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Direttore responsabile Raffaella Zelia Ruscitto
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Il Consiglio comunale di Siena: temi ed interrogazioni

SIENA. Di seguito gli argomenti discussi nel consiglio comunale odierno.

Lavoro e occupazione, mozione discussa in Consiglio Comunale

Il Consiglio Comunale di Siena, nella seduta di oggi, giovedì 27 febbraio, ha discusso la mozione presentata dai capigruppo consiliari sul lavoro a Siena e sulla situazione occupazionale del territorio senese. L’atto, dopo i saluti istituzionali del Sindaco di Siena Nicoletta Fabio alle autorità, ai rappresentanti istituzionali e delle associazioni e ai cittadini presenti nella sala del Capitano del Popolo di Palazzo Pubblico, è stato illustrato in apertura dei lavori dal presidente del Consiglio Comunale Davide Ciacci.

Il documento è rimasto aperto, sia ai contributi pervenuti dagli intervenuti durante la prima parte dei lavori del Consiglio Comunale, sia a quelli dei consiglieri comunali. Il testo passerà adesso al vaglio della Commissione capigruppo per essere poi inviato nuovamente al Consiglio Comunale.

Nella pre-discussione della mattina sono intervenuti il Cardinale, Arcivescovo metropolita di Siena-Colle di Val d’Elsa-Montalcino e Vescovo di Montepulciano-Chiusi-Pienza, Augusto Paolo Lojudice; il presidente della Camera di Commercio, Industria e Artigianato di Siena e Arezzo, Massimo Guasconi; Claudia Faleri, delegato del Rettore dell’Università di Siena al placement; il presidente della Fondazione Monte dei Paschi di Siena Carlo Rossi e il presidente dell’amministrazione provinciale Agnese Carletti per quanto riguarda le autorità primarie. La parola è poi passata ai rappresentanti sindacali Simone Arcuri (Cgil) e Riccardo Pucci (Cisl), che sono intervenuti anche a nome della sigla Uil; in rappresentanza dei lavoratori della Beko Europe hanno parlato Giuseppe Cesarano (Fim Cisl), Massimo Martini (Uilm) e Stefano Borgogni (Rsu Fiom Cgil); si sono poi registrati gli interventi del presidente della Fondazione Toscana Life Sciences Francesco Frati; di Monica Ciacci, in rappresentanza delle associazioni di categoria Confesercenti e Confcommercio; del presidente della Fises Massimo Terrosi. A conclusione di questa prima parte è intervenuto il Sindaco di Siena Nicoletta Fabio; si è poi aperta la discussione in seno al Consiglio Comunale, proseguita anche nella seconda parte della seduta nel pomeriggio.

Nel testo discusso e rimasto aperto ”si impegna il sindaco e la giunta a impostare un dialogo costante con la Regione Toscana e con il Governo per ottenere fondi specifici da destinare al potenziamento ed alla crescita delle infrastrutture di collegamento ed accessibilità della città di Siena (stazione alta velocità medio-Etruria); adottare un modello di turismo culturale sostenibile, che permetta di valorizzare il patrimonio cittadino senza comprometterne l’integrità, attraverso la collaborazione tra enti pubblici e operatori privati, per contribuire alla creazione di pacchetti turistici mirati, pensati per specifiche categorie di visitatori, come i turisti culturali e gli ecoturisti”.

Inoltre nell’atto si legge di “investire in programmi di formazione professionale per aggiornare le competenze dei lavoratori, rendendoli più adattabili alle esigenze del mercato del lavoro in evoluzione e promuovendo programmi di sicurezza e prevenzione dei lavoratori; promuovere l’imprenditorialità, incentivando la creazione di nuove imprese, con particolare attenzione a quella giovanile e femminile, specialmente nei settori emergenti, attraverso politiche fiscali favorevoli e di supporto all’innovazione, adottando sistemi di welfare che li possono sostenere; favorire l’attrazione di imprenditoria qualificata esterna che possa costruire anche un volano per lo sviluppo economico ed occupazionale del territorio senese”.

