SIENA. Da In Campo riceviamo e pubblichiamo.
“Siena è cultura, la cultura richiama turismo e come scrivemmo in un’interrogazione del 2019 “ogni euro investito in cultura ne restituisce almeno cinque in termini di ricchezza finale al territorio, oltre ad incrementare il benessere sociale di chi ci vive”.
L’antefatto di quella interrogazione, presentata dal Consigliere Claudio Cerretani, era la mancata nomina dell’Assessore alla Cultura: De Mossi ne deteneva la delega.
Nel 2021 il sindaco, dopo ben tre anni, si è deciso a delegare l’assessore Pugliese: dopo pochi mesi la lettera di dimissioni irrevocabili con la grave denuncia, da parte della stessa Sara Pugliese, di non essere stata messa in grado di effettuare il proprio lavoro.
Ci chiediamo: quali prospettive ha il sindaco De Mossi sulla cultura a Siena?
Da parte nostra ribadiamo il concetto fondante espresso nell’interrogazione:
“La cultura, oltre a costituire un importante valore di civiltà, deve essere considerata, nell’economia contemporanea, un’industria di importanza strategica e fondamentale per la crescita economica dei nostri territori”.
La mancanza di una delega forte alla Cultura è decisamente grave in questo momento post-pandemico, manca un progetto strategico di rilancio della città e di valorizzazione del suo inestimabile patrimonio culturale, storico e paesaggistico.
Per questo chiediamo, e Siena ne ha un gran bisogno, la nomina di una persona di alto profilo riconosciuta per le proprie competenze, che assolva questo compito di fondamentale importanza per lo sviluppo della città e del suo territorio”.