
SIENA. (a. m.) Sono in corso al tribunale di Siena gli interrogatori di garanzia di due dei quattro giovani accusati da una 21enne di stupro di gruppo. Il primo, assistito dall’avvocato Panti, si è avvalso della facoltà di non rispondere. Attualmente è sotto interrogatorio il secondo, assistito dall’avvocato Lombardi. Il terzo arriverà probabilmente lunedì dalla Sicilia. Il quarto indagato è un minorenne, che sarà preso in carico da Firenze.
Si sono presentati davanti al Gip Jacopo Rocchi due dei tre maggiorenni accusati di violenza sessuale nei confronti di una ragazza ventenne che li ha denunciati.
Due dei tre maggiorenni sono fratelli, il terzo è un amico. Il minorenne di 17 anni è cugino dei due fratelli e il suo caso sarà di competenza della Procura dei minorenni di FiRenze. Uno dei due fratelli, attualmente in Sicilia, sarà sentito lunedi prossimo, ha riferito Nicola Marini, il sostituto procuratore titolare dell’inchiesta.
L’episodio sarebbe avvenuto in un appartamento del cento storico senese dove era in corso una festa con molte persone. Diverse le strategie degli accusati. Quello difeso dall’avvocato Duccio Panti si è avvalso della facoltà di non rispondere, mentre l’amico, difeso dall’avvocato Danilo Lombardi davanti al Gip ha ammesso i fatti, sostenendo però che si è trattato di un rapporto consenziente e che non c’è stata quindi nessuna violenza.
Il sostituto procuratore Nicola Marini, ha deciso anche l’acquisizione dei cellulari dei tre accusati e di quello della ragazza che ha presentato la denuncia, per accertare la presenza di eventuali immagini dell’episodio. Mercoledì prossimo si svolgeranno gli accertamenti irripetibili per l’estrapolazione del materiale che interessa le indagini. Marini quindi nominerà per questo un proprio consulente, come faranno anche i legali degli imputati.
A parlare subito dopo la conclusione dell’interrogatorio di garanzia l’avvocato Duccio Panti che difende uno dei fratelli accusati dalla ragazza.”Vedremo cosa emergerà dagli accertamenti irripetibili. Ci sono cose nella dichiarazioni della ragazza che non tornano e sulle prime indagini fatte. In ogni caso il mio assistito si è avvalso della facoltà di non rispondere perché dobbiamo valutare tanti aspetti. Ci sono da sentire altre persone perché c’erano molti presenti nell’appartamento. Faremo le nostre indagini”. Il legale alla domanda dei giornalisti sulla possibilità che ci siano dei filmati su quanto è accaduto ha puntualizzato: “Se ci sono li vedremo. Dopo deciderò cosa fare, anche personalmente, riguardo al mio incarico di legale. A me il mio assistito ha dato un spiegazione che potrebbe essere reale ed è per questo che decido di continuare a difenderlo”.
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