La mozione, inoltre, impegna l’amministrazione a “valorizzare i settori tradizionali dell’economia senese, come l’agricoltura e l’artigianato, integrandoli con pratiche sostenibili e tecnologie moderne per aumentarne la competitività; a partecipare al coordinamento delle competenze locali nell’innovazione applicate alle scienze della vita e all’intelligenza artificiale (le Università; Fondazione Toscana Life Sciences; Santa Chiara Lab; Fondazione del Biotecnopolo di Siena; Centro Nazionale Antipandemico; Fondazione Saihub); ad esprimere maggiore sensibilità verso azioni concertate della così detta ‘area senese’ sia dal punto di vista demografico che per la gestione delle funzioni, ad incominciare da quelle economiche; a farsi parte attiva per sancire a Siena un nuovo patto sociale che riconosca il valore della qualità e della salute del lavoro”.

Nelle premesse del documento si legge chea livello mondiale è in corso un riassetto geopolitico che mette a dura prova equilibri e progresso, con conflitti diffusi, che hanno determinato un sensibile aumento dei costi delle materie prime e dell’energia e, in genere, hanno prodotto instabilità. Così, l’elevata incertezza sui mercati internazionali ha frenato le dinamiche di investimento delle imprese a livello comunitario. Questo quadro, unito all’emergenza climatica, mette a dura prova ogni modello economico previsionale; sul versante nazionale il tasso di disoccupazione a novembre 2024 si attesta al 5,7 percento e nel confronto annuo il numero di occupanti supera quello di novembre 2023 dell’1,4 percento (più 328mila unità), nonostante un peggioramento dell’occupazione giovanile al 19,2 percento, che negli ultimi venti anni ha visto perdere oltre due milioni di lavoratori nella fascia di età compresa tra 15 ed i 34 anni e per i prossimi cinquant’anni vede un rapporto sbilanciato di trecentododici anziani ogni cento giovani (Sole 24ore 5 febbraio 2024). Questo mutamento demografico richiede un ripensamento profondo dei servizi a sostegno dei giovani e per le persone anziane, e le conseguenti forme di assistenza; in Toscana si assiste negli ultimi anni ad una progressiva erosione del comparto manifatturiero a favore del terziario”.

“La parte più dinamica dei servizi – prosegue il documento – è costituita dalle attività legate al turismo, anche nel nostro territorio, però il loro impatto sociale è controverso. È indubbio, infatti, che si tratti di un settore che contribuisce positivamente all’economia del territorio, ma in funzione complementare, cioè non in grado di sostituire l’apporto della manifattura e della sua capacità di indotto. Un settore, quello del turismo, che inoltre può avere ricadute sociali negative, se non governato, anche relativamente alle politiche abitative dalle quali passa la qualità della vita e la sua attrattività per le lavoratrici ed i lavoratori, per le attività commerciali, per gli studenti universitari e per il personale sanitario che vive sempre più il nostro territorio come un punto di passaggio, piuttosto che come una meta; che l’economia del territorio senese si caratterizza principalmente per la presenza di terziario ad alta specializzazione e servizi alle persone (ospedale, università, settore bancario)”.

“Il patrimonio artistico-culturale della città di Siena – si legge ancora nelle premesse – rappresenta un’importante risorsa, insieme al polo musicale. Crescono inoltre i servizi legati al turismo: la ricettività, la ristorazione e l’export dei prodotti agroalimentari. La produzione industriale è caratterizzata da una forte concentrazione nel settore farmaceutico, che pesa per il 59 percento del totale, mentre il secondo settore è quello della camperistica, che incide per il 13percento; seguono i comparti dell’alimentare, della pelletteria, del legno, dei prodotti in metallo e cristallo, degli apparecchi meccanici, macchine elettriche e dei mezzi di trasporto (dati Irpet ‘Le Province toscane andamenti e opportunità’); che a crescere però nel corso del 2023 sono anche le ore di sostegno al reddito finanziate dall’Inps, con un incremento rispetto al 2019 del 150 percento. Un dato che peggiora ulteriormente nel 2024 per l’apertura di nuove crisi con procedure di Cig, licenziamenti per chiusura di stabilimenti, contrazione di occupati in imprese importanti, incremento del numero di part-time involontari (che insistono soprattutto negli appalti di servizio) e cessazioni dei contratti precari per effetto della stagionalità. La dinamica dell’occupazione è sempre positiva, ma dimostra un minor dinamismo rispetto alla media regionale per i comparti della manifattura, del settore bancario e finanziario e dell’agricoltura. Nel nostro territorio l’8 percento della forza lavoro vive situazioni di crisi: sono circa mille e duecento i posti di lavoro a rischio, con pesanti ricadute sull’indotto, colpendo anche quelle imprese del territorio che lavorano nella componentistica, nei servizi, nella logistica e nel commercio”.

