Il Carroccio sostiene che quando opera il privato le cose funzionano. La tre giorni dell'evento sui Siti Unesco avrebbe deluso gli espositori
SIENA. Così dichiarano il commissario cittadino della Lega senese Luca Vannocci e la responsabile delle politiche turistiche, Barbara Grdanicki: “Quando a gestire le iniziative culturali e turistiche in città sono privati e associazioni che amano Siena e hanno grande esperienza nel campo della valorizzazione del patrimonio, le cose funzionano: la mostra della collezione Salini ha visto nei mesi di esposizione a Palazzo Pubblico ben oltre 40 mila visitatori, organizzata in un allestimento valido e interessante. Non si può dire altrettanto del WTE, la fiera espositiva dei siti Unesco italiani e internazionali che Siena ha ospitato per tre giorni, relegata al secondo piano di Palazzo Squarcialupi: gli espositori, che a questo punto difficilmente torneranno a Siena, hanno lamentato pressoché nulla promozione dell’evento in città e soprattutto hanno bocciato la concentrazione delle procedure di accoglienza nell’angolino di Palazzo Squarcialupi, dove una volta era l’ingresso alle mostre e ora si deve fare il biglietto per complesso del Duomo, vecchio Spedale e per tutte le iniziative temporanee che vengono organizzate al Santa Maria della Scala. Una sovrapposizione assurda, se si pensa che per valorizzare il più antico ospedale del mondo basterebbe rendere visibile e pubblicizzare adeguatamente l’ingresso al Pellegrinaio, capolavoro pressoché unico al mondo. Una formula della mostra conclusasi pochi giorni fa, la Collezione Salini, da ripetere e ampliare; una politica della promozione della città come quella messa in campo nei tre giorni del WTE – visitato da neanche mille persone, contro le 20mila di Padova – da ribaltare completamente, con buona pace del Comune di Siena e del suo assessorato competente.”