La Polizia interviene subito e ferma du ghanesi: uno arrestato e uno denunciato
SIENA. Hanno approfittato del momento in cui una giovane stava facendo un prelievo e sono entrati all’interno dello sportello bancomat importunandola pesantemente.
La giovane è riuscita però a divincolarsi e alcuni testimoni che l’avevano vista fuggire hanno chiamato il 113.
Immediatamente la Polizia, che si trovava poco lontano, è intervenuta in via delle Province e ha notato i due cittadini stranieri che tentavano di dileguarsi a piedi.
Subito i poliziotti delle Volanti della questura sono scesi dall’auto e si sono divisi, raggiungendoli entrambi.
Una volta fermati, uno dei due, invitato dagli agenti a mostrare i documenti, ha iniziato ad inveire contro di loro, urlando e agitandosi, e ha tentato di colpirli con i pugni.
I poliziotti con prontezza sono riusciti però a schivare i colpi e con molta fatica a bloccarlo, placandone l’aggressività, anche grazie all’aiuto di due persone che si trovavano lì in quel momento e avevano assistito alla scena.
L’uomo, successivamente identificato per A.Z, ghanese di 28 anni, è stato quindi arrestato per resistenza e violenza a Pubblico Ufficiale, mentre l’amico, suo connazionale di 30 anni, denunciato.
Dagli accertamenti immediatamente successivi è emerso che i due stranieri, entrambi regolari sul territorio nazionale, hanno diversi precedenti penali, e che il 30enne, in particolare, era destinatario di due divieti di ritorno nei comuni di Monteriggioni e Siena per 3 anni emessi dal questore Piccolotti lo scorso mese di agosto, che ha evidentemente violato, e per questo è stato denunciato.
L’arrestato, invece è stato trattenuto in questura fino al pomeriggio di oggi, quando si è tenuto il giudizio di convalida e contestuale direttissima, presso il Tribunale di Siena
A seguito dell’udienza, convalidatone l’arresto, lo straniero è stato rimesso in libertà con obbligo di dimora nel luogo di residenza, a Chiusi, e divieto di allontanarsi dalle ore 21 alle 7.
Al riguardo, sono già intercorsi gli opportuni contatti tra gli uffici di polizia interessati per effettuare i controlli disposti dal giudice.
Nel frattempo, gli investigatori della Squadra Mobile, ricostruendo la vicenda attraverso le testimonianze raccolte dai colleghi delle volanti e con accertamenti successivi, effettuati anche attraverso la visione delle immagini dello sportello bancomat, hanno rintracciato la giovane vittima che è stata invitata a recarsi in questura.