“In tema di infrastrutture (rotaia, strade e connettività) – prosegue il documento – , Siena è ancora area interna e svantaggiata tra la Toscana della costa e la Toscana centrale. A Siena occorre il coraggio di terminare, con l’aiuto della Regione e dello Stato, quegli interventi di completamento dei collegamenti viari e ferroviari, che consentano una migliore accessibilità della città, insieme a garantire le forme più moderne e diffuse di connettività (speed divide). Per cui risulta prioritario anche in vista di un rilancio dell’industria eliminare gli ostacoli che ancora oggi rendono il nostro territorio isolato e arretrato dal punto di vista infrastrutturale e per questo non al passo con i tempi. È poi necessario puntare sulla rigenerazione urbana e su una mobilità ancora più sostenibile e carbon free. Non si tratta soltanto di qualità della vita, ma di investimenti e lavoro qualificato. Promuovere la città green anche per il turismo significa non solo arrivi, ma soprattutto presenze; c’è bisogno di un forte senso di responsabilità sociale e collettiva per una migliore accoglienza da parte di tutti noi, per non perdere chi viene a studiare e si specializza a Siena, o chi viene a visitarla, o chi vuole venirvi a fare impresa, visto che l’imprenditoria giovanile è molto bassa (94esimo posto in Italia), per andare oltre all’ambizione di centro culturale e scientifico e crescere, invece, come luogo di produzione sostenibile, anche culturale, e di reddito”.

“In questo quadro complesso – afferma la mozione – è determinante il valore istituzionale e politico del ‘coordinamento’ delle forze e degli attori in campo, per governare le asimmetrie del dialogo e delle azioni, che rappresentano oggi limiti significativi alla ripresa. Così, è necessario un lavoro di ‘concertazione’ e di collaborazione del Comune di Siena con tutte le istituzioni della città, con le nostre due Università, i sindacati, le categorie economiche, le Contrade, il terzo settore e l’associazionismo, che anche in questa occasione hanno dimostrato con i loro contributi di avere idee e progetti chiari, insieme alla Provincia e ai Comuni del territorio, per aggiornare la visione di Siena”.

“In questo ragionamento – si legge ancora – , il Comune di Siena ha il dovere di essere attivo sia come amministrazione dei propri cittadini che come capoluogo del territorio provinciale; la capacità di accrescere la qualità del tessuto produttivo e del lavoro passa da politiche economiche di sostegno al rilancio e alla crescita, attraverso la costruzione di modelli di produzione capaci di affrontare una sfida competitiva, fondata sulla responsabilità sociale e sull’innovazione nella transizione digitale, tecnologica ed ambientale. Un approccio basato sul modello Smart, ossia specifico, misurabile, raggiungibile, realistico e temporalmente definito, consentirebbe di rendere le iniziative più solide e realizzabili, evitando il rischio di formulazioni vaghe o poco attuabili; occorre concentrarsi sulla crescita della competitività ed attrattività della nostra città, stabilendo i progetti di sviluppo prioritari, preservando gli investimenti pubblici, volano di indotto e di investimenti privati, le precedenze per migliorare l’accessibilità al territorio, la formazione artigianale, imprenditoriale ed educazione digitale, la sicurezza e prevenzione, l’innovazione, l’intelligenza artificiale e la digitalizzazione”.

Parcheggio dei Tufi, Capitani: “Nuova area attrezzata per i camper e parcheggio auto con ampliamento dei posti disponibili”

La nuova previsione urbanistica contemplerà l’esigenza di non perdere alcun posto auto degli esistenti, ma anzi di ampliare l’offerta di parcheggi auto e contemplare comunque un’area attrezzata per la sosta dei camper, utilizzando quindi l’area già in previsione di ampliamento prevista nel Piano operativo oppure individuandone di nuove negli spazi limitrofi”. Con queste parole il vicesindaco e assessore all’urbanistica del Comune di Siena, Michele Capitani, ha risposto durante il Consiglio Comunale di oggi, giovedì 27 febbraio, all’interrogazione del consigliere Luca Micheli del gruppo Partito Democratico in merito all’area di sosta denominata “Parcheggio dei Tufi” e alle sue potenziali trasformazioni.

