SIENA. L’architetto Attilio Bulla ha condotto la conferenza stampa della Sport Siena Management LTD, una società inglese con sede a Londra che ha avviato colloqui con l’Amministrazione Comunale di Siena e la società Polisportiva Mens Sana. Con lo scopo di effettuare un grosso investimento di riqualificazione dell’area che insiste tra Viale Sclavo e la strada fiume per realizzare, detto con sue parole, una “cittadella verde” che inglobi Dodecaedro e Palasclavo (quest’ultimo da ristrutturare profondamente), realizzi 4.000 mq di palestre nuove, una spa, un market di 400 mq, una serie di strutture abitative chiamate genericamente “foresteria”, una complessa struttura di produzione di energia elettrica e trattamento acque. Diviso in due aree di cui quella con il vecchio Palazzetto e le palestre che diventerà proprietà della Polisportiva allo scadere dei trenta anni di affitto formale.
Il Fondo inglese pronto ad investire 77 milioni in viale Sclavo
di Umberto De Santis
Ci aspettavamo che a condurre l’incontro fosse l’avvocato Cristian Sfara, che ha fondato lo scorso 13 marzo la SSM LTD, ma l’architetto Bulla ha riferito di aver accettato di sostituirlo nella carica appena due giorni fa.
La società sarebbe il veicolo di un fondo di investimento non precisato con diversi investitori europei e stranieri, e avrebbe una dotazione di 10 milioni di euro già a disposizione. E anche delle planimetrie proiettate con alcuni rendering per spiegare forma e posizione dei tanti edifici, compreso parcheggio da 500 posti con campi di calcetto sul tetto, tutto abbastanza scenico. L’investimento totale arriverebbe, se non abbiamo capito male, a 77 milioni di euro complessivi, senza però – per mancata competenza del Bulla sull’argomento – alcuna spiegazione sulla redditività della speculazione.
E qui ci sono tornati alla mente, come un rigurgito esofageo, i famosi 80 milioni che alcuni anni fa qualcuno aveva dichiarato di voler investire sul Rastrello, sbancando la collina fin sotto le fondamenta della Fortezza Medicea. A quel tempo ci furono forniti abbastanza dati per poter fare un po’ di conto e capire che un simile investimento non avrebbe mai dato un rendimento qualsiasi. Nonostante i tanti parcheggi e i tanti box in affitto previsti nel piano, giusto a ridosso del centro storico… Sinceramente non ci riesce di capire perché un fondo di investimento si dovrebbe impegnare in un progetto che non porterà utili nei prossimi cinquanta anni raccontato da un signore a cui non si può nemmeno chiedere una spiegazione, visto che prima di poter fare una domanda a proposito, ha già dichiarato che non è sua competenza.
All’incontro una gran parte dei presenti era molto interessata a un possibile coinvolgimento del Fondo con la Mens Sana Basket. L’architetto Bulla ha spiegato che la situazione della società è troppo ingarbugliata per poter parlare di un interessamento prima che non siano chiarite le cose. E che comunque se potessero intervenire non sarebbe un intervento al ribasso. I rappresentanti dell’Associazione Io Tifo Mens Sana hanno dato l’impressione di appoggiare il piano presentato da Bulla che promette poco o nulla su un salvataggio che appare ogni giorno più improbabile. E comunque, vista la conclamata scarsa conoscenza delle problematiche sportive dell’architetto, sembra la cosa meno interessante espressa in questa riunione.