Se non risolvo il problema ma, anzi, lo spettacolarizzo, ecco che si amplificano paure o, almeno, una percezione di disagio. E se mi ergo a controllore e aggiungo presunte soluzioni (per un problema indotto) come la pistola alla polizia municipale, ecco che aggiungo consenso.
È il solito trucco, vecchio come la storia dell’umanità: la creazione del falso nemico che richiede azioni plateali, esibizioni muscolari, in modo da cementare il consenso tra governanti e governati, senza però mai risolvere il problema alla radice. L’amministratore pubblico si mette a fare il cane, come il cane lupo di Trilussa, che abbaiando si guadagna l’illusione della sua utilità:
Un Cane Lupo, ch’era stato messo
de guardia a li cancelli d’una villa,
tutta la notte stava a fa’ bubbù.
Perfino se la strada era tranquilla
e nun passava un’anima: lo stesso!
nu’ la finiva più!
Una Cagnola d’un villino accosto
je chiese: — Ma perché sveji la gente
e dài l’allarme quanno nun c’è gnente? —
Dice: — Lo faccio pe’ nun perde er posto.
Der resto, cara mia,
spesso er nemmico è l’ombra che se crea
pe’ conservà un’idea:
nun c’è mica bisogno che ce sia.
Abbaiare, dunque, non serve. Sarebbe necessario accogliere, far prevalere un senso di carità cristiana, specie da parte di chi usa il cristianesimo come arma politica (“Io sono Giorgia, sono madre, sono cristiana”, oppure il rosario incollato nelle mani di Salvini). In maniera consequenziale si dovrebbe, quantomeno, agire per restituire dignità a persone bisognose. Più in generale la cultura, maggiore attenzione al disagio sociale, opportunità di lavoro, integrazione, risolverebbero i problemi alla fonte, invece del controllo o dell’uso della violenza, a posteriori. Chi governa, chi amministra, lo sa benissimo. Eppure va oltre l’atteggiamento sodomita, creando in maniera strumentale, e spregiudicata, l’ombra del nemico; l’ombra genera paura e la paura si trasforma in sostegno politico, specie se arrivano false soluzioni. Basta poco: una pistola che fa “bubbù”.”.