“Al Ministero del Turismo – ha spiegato il vicesindaco – è in corso la verifica delle domande scadute il 15 gennaio scorso per il bando di finanziamento a favore della realizzazione-riqualificazione di aree sosta camper, a cui il Comune di Siena ha partecipato; la risposta, secondo quanto emerso dalle interlocuzioni con il Ministero, dovrebbe arrivare nel mese di aprile. Questo ci permetterà di fare ulteriori considerazioni in merito all’eventuale cifra che ci verrà assegnata, ma ci tengo a precisare che è volontà dell’amministrazione comunque procedere alla realizzazione di un’area di sosta per i camper nella zona individuata, al di là dell’esito del bando ministeriale. Prima della scadenza dell’avviso è stata eseguita una rapida verifica. Le tempistiche inserite nel bando per la presentazione del progetto sono state molto strette, e quindi era necessario essere celeri e tempestivi sull’esistenza di aree pubbliche e di proprietà comunale attualmente libere e con caratteristiche ubicative e geomorfologiche adatte all’intervento in oggetto. Ricordo che tra le caratteristiche importanti, quando si individua un’area camper, c’è senza dubbio l’accessibilità al centro storico e i collegamenti allo stesso con i mezzi pubblici, per consentire al camperista di muoversi in autonomia. Aggiungo che attualmente abbiamo un’unica area di sosta idonea, nel parcheggio ‘Fagiolone’, che ha soltanto quindici posti, nei mesi di alta stagione assolutamente insufficienti, come dimostrano i camper parcheggiati ovunque che creano forti disagi alla mobilità e alla sosta dei senesi. Dalla ricerca effettuata l’unica area conforme e adeguata allo scopo è risultata essere quella del parcheggio dei Tufi”.

“In merito alla previsione, attualmente presente nel vigente Piano operativo, di ampliamento dell’attuale parcheggio scambiatore – ha sottolineato Capitani – alcuni posti potrebbero essere ‘tagliati’ per la necessità di dedicare spazio alle strutture (piloni e impalcato viario) dell’ampliamento della sede stradale del ‘Lotto Zero’ della Grosseto-Fano. All’esito del bando ministeriale dovremo fare opportune valutazioni, anche in base alle risorse che ci verranno eventualmente destinate e allo spazio definitivo occorrente per l’area di sosta camper attrezzata (ricordo che abbiamo previsto un massimo di ventitrè posti camper). La nuova previsione urbanistica contemplerà l’esigenza di non perdere alcun posto auto degli esistenti, ma anzi di ampliare l’offerta di parcheggi auto e contemplare comunque un’area sosta camper, utilizzando quindi l’area già in previsione di ampliamento prevista nel Piano operativo che ho citato oppure individuandone di nuove negli spazi limitrofi. A tal proposito, al momento non è previsto il recupero di spazi attraverso lo sgombero dall’area dell’attività commerciale di vendita di frutta e verdura, perché l’attività commerciale stessa ha una concessione di occupazione del suolo pubblico valida fino al 2032”.

Per gli uffici che stanno lavorando alla formazione del nuovo Piano strutturale e poi alla variante generale del Piano operativo – ha concluso il vicesindaco Capitani – l’aspetto della mobilità riveste una totale priorità e quello dei parcheggi, compresi quelli di tipologia ‘scambiatore’, è un tema di assoluta importanza per le strategie e gli obiettivi che stanno alla base dello studio della nuova disciplina urbanistica. Per questo motivo è in atto la ricerca di altri parcheggi scambiatori nelle immediate vicinanze a quello attualmente esistente: una soluzione è quella già descritta in precedenza, mentre un’altra area potrebbe essere quella lungo la strada Massetana Romana, in prossimità dello svincolo della tangenziale Siena Sud in direzione Coroncina”.

Il consigliere Luca Micheli (Pd) si è dichiarato “non soddisfatto. L’esigenza di un’area camper per la città è obiettiva, visto che il ‘Fagiolone’ non è sufficiente, ma il problema è che l’amministrazione ha partecipato a un bando senza prima avere un’idea precisa di dove costruire questa area. Solo dopo si è individuato il luogo adeguato. Non c’è stata una vera pianificazione, infatti non troviamo l’ampliamento del parcheggio nel Piano triennale dei lavori pubblici. Il secondo dubbio riguarda il fatto che, in seguito ad altre interrogazioni che ho presentato, è sempre stata ferma l’idea di non ampliare quella parte di parcheggio in vista delle nuove strutture che dovrebbero nascere e relative allo svincolo del ‘Lotto Zero’ della Grosseto-Fano. E’ preoccupante quindi che si partecipi a un bando senza un’idea precisa. A farne le spese saranno i residenti che solitamente parcheggiano in quella zona la propria automobile e troveranno invece i posti occupati dai camper. Nel frattempo per mancanza degli atti non sarà ampliato il parcheggio o creata un’area limitrofa per sopperire al deficit di posti auto”.

