L'attacco di Sena Civitas alle dichiarazioni del Primo Cittadino sul disastro Mps, non è stato gradito dal resto della maggioranza che replica duramente
SIENA. Gli attacchi al sindaco De Mossi, giunti da Sena Civitas, dopo le dichiarazioni del Primo Cittadino rilasciate alla stampa sulla vicenda Mps, vengono controbattuti dalla maggioranza in Consiglio Comunale.
“Che facciano finta di non capire gli ex sindaci Ds e Pd, Pierluigi Piccini e Bruno Valentini, è comprensibile. Scaricare su altri le proprie responsabilità di militanti , dirigenti e amministratori del partito che ha causato il disastro del Monte dei Paschi, può essere utile (ne dubitiamo) alle loro inarrestabili ambizioni. Ma che il fraintendimento sia utilizzato da una forza di maggioranza, peraltro con una rappresentanza in Consiglio ottenuta per intercezione, stupisce assai”. “È evidente – si legge nella nota – anche ad una lettura superficiale, che il giudizio del sindaco De Mossi sulla crisi sistemica della banca Monte dei Paschi si riferisce alla attualità e non certo ai motivi di specificita’ locale che l’hanno indotta. E parlano per il sindaco il fatto di essere stato il primo a compilare un esposto sull’ acquisto di Antonveneta, madre di tutti i disastri, e il suo ruolo di parte civile nei processi che hanno portato alla condanna in primo grado di Mussari e compagnia”.
“Perchè Siena Civitas caschi nel tranello non lo sappiamo – conclude la nota dei Consiglieri comunali di maggioranza – Che addirittura colleghi la sua sorprendente interpretazione ad un accordo sottobanco con la parte del Pd compromessa col disastro fa riflettere. Peraltro alla stessa conclusione sono giunti sia Piccini che Valentini che in linea di pricipio dovrebbero avere altri interessi. Che il complottismo dilaghi anche nella politica locale?”