Un lungo ciclo di iniziative per ricordare una parte importante della storia di Siena e della psichiatria italiana
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SIENA. Ricordare il San Niccolò, per capire ciò che è stato, per interpretare correttamente l’eredità culturale che ha lasciato a Siena e alla psichiatria italiana, per progettare il futuro di questa “città nella città”, nata come manicomio, ora area dedicata ai giovani e alla scienza, grazie all’Università, alle cure riabilitative nei centri gestiti dalla Usl, al tempo libero e al recupero sociale, grazie alle attività dell’Orto de’ Pecci.
Con questo obiettivo, a inizio dell’anno del bicentenario della fondazione del San Niccolò, prende il via oggi un ciclo di eventi organizzato in collaborazione tra Comune, Università di Siena e Azienda Usl Sud Est Toscana, che terminerà il 6 dicembre 2018 – a due secoli esatti dall’apertura della struttura. Una rassegna e contemporaneamente un’operazione culturale di ricostruzione e valorizzazione della memoria, che attraverso conferenze, seminari, mostre, spettacoli e visite guidate, offrirà ai cittadini l’opportunità di conoscere i luoghi dell’ex manicomio, comprendendone, insieme alla storia, le funzioni e le ragioni, nell’orizzonte della possibile valorizzazione. L’iniziativa è stata presentata questa mattina alla stampa.
“Il complesso del San Niccolò è passato, presente e futuro di Siena. Passato perché duecento anni fa apriva le porte quello che sarebbe diventato uno dei più grandi ospedali psichiatrici d’Italia. Presente perché ora è luogo di vita, studio, cultura, lavoro, cure e socialità. Futuro perché le potenzialità del San Niccolò sono innumerevoli e rappresentano una risorsa unica per la nostra città, con ricadute positive per tutta la comunità senese. Fondamentale il lavoro di memoria che oggi presentiamo, portato avanti negli ultimi anni da molte realtà cittadine, unite per salvaguardare il nostro patrimonio e condividerne il futuro. Il programma di eventi è ricco e ambizioso, per il quale ringrazio, a nome della città, chi si è impegnato in tal senso e continuerà a farlo con energie ed idee sempre nuove”, ha dichiarato il Sindaco Bruno Valentini.
“Se il San Niccolò ora è considerato parte del centro storico, duecento anni fa era la periferia di Siena. Una città nella città, che grazie ai progetti di ricerca degli ultimi dieci anni ora vive una fase positiva di riscoperto interesse e nuova progettualità, grazie anche alle realtà che hanno richiamato l’attenzione pubblica e risvegliato la consapevolezza cittadina su quest’area che, altrimenti, rischierebbe il degrado e l’abbandono. Grazie al protocollo d’intesa, che ho fortemente voluto, tra Comune di Siena, Università degli Studi e USL Toscana sud est, ora il San Niccolò può finalmente conoscere una stagione di rilancio. Per la prima volta, infatti, le tre istituzioni si riuniscono per sviluppare una sinergia che restituisca all’ex ospedale psichiatrico il ruolo strategico che merita. Questo è un programma aperto alle proposte e alle idee, per un anno di eventi, alcuni dei quali condivisi con Siena Città Aperta che quest’anno promuove la cultura come strumento di benessere e di pace”, ha spiegato l’Assessora alla Cultura Francesca Vannozzi.
Il rettore Francesco Frati, dichiarandosi soddisfatto per l’iniziativa organizzata in occasione del bicentenario, ha evidenziato l’azione positiva dell’Ateneo, di concerto con gli altri Enti cittadini, nella trasformazione dell’ex ospedale psichiatrico in luogo di studio e di ricerca, “in linea con il ruolo che l’Università ha nella crescita culturale della nostra società”. “Credo sia importante mettere in luce il riuscito percorso di cambiamento a cui è stata sottoposta questa area – ha detto Frati – trasformata da luogo di costrizione, in un luogo-simbolo di libertà di pensiero, di studio e di creatività, attraverso la ricerca, che si fonda sull’apertura all’innovazione”.