Spese accessorie inquilini Siena Casa, Papi: Previsti per legge, disponibili condizioni di rimborso più favorevoli”

Le spese accessorie richieste agli inquilini degli alloggi di proprietà del Comune di Siena gestiti da Siena Casa spa sono state l’oggetto dell’interrogazione dei consiglieri Gianluca Marzucchi (gruppo Polis) e Adriano Tortorelli (gruppo Progetto Siena) durante la seduta di oggi, giovedì 27 febbraio, del Consiglio Comunale di Siena. A rispondere è stato l’assessore ai servizi sociali, al volontariato e al terzo settore, Micaela Papi.

Le gestioni affidate a Siena Casa – ha spiegato Papi – non rientrano nella definizione di condominio, in quanto gli edifici sono di proprietà del Comune e presentano servizi di interesse comune, come il riscaldamento centralizzato, il servizio idrico e l’illuminazione delle scale. Questi servizi vengono gestiti da Siena Casa, che provvede ad anticipare tutte le spese per conto degli inquilini, salvo poi ripartirle pro quota al momento della rendicontazione. La normativa vigente, in particolare l’articolo 32 della legge regionale 2 del 2019, prevede che fino all’attivazione di forme di autogestione, gli assegnatari siano tenuti a rimborsare i costi diretti e indiretti dei servizi erogati”.

Il lavoro di rendicontazione delle spese – ha proseguito l’assessore – è stato seguito con particolare intensità negli ultimi due anni. Da settembre 2023 a gennaio 2025, Siena Casa ha elaborato sessantanove bilanci, svolgendo un’analisi dettagliata delle spese sostenute e della loro ripartizione tra gli affittuari. Il recupero dei bilanci consuntivi dei fabbricati gestiti da Siena Casa ha richiesto un grande impegno, anche a causa di passati ritardi dovuti a carenze di personale e alla necessità di implementare un’adeguata piattaforma gestionale. Grazie alla stabilizzazione del bilancio della società, nel corso del 2023 e del 2024 è stato possibile accelerare questa attività, il che ha comportato la richiesta di conguagli in alcuni casi rilevanti”.

In merito alla prescrizione dei crediti relativi ai rimborsi richiesti, l’assessore ha chiarito che “trattandosi di somme anticipate nell’interesse degli affittuari, la prescrizione è decennale, come confermato da diverse sentenze della giurisprudenza italiana. Voglio ribadire la massima disponibilità di Siena Casa nei confronti degli inquilini, fornendo informazioni dettagliate e organizzando specifici incontri per chiarire la situazione. Ogni affittuario ha infatti ricevuto il bilancio relativo alla gestione dei servizi del proprio fabbricato, e la documentazione giustificativa è disponibile su richiesta presso gli uffici di Siena Casa”.

Riguardo alle modalità di pagamento – ha concluso l’assessore – l’amministrazione è disponibile e si è già fatta parte attiva nei confronti Siena Casa affinché siano valutate con attenzione tutte le situazioni di criticità, anche al fine di concordare con gli utenti condizioni più favorevoli in riferimento alle modalità e tempistiche del rimborso per i casi di grave situazione di difficoltà economica. Siamo favorevoli alla promozione dell’autogestione, prevista dalla legge regionale 2 del 2019, da parte dell’utenza, dei servizi accessori, degli spazi comuni e delle manutenzioni dei fabbricati, ritenendo che un’iniziativa in tal senso potrebbe rappresentare un elemento positivo e innovativo”.


