di Augusto Mattioli
SIENA. Il procedimento penale nei confronti del presidente degli animalisti italiani Walter Caporale sarà spostato a Lanciano.
Su Radio 24 nella trasmissione La Zanzara del 3 luglio del 2020 l’uomo aveva fatto considerazioni molto forti nei confronti del Palio di Siena, tanto che il Comune di Siena si è costituito parte civile nel processo nel quale Caporale è accusato di diffamazione.
Questa mattina il presidente del tribunale Andrea Grandinetti ha stabilito, dopo la richiesta di spostamento presentata dal difensore dell’animalista Francesco Fornario, che la competenza per questo procedimento è del tribunale di Lanciano, dove risiede Caporale.
L’esponente animalista aveva fatto sapere che, se il processo si fosse svolto a Siena avrebbe chiesto la scorta.
“Siamo contenti – ha sottolineato l’avvocato Fornario -, è giusto che a decidere sia il tribunale di Lanciano. A livello morale è anche giusto che lo faccia un giudice esterno, in ambiente non condizionato. A Lanciano ci difenderemo”.
“Quella presa del giudice era una decisione possibile. Il pubblico ministero aveva ritenuto che la competenza per questo caso fosse di Siena – sottolinea Filippo Cei, legale del Comune di Siena – si tratta di un reato che territorialmente è impalpabile. Certo un processo del genere fatto a Siena sarebbe stato più denso di emotività per tutti protagonisti. Se il reato c’è lo considererà il giudice”. Cei ha poi sottolineato che “l’attribuzione al giudice di Lanciano non è definitiva: ci sono argomenti per sostenere che tale competenza sia altrove, appunto Siena o Milano sede di Radio 24. Se il giudice di Lanciano ritiene di non poter decidere, solleva il conflitto negativo di competenza, per cui manda gli atti alla Cassazione che decide se il processo di farà a Siena, Lanciano o Milano”.