Riflessioni di Marco Falorni sui dati anagrafici della popolazione residente emersi dalla lettura dei numeri ufficiali del Comune al 31 dicembre 2015
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SIENA. Si è fatto un gran parlare della popolazione residente a Siena, e talvolta, anche in sede pubblica e istituzionale, si sono sentiti citare dei numeri approssimativi. Può risultare dunque utile fare il quadro della realtà, riprendendo i dati ufficiali del Comune al 31 dicembre 2015.
I cittadini residenti a Siena, a tale data, erano 53.903, cioè 40 in meno rispetto all’anno precedente, di cui 29.048 donne e 24.855 uomini. Notevole, e in crescita, l’età media della popolazione: solo 7.516 i minorenni (14 per cento), ben 14.553 gli ultrasessantacinquenni (27 per cento). Il saldo di natalità è ampiamente negativo: meno 471. Il saldo migratorio è invece positivo: più 431.
Per quanto riguarda la popolazione delle varie della città, nel centro storico abitavano a fine 2015 numero 10.531 cittadini (più 27). Fra gli altri quartieri, i più abitati risultavano: Torre Fiorentina 2.805 (meno 10), Taverne d’Arbia 2.305 (meno 50), San Prospero 2.296 (meno 11), San Miniato 2.178 (meno 38), Acquacalda 1.895 (meno 18), Scacciapensieri 1.835 (meno 4).
Gli stranieri residenti erano 5.074 (meno 21), costituendo un sostanzioso 9,4 per cento della intera popolazione senese. Le nazionalità più rappresentate erano: romena 3 870 (17,14 per cento) del totale degli stranieri, albanese 717 (14,13 per cento), ucraina 342, moldova 264, peruviana 251. La popolazione straniera è mediamente molto più giovane rispetto a quella italiana: il 76 per cento ha meno di 50 anni e il 58,55 per cento ha meno di 40 anni.
Impressionante il numero dei nuclei familiari: 25.593 (più 92 nuclei), con 10.628 famiglie mononucleari (41,53 per cento), cioè persone che vivono da sole, 7.197 famiglie di due persone (28,12 per cento) e soltanto 7.768 nuclei composti da tre o più persone. Il numero medio dei componenti è di appena 2,07. Questo significa che la famiglia tradizionalmente intesa, con tutto ciò che di solidarietà anche materiale ed economica essa comporta, si va estinguendo, e che il cittadino, in questo caso quello senese, resta sempre più solo e indifeso di fronte allo strapotere dello stato e degli altri enti pubblici, con conseguenti rischi di tenuta del tessuto sociale.
Questa tendenza è confermata dai numeri bassi dei matrimoni: solo 207 nel 2015 (4 in meno rispetto al 2014), di cui il 72 per cento con rito civile, e di cui 83 (40 per cento) con almeno un componente straniero fra gli sposi.
Se a tutto ciò si aggiunge anche la situazione migratoria, che presenta numeri importanti, si ha un quadro che fa riflettere: nel 2015 sono emigrati dal comune di Siena 1.620 residenti, di cui 1.288 verso altri comuni; nello stesso periodo sono immigrati 2.051 cittadini, di cui 1.585 da altri comuni e 355 (17,3 per cento) dall’estero. Tutto ciò configura una sostituzione di popolazione abbastanza rapida, con evidenti rischi per la conservazione del tradizionale patrimonio culturale e identitario senese.
Nel complesso, si appalesa un quadro abbastanza preoccupante, sicuramente ancora governabile, ma che abbisogna di considerazione, studio, riflessione, e soprattutto determinazione per gestirlo ed orientarlo in senso migliorativo. Se tutto ciò rientra nella azione politica e sociale portata avanti dagli attuali amministratori lo lascio giudicare ai lettori.
Marco Falorni (Impegno per Siena)