SIENA. Le prospettive dei lavoratori di Pay Care sono state, oggi, oggetto di un’interrogazione consiliare da parte del gruppo PD, sottoscritta da Alessandro Masi, Giulia Periccioli, Luca Micheli, Bruno Valentini.
Come ha illustrato Masi “da una nota stampa FIM-CISL FIOM-CGIL venti dipendenti dell’azienda di Monteriggioni rischiano di essere posti in cassa integrazione, a seguito della reinternalizzazione da parte di Banca MPS della commessa Internet Banking a partire dalla metà dello scorso mese di dicembre. Una commessa eseguita da oltre 10 anni da Pay Care (ex Bassilichi), poi passati a Nexi nel 2018 e a Comdata nel febbraio 2019”. Nonostante l’accordo sottoscritto il 9 ottobre 2018 al Ministero dello Sviluppo Economico Nexi, ha proseguito Masi “non avrebbe dato ancora risposte per un’eventuale integrazione di attività. Una vicenda emblematica di quello che significherebbe il ridimensionamento di attività e di indotto da parte di MPS sul nostro territorio, che genera giusta preoccupazione nei lavoratori, ma anche sul futuro occupazionale di Siena e del territorio”. Per questi motivi il consigliere ha chiesto di conoscere “se l’Amministrazione comunale si sia già attivata su questa vicenda per salvaguardare questa attività high tech e i posti di lavoro interessati”.
Il vice sindaco Andrea Corsi ha risposto che “l’amministrazione è impegnata a salvaguardare tutte le attività lavorative che rischiano di essere trasferite in zone o territori più comodi, anche in un’ottica infrastrutturale, per i proprietari. La vicenda Pay Care – ha detto Corsi – è stata oggetto di interesse della Giunta comunale, in primis del sindaco Luigi De Mossi. Però ad oggi non sono avvenuti incontri ufficiali per focalizzare e dibattere sul tema, anche se la nostra amministrazione sta quotidianamente attenta a preservare qualsiasi tipo di questione occupazionale che riguarda il sistema della nostra città, come dimostra il caso Engineering. Ribadisco che daremo contezza al Consiglio su qualsiasi attività o iniziativa a salvaguardia del lavoro”.
Nella replica, il consigliere Alessandro Masi si è detto “parzialmente soddisfatto. Prendo atto dell’attenzione della Amministrazione comunale anche su questa crisi aziendale, benché rispetto ad Engineering si tratti di una questione differente. Speriamo che nel dialogo interno tra Banca Mps e Nexi ci siano le condizioni per recuperare. Ogni squilibrio nel mondo del lavoro deve essere attenzionato, soprattutto in questa fase di delicata emergenza economica”, ha concluso Masi.