Ennesimo atto di vandalismo a spese del gruppo Siena 12
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di Erica Nencini
SIENA. Tra la sera di venerdì e le prime ore di sabato dei vandali sono entrati nella sede scout a San Giorgio, in via di Pantaneto, devastandola e provocando un incendio. Uno scherzo finito male o forse l’azione estrema di chi volutamente intendeva colpire al cuore il gruppo scout Siena 12: la dinamica è ancora tutta da chiarire. Sta di fatto che per la terza volta nel giro di sei mesi i locali usati dal Reparto Diavoli Gialli del gruppo Siena 12 sono stati danneggiati, a farne le spese sono i ragazzi che hanno visto per la seconda volta i loro materiali rovinati.
La dinamica è molto simile alle precedenti: i vandali sono entrati forzando la serratura, hanno aperto un estintore ricoprendo di polvere le stanze e imbrattato i muri con le bombolette spray. A questo giro, però, le conseguenze sono ben più gravi. Del materiale all’interno della sede ha preso fuoco bruciando lentamente per due giorni, i muri si sono anneriti, buona parte del materiale danneggiato dal fuoco e dall’eccessivo calore, le tre stanze inagibili per il fumo.
A dare l’allarme è stato una persona residente sopra la sede scout preoccupata per il fumo che usciva dalla porta della sede. Subito sono stati contattati i responsabili della sede e avvisati polizia e vigili del fuoco che prontamente hanno domato l’incendio. Passata l’emergenza e condotta una prima ispezione i locali sono stati dichiarati inagibili, la sede sigillata in attesa di un’ulteriore valutazione e delle indagini che verranno condotte per definire la dinamica.
“Anche se eravamo stati già vittime di atti vandalici questa situazione ci ha colto alla sprovvista – ha dichiarato Flavio Pierini, capo gruppo del Siena 12 – . A questo giro è stato oltrepassato il limite. Purtroppo questi atti ci colpiscono in un momento delicato dell’anno scoutistico, stanno infatti per ricominciare le attività e vista la situazione della sede i ragazzi si troveranno per un periodo indeterminato senza un luogo dove poter svolgere le riunioni settimanali. L’unica cosa che ci rincuora è che l’incendio non ha danneggiato le persone che vivono nell’edificio, i danni potevano essere ingenti. Adesso ci rimetteremo in moto per risolvere la questione al più presto”.
Anche il primo cittadino, Bruno Valentini, ha espresso la sua solidarietà per quanto accaduto tramite un post su Facebook ribadendo la necessità di tutelare la vita e le attività di via di Pantaneto e cercare di arginare i continui atti vandalici che vi si verificano.
Questo grave evento si inserisce in un più ampio problema cittadino ed incendia – letteralmente – il dibattito circa le condizioni in cui verte la via. Negli ultimi mesi numerose sono state le proteste, le lamentele, le
segnalazioni e malgrado il problema di Pantaneto sia una questione di prim’ordine anche in Comune, nulla sembra essere efficace per arginarlo, neanche l’intensificarsi del servizio di vigilanza.
Ciò che maggiormente addolora di quest’ultimo atto vandalico nei confronti degli scout è la sua non casualità; a questo giro la colpa non è da imputare a qualche giovane reso euforico e sciocco da un bicchiere di troppo. La sistematicità e le modalità con cui questi eventi si sono verificati portano a pensare che vi sia una matrice comune all’origine il cui scopo non è derubare, ma danneggiare il gruppo scout e quei particolari locali.
Ma chi potrebbe mai detestare così tanto, al punto di provocare un incendio, un’associazione quale l’A.G.E.S.C.I che propone un modello educativo basato sul rispetto, l’accoglienza e l’impegno attivo nella propria comunità?