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SIENA. Dalla coordinatrice dell’Associazione In Campo Mariapia Bindi riceviamo e pubblichiamo.
“Prima abbiamo assistito alla lite sugli arredi e le attrezzature del Santa Maria della Scala, uno spettacolo davvero poco edificante, con operai e furgoni che prelevano scaffali e computer, mentre il sindaco si oppone al trasloco. A questo si è aggiunta pure la sospensione del bando delle assunzioni e il rinnovo della convenzione con Itinera e Cooplat fino alla fine di marzo, a cui farà seguito oggi una nuova riunione operativa fra SiGeRiCo e gli uffici culturali del Comune.
Riteniamo che questo passaggio di gestione, voluto dall’attuale giunta, largamente anticipato e più volte annunciato, avrebbe dovuto essere gestito nei modi e nei tempi opportuni evitando così problemi ai lavoratori, eventuali disservizi agli utenti e una brutta caduta di immagine.
Nell’intervista rilasciata dal presidente della società di gestione Castagnini e dalla presidente della Fondazione Lucia Cresti i toni sono ovviamente rassicuranti, ma al momento non sono state date indicazioni certe né sulle necessità organizzative del Santa Maria della Scala né sui progetti futuri, tanto che per ora la presidente della Fondazione si è limitata a dire che il primo obiettivo è il rilancio della struttura, in quali tempi e modi non è dato sapere.
Tutto questo ci preoccupa molto in vista della imminente riapertura della stagione turistica. Il Santa Maria della Scala, luogo identitario della città, merita di più”.