Il consigliere
Gianluca Marzucchi, che ha esposto l’interrogazione, si è dichiarato “soddisfatto della disponibilità data dall’assessore, meno soddisfatto dalla risposta seppur molto dettagliata. La mia non vuole essere un’accusa nei confronti dell’operato attuale di Siena Casa, che ha fatto chiarezza rispetto ad una mancanza di molti anni. Ritengo però che andare indietro nel tempo di 8 anni per recuperare i soldi costituisca un problema, anche se legittimo dal punto di vista normativo e legislativo ‘sulla punta di diritto’ come è stato comunicato, perché si tratta comunque di case popolari, con tutti i disagi connessi alla situazione delle famiglie. A questo punto diventa un tema che a mio avviso deve arrivare sul tavolo politico, perché Siena Casa rimane comunque una partecipata che appartiene al Comune per più del 30%. Se per otto anni la rendicontazione non è stata fatta correttamente non è giusto che adesso venga totalmente scaricata sugli affittuari. Chiedo quindi che ci sia, almeno per i casi più gravi, una concertazione con l’amministrazione comunale, che deve comunque fare i conti con una situazione ereditata dalla precedente gestione di Siena Casa”.

Le interrogazioni

Allargamento Y storica, Tucci: “Centro storico più ordinato e vivibile”

Un centro storico più vivibile e ordinato, in linea con i provvedimenti peraltro già presi in passato a tutela del patrimonio Unesco”. Così l’assessore alla mobilità e ai trasporti del Comune di Siena Enrico Tucci ha risposto all’interrogazione presentata oggi, giovedì 27 febbraio, durante il Consiglio Comunale da Alessandro Masi, consigliere del gruppo Partito Democratico, sulla sperimentazione della circolazione all’interno della Ztl, estendendo la disciplina della così detta “y storica”.

“Come ho già avuto modo di dire in passato – ha spiegato Tucci – in merito al provvedimento adottato per liberare alcune piazze della città dalla sosta abusiva, tutte le azioni svolte finora dal mio assessorato sono in linea col programma elettorale che prefigurava una città più ordinata e piacevole da vivere. L’intenzione dell’amministrazione è estendere l’area di centro storico, di grandissimo pregio tanto da essere sito Unesco, a ‘prevalente pedonalizzazione’, peraltro in continuità con quanto iniziato dalla Giunta Valentini, nella persona dell’assessore Maggi, per rendere questa città più vivibile per i cittadini, i commercianti, i turisti. L’Y storica risale al 2014, il provvedimento di dicembre ha esteso le stesse regole ad altre zone adiacenti della città: via Montanini, l’anello inferiore di piazza il Campo e via Rinaldini. Si parla di norme che sono peraltro in vigore da dieci anni”.

“Con la collaborazione degli uffici – ha aggiunto -, a distanza di poco più di una settimana dall’introduzione del provvedimento, precisamente il 20 dicembre scorso, abbiamo tenuto un primo incontro con le associazioni di categoria e a seguire con i tassisti, proprio per poter valutare le eventuali criticità emerse dalla sperimentazione. Il 28 gennaio scorso abbiamo incontrato di nuovo le associazioni di categoria, invitate nel frattempo ad elaborare una memoria scritta e, a seguire, i tassisti di Cotas e poi di Uritaxi. Da questi incontri sono emerse criticità e proposte di soluzioni che hanno trovato, quando ritenuto possibile senza stravolgere il provvedimento, risposte positive che saranno inserite nell’ordinanza definitiva. L’esito di queste settimane di sperimentazione è stato quello di convincerci dell’attuabilità del provvedimento, tanto è vero che è nostra intenzione renderlo definitivo nello spirito di contenere e rendere sopportabile l’afflusso di autoveicoli ed altri mezzi in luoghi di così grande pregio”.

“A causa dell’inclemenza del meteo e per alcuni imprevisti – ha concluso l’assessore Tucci – siamo rimasti, purtroppo, indietro con la segnaletica definitiva e con la realizzazione di alcuni stalli di carico e scarico a favore delle strutture ricettive. L’ordinanza temporanea sarà quindi prorogata fino al 31 marzo e prevediamo di renderla definitiva, dopo un doveroso passaggio in Giunta, a partire dal 1 aprile”.

Il consigliere Alessandro Masi (Pd) si è dichiarato parzialmente soddisfatto della risposta dell’assessore: “I passaggi con le categorie, perlomeno, sono stati fatti e ci sono anche correttivi, o comunque suggerimenti, che poi verranno tradotti nell’ordinanza definitiva. Nella risposta dell’assessore non ho sentito, però, riferimenti a momenti di partecipazione anche con i residenti; ad esempio, mi chiedo come verranno regolate le consegne a domiclio nelle zone interessate. E’ vero che la comunicazione a mezzo stampa ha permesso di diffondere la notizia, però credo che anche un momento di partecipazione con i residenti potrebbe essere una cosa utile. Quello che raccomando è che, se ci dovesse volere un po’ di tempo in più per una sperimentazione temporanea rispetto a un provvedimento definitivo, credo potrebbe essere una misura saggia: meglio una decisione un po’ più lunga ma che abbia coperto un’analisi completa dei punti forti e dei punti deboli. Si tratta di un obiettivo sicuramente utile, ma che necessita di un percorso di partecipazione e condivisione complete per non incontrare resistenze da parte della cittadinanza. Questo anche per non ripetere gli errori di sperimentazioni fatte frettolosamente nei mesi scorsi, che poi hanno costretto l’amministrazione a dei passi indietro”.

