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SIENA. Relativamente alla presunta mancanza copertura dei posti letto nelle residenze universitarie di Siena denunciato dalla rappresentante dell’associazione studentesca Cravos in questi giorni è opportuno fare chiarezza.
E’ oramai noto che l’Azienda Regionale per il Diritto allo Studio Universitario sta portando avanti un programma di manutenzione straordinaria con l’obiettivo dell’ottenimento del Certificati Prevenzione Incendi in molte delle proprie strutture che necessitavano di un adeguamento per migliorare anche le condizioni di vivibilità e la sicurezza degli alloggiati finalizzati a garantire una migliore salvaguardia degli studenti che risiedono in questi spazi pubblici e di ammodernamento per una maggiore efficienza energetica. Misure che confermano l’attenzione che pone il DSU alla massima tutela dei propri beneficiari.
Questo piano di interventi sta per essere completato conformemente al cronoprogramma stabilito, rispettandone le scadenze che erano state individuate e che sono state condivise a suo tempo anche dalla componente studentesca che siede nel consiglio di amministrazione dell’Ente.
Nel caso specifico di Siena è prevista infatti la riapertura della Residenza Universitaria di Fontebranda il prossimo 3 febbraio per un totale di 61 posti letto e del secondo lotto della Residenza Universitaria De Nicola a San Miniato il 10 febbraio con ulteriori 176 posti. A marzo dovrebbero essere completati anche i lavori sul primo lotto della stessa Residenza De Nicola per ulteriori 196 posti. Queste aperture faranno recuperare praticamente la quasi totalità degli alloggi gestiti dall’Azienda su Siena.
L’attesa del ripristino delle strutture citate che stanno per ritornare funzionanti, ripetiamo nei tempi previsti, ha poco inciso nelle assegnazioni degli aventi diritto presenti nella graduatoria che dovrebbe esaurirsi nei prossimi mesi come accade sempre negli ultimi anni. L’anno scorso, infatti, la graduatoria a Siena venne completata già alla fine del mese di gennaio perché il DSU aveva stipulato allora delle convenzioni con soggetti privati esterni ove furono collocati temporaneamente alcuni degli studenti idonei al posto alloggio. Convenzioni che non sono state rinnovate proprio in previsione della riapertura ad inizio 2025 delle strutture a gestione diretta interessata dai lavori di manutenzione. La stima dell’esaurimento della graduatoria con il ripristino oggi degli edifici parzialmente inagibili riallinerebbe all’andamento degli ultimi anni, dimostrando nuovamente che il numero di alloggi presenti a Siena è sufficiente a coprire la domanda dei soggetti con determinati requisiti economici, mitigando quell’idea di stato “emergenziale” evidenziato dalle associazioni studentesche che di fatto non esiste soprattutto sul territorio senese rispetto alle altre due sedi di Ateneo. Considerando anche che gli aventi diritto in attesa di convocazione che ricorrono ad un alloggio in affitto nel mercato della locazione privata con contratto regolare, possono presentare domanda di contributo affitto che ammonta ad € 3000 complessive per tutto l’anno accademico, circa € 250 al mese che arrivano a coprire circa il 70% della spesa per un posto letto in case private. E a Siena sono circa 230 le domande per il contributo affitto, che verranno evase con un investimento ragguardevole.
Si può di conseguenza ribadire ancora una volta che il DSU Toscana riesca a dare soprattutto a Siena una risposta esaustiva alle esigenze abitative di un particolare tipo di utenza di riferimento dei cosiddetti fuori sede privi di mezzi economici, impossibilitati ad accedere alla formazione universitaria senza il sostegno pubblico.