La presentazione dei risultati il prossimo 11 novembre al Santa Maria della Scala
SIENA. Il prossimo 11 novembre, dalle 10 alle 13, nella sala Italo Calvino del complesso museale Santa Maria della Scala, verranno illustrati i dati raccolti da “La condizione adolescenziale a Siena”: progetto di ricerca sociale voluto dal Comune e realizzato dalla Fondazione Charlie di Pontedera.
Il progetto fa parte delle azioni messe in campo da “Obiettivo Famiglia – Interventi di sostegno e valorizzazione della risorsa famiglia” a cura dell’assessorato alle Politiche Sociali del Comune di Siena. L’indagine è stata svolta durante l’estate attraverso dei colloqui preliminari con osservatori privilegiati e attraverso colloqui in profondità con adolescenti che vivono a Siena. Oltre duecento le interviste a campione con giovani tra 15 e 24 anni che vivono sul territorio.
“Una fotografia sul mondo giovanile – ha commentato l’assessore al sociale Francesca Appolloni – che abbiamo voluto scattare per comprendere meglio quello che può essere il ruolo e il benessere familiare ponendo, ancora una volta la nostra attenzione, sulle azioni che come Amministrazione possiamo mettere in campo per aiutare un’istituzione così importante quale la famiglia che proprio nel rapporto tra genitori e figli si fonde e nel quale spesso trova non poche difficoltà”.
L’occasione vedrà, non solo la presentazione dei risultati da parte del direttore scientifico della ricerca: il professor Alessandro Amadori (psicologo, docente presso l’Università Cattolica di Milano, direttore del dipartimento qualitativo dell’Istituto Piepoli e consulente scientifico Yoodata) ma anche una tavola rotonda con esperti e istituzioni del settore tra i quali gli assessori al sociale Francesca Appolloni e delle politiche giovanili Clio Biondi Santi, l’assessore regionale al diritto alla salute e sanità Simone Bezzini, il presidente della commissione consiliare pari opportunità, diversità e diritti umani del Comune di Siena Massimo Bianchini. Presente in sala una rappresentanza, tra studenti e docenti, di tutti gli istituti secondari di secondo grado di Siena.
“Un modo questo – ha spiegato Appolloni – per far conoscere, proprio ai diretti interessati, i risultati dell’indagine e sollecitare così un più ampio dibattito raccogliendo anche e soprattutto le loro opinioni ed eventuali spunti per ulteriori interventi che ritengono necessari ed importanti”.