Tra le persone controllate vi sarebbe anche un dipendente di Mps con la moglie ed il figlio
SIENA. Operazione della Polizia di Stato di Firenze e Siena, coordinata dalla Procura della
Repubblica – Direzione Distrettuale Antimafia – presso il tribunale di Firenze nei confronti di dodici soggetti appartenenti agli ambienti dell’estremismo di destra, indagati per detenzione abusiva di armi correlata alla costituzione di un’associazione con finalità eversiva. Dall’alba, gli agenti della DIGOS delle Questura di Firenze, in collaborazione con gli omologhi Uffici della Questura di Siena coordinati dalla Direzione Centrale della Polizia di Prevenzione – UCIGOS, stanno eseguendo numerose perquisizioni presso abitazioni ed uffici della provincia.
Secondo alcune voci, le perquisizioni sarebbero state effettuate a Siena centro e a Sovicille. Tra le persone segnalate dalle forze dell’ordine (attraverso intercettazioni e ascolto), vi sarebbero alcuni “non più giovani” che in passato avevano pensato di organizzare un attentato alla moschea di Colle Valdelsa.
Nel pomeriggio la Polizia mostrerà alcuni dei reperti sequestrati.
Le intercettazioni hanno permesso agli inquirenti di individuare a Siena un uomo di 60anni con l’abitudine di raccogliere esplosivo dagli ordigni bellici inesplosi, alla cui ricerca si dedicava con regolarità. tra gli indagati anche la moglie e il figlio del 60enne. L’ipotesi che circola è che possa essere arrestato.
“Al momento non abbiamo riscontri di correlazioni con formazioni politiche di estrema destra già esistenti – ha affermato il procuratore capo di Firenze e della Dda Giuseppe Creazzo -. La perquisizione è il primo atto di un’inchiesta da sviluppare”.
Sono stati arrestati Andrea e Yuri Chesi, padre (60 anni) e figlio (22 anni) di Siena, nella cui abitazione è stato trovato un vero e proprio arsenale tra armi e riproduzioni, oltre a materiale nazifascista.
Notizia in aggiornamento