Protesta davanti alla Prefettura... dopo il normale orario scolastico
SIENA. Dopo le “normali” lezioni scolastiche, per non intralciare e sottrarsi alle già numerose difficoltà in cui si trovano le famiglie con figli studenti, invece di andare a casa dalla propria famiglia, un gruppo di precari, supportato da sindacati di varia estrazione, ha manifestato in piazza del Duomo a Siena, in simultanea con migliaia e migliaia di precari in tutte le piazze d’Italia, di fronte alle prefetture, esponendo e cercando di descrivere i pericoli, le incongruenze, e le ingiustizie legati a questo fantomatico “Concorso Straordinario”, perché è necessario assolutamente rimandarlo o modificarne la modalità di stabilizzazione dei docenti precari storici.
La parola dei docenti: “Siamo stati ricevuti in prefettura (una piccola delegazione estrapolata dal gruppo manifestante), ed hanno ascoltato le nostre ragioni, sperando che il messaggio arrivi fino a Roma, ed il parlamento annulli questa mera ripicca istituzionale nel voler intraprendere un concorso che vedrà impiegati in spostamenti 64.000 docenti, più le giornate di aspettativa o permessi (non retribuiti, tra l’altro) ed altre migliaia tra controllori, Ata, commissari per un concorso voluto esclusivamente dalla Ministra Azzolina e da una parte del parlamento, per motivi che sinceramente non comprendiamo affatto. Il modo in cui stanno trattando i precari STORICI fa male alla scuola, agli studenti ed ai diritti costituzionali di cui nessun italiano dovrebbe essere privato, oggi tocca a noi, domani ai nostri e vostri figli”.
I docenti precari, soprattutto quelli storici (da 3 a 20 anni di servizio), cercano di spiegare il perché del loro grido di disperazione riassumento parte delle conseguenze nefaste di questo concorso pensato in piena pandemia:
– Già in partenza ci saranno 32.000 precari esclusi, nonostante i posti VACANTI (cioè VUOTI E DISPONIBILI) ci siano per TUTTI.
– Un concorso straordinario sottrarrà alla scuola almeno 200.000 giorni di presenza di insegnanti (tra permessi, viaggi, aspettative, quarantene preventive, i docenti delle commissioni esaminatrici, sorveglianza, igienizzazione da parte degli ATA) ad una scuola con già mille problemi e sotto organico, che non è ancora partita completamente.
– La possibilità che tra 100.000 spostamenti spesso INTERREGIONALI porti inevitabilmente a focolai di nuovi contagi e perdita di docenti che, ripetiamo, insegnano al momento tutti quanti in una scuola già provata da mille difficoltà.
– Il ministro dell’ Istruzione non ha previsto NESSUNA prova suppletiva per i docenti malati di COVID o in quarantena preventiva; l’occasione di una vita persa per un semplice raffreddore, basta questo per non poter accedere all’aula del concorso, una ingiustizia ed un’incostituzionalità palese.
– Il modello di assunzione stabilito per infanzia e primaria DOVREBBE E DEVE per equità costituzionale essere ripetuto anche per la secondaria, perché mai un concorso giudica un insegnante sulla base di un foglietto scritto in due ore? Prendereste e assumereste, VOI GENITORI, una baby sitter senza un colloquio in presenza? E’ un’assurdità non fare una prova orale dopo un corso di preparazione (magari annuale, come è già stato fatto nel recentissimo passato), ad un insegnante e giudicarlo sulla base di un foglietto scritto dopo magari 20 anni di lavoro sul CAMPO, giudicato in maniera sbrigativa da qualcuno che magari non ha neanche un quinto della sua esperienza? Questo tipo di selezione è una buffonata buona solo per assumere fattorini ad un impiego alle poste o come guardia giurata, NON certo per selezionare insegnanti capaci.
Il Ministro Azzolina continua a dire che non ci saranno più di dieci persone per aula, ma questo è smentito dai numeri dei candidati e dai laboratori che sono divulgati dai vari siti provinciali.
Per questo ed altri motivi qui non elencati, ma sempre importantissimi, questo concorso è un’insulto all’intelligenza degli italiani, un attacco al debolissimo sistema scolastico, nonché un pericolo per la salute pubblica. La Regione Sardegna si è unita in coro supportata da quasi tutti i suoi parlamentari ed ha votato quasi all’unanimità (il 5 stelle si è astenuto, ovviamente) per far rinviare il concorso straordinario e trovare un metodo più funzionale di stabilizzare i precari storici. Noi TUTTI cosa aspettiamo ad opporci a questo spreco di soldi e di risorse, nonché palesarsi di ingiustizie?
Grazie a nome dei precari storici per averci appoggiato nella nostra causa, che, sappiate, è anche una VOSTRA causa, che aprirà la strada ad un sistema-azienda pubblico più giusto e funzionale ai bisogni sociali.
Foto e articolo di Christian Brogi (fotografo/artista, ma soprattutto docente precario con 12 anni di servizio).