Il dottor Marco Picciolini, direttore della Società della Salute Senese, ha parlato degli investimenti che la Usl Toscana Sud est ha in cantiere per due degli immobili che sono rimasti di proprietà dell’azienda. Si tratta del Chiarugi dove a fine 2019 partiranno i lavori dell’ospedale di comunità e hospice, per un investimento di circa 6 milioni di euro, e del Conolly. Per quest’ultimo edificio la Usl ha stanziato 500 mila Euro per la messa in sicurezza del tetto, mentre la sua futura destinazione, essendo un immobile di particolare prestigio architettonico, sarà oggetto di una valutazione tra gli enti cittadini per scopi culturali.
Alcuni eventi dedicati al San Niccolò sono stati inseriti nella rassegna “Siena città aperta”, come lo spettacolo di danza che si terrà domani, 7 dicembre, presso i voltoni del San Niccolò (Fenena, Balletto di Siena a cura di Marco Batti – Coreografia di Camille Granet).
L’intero programma della rassegna è consultabile sui siti del Comune e dell’Università(www.comune.nisi.it).
Padiglione aule esterne del San Niccolò
Apre il pomeriggio del 6 dicembre alle 15.00 nel Padiglione aule esterne del San Niccolò, con una focalizzazione su ciò che rimane del complesso degli edifici di questa “città nella città”, la lunga serie di iniziative per ricordare i 200 anni dell’ex ospedale psichiatrico senese.
I padiglioni a fianco dell’edificio principale, oggi splendida sede universitaria, sono testimonianza di un importante pezzo di storia sociale e, in particolar modo sanitaria, vale a dire della psichiatria nel nostro paese.
In questa giornata di apertura, il rettore dell’Università degli Studi di Siena Francesco Frati, l’assessora alla Cultura del Comune Francesca Vannozzi e il direttore amministrativo della Usl Toscana Sud Est Francesco Ghelardi apriranno con i loro interventi di retrospettiva e di prospettiva l’intero anno di celebrazione contraddistinta da un minuzioso e particolare programma che si svolgerà fino al 6 dicembre del 2018 con momenti di approfondimento e di particolari riflessioni.
Marco Picciolini, direttore Zona Senese della Usl con il proprio intervento dal titolo “Il rilancio dei servizi sanitari nel complesso ospedaliero del San Niccolò. Le azioni di valorizzazione degli immobili di proprietá dell’Azienda USL Toscana sud est” illustrerà quelle che sono le idee progettuali dell’Azienda Usl Toscana Sud Est, ancora proprietaria di alcuni immobili del complesso, tra cui gli edifici Chiarugi e Kraepelin che, nelle intenzioni, saranno ancora immobili dedicati alle attività socio-assistenziali.
Dall’archivio storico del San Niccolò, che Francesca Roggi l’archivista borsista incaricata dall’Azienda USL Toscana sud est ha studiato e messo in ordine, emergerà un’interessante retrospettiva dell’attività che si è svolta nei decenni nell’ex ospedale psichiatrico.
Infine, gli interventi di Maria Luisa Valacchi, Davide Orsini, Stefano Aurigi dell’Università di Siena illustreranno un vero e proprio monumento storico, testimonianza della vita indipendente nel San Niccolò, con l’illustrazione della storia del molino agricolo a cilindri.
L’installazione del molino all’interno dell’ospedale psichiatrico risale al 1934. La Società Esecutori di Pie Disposizioni di Siena, al tempo proprietaria dell’ospedale, dopo un’accurata indagine di mercato, testimoniata dall’interessante collezione di cataloghi di varie ditte costruttrici di macchinari da molitura conservati nell’Archivio Storico della Società, con delibera del Consiglio del 29 dicembre del 1932, commissionò alle Officine Meccaniche Italiane S.A. di Reggio Emilia o più semplicemente “Reggiane” l’allestimento di un molino agricolo a cilindri da destinare esplicitamente alle esigenze del San Niccolò. Oggi è ancora impolverato delle farine che vi si producevano.
In chiusura, l’intervento di Antonio Monte del CNR-IBAM, vice presidente Associazione Italiana per il Patrimonio Archeologico Industriale (AIPAI).