Pascoli, Loré: “Interventi immediati e situazione monitorata Sulle scuole lavoro lungimirante”

Il Comune di Siena è intervenuto immediatamente e continua a monitorare la situazione: grazie al lavoro degli uffici il lavoro sulle scuole è costante e lungimirante”. Così l’assessore all’edilizia scolastica e all’istruzione del Comune di Siena Lorenzo Loré ha risposto all’interrogazione presentata oggi, giovedì 27 febbraio, durante il Consiglio Comunale dalla consigliera comunale Giulia Mazzarelli (gruppo Partito Democratico), in merito ai lavori di somma urgenza da effettuare alla scuola Pascoli.

“In base ai controlli periodici e ai sopralluoghi effettuati – ha specificato l’assessore – sono state rilevate delle criticità su una porzione di solaio dell’atrio e del ballatoio prospiciente le classi. Queste lesioni superficiali degli elementi costituenti il solaio erano già note all’ufficio e, per questo, costantemente monitorate. Recentemente, in occasione di una delle ultime verifiche, è emersa la necessità di rimuovere e sostituire una porzione di solaio di sottotetto. In quest’ottica gli uffici competenti si sono mossi immediatamente per cercare di individuare, in prima battuta, una soluzione operativa che consentisse, seppure con disagi, di operare e di rimuovere la situazione di pericolo; successivamente per identificare un soggetto in grado di poter eseguire gli interventi nei tempi e nei modi migliori possibili e più brevi possibili”.

“Allo stato attuale – ha spiegato ancora Loré – la porzione di solaio è stata rimossa ed è stato ripristinato uno stato di sicurezza per quanto riguarda gli altri elementi. Mentre da martedì scorso ha preso avvio la seconda fase di sostituzione e ripristino del solaio, che, salvo sorprese, dovrebbe concludersi entro Pasqua. Tutto ciò, sta comportando una interferenza con le attività scolastiche: è stato, infatti, necessario delimitare la zona del ballatoio e dell’atrio per evidenti motivi di sicurezza e per evitare, che in caso di distacco di qualche elemento, potessero essere arrecati dei danni”.

“Entrando nel dettaglio – ha aggiunto -, gli elementi costitutivi questo tipo di solai non danno evidenza di potenziale deterioramento progressivo; è possibile invece trovarsi di fronte, come nel caso di specie, a fratture o potenziali distacchi di materiale che devono essere monitorati e che devono essere eliminati in caso di alterazione evidente. Per quanto riguarda, poi, la’esigenza di prevedere ulteriori controlli più accurati, posso garantire che la direzione Lavori pubblici e, segnatamente, il servizio Manutenzione Immobili, competente per questo tipo di attività, dimostrano una sensibilità e una professionalità non scontati: da una parte la verifica delle nostre strutture e la manutenzione ordinaria e straordinaria quotidiana di queste, dall’altra, in un’ottica lungimirante, la progettazione e l’esecuzione di interventi di adeguamento alle normative antisismiche e di efficientamento energetico, impiegando risorse dell’ente, ma anche con l’aiuto di bandi ai quali continuamente l’amministrazione partecipa. Esiste una criticità evidente: nel tempo non c’è stata programmazione e non si è minimamente provveduto a una struttura che potesse fare da volano”.

La consigliera Giulia Mazzarelli (Pd) si è dichiarata “non soddisfatta. C’è stata mancanza di trasparenza e di tempestività nella comunicazione con i genitori. Porta grande disagio non capire subito di cosa si sta parlando quando si viene a conoscenza di un evento come questo, in cui si parla di porzioni di edificio interessate da problemi strutturali. E’ normale che tutto questo possa far preoccupare chi porta tutti i giorni bambini a scuola. Le difficoltà sono state e sono tutt’ora numerose per lo spostamento di cinque classi fra palestra, ufficio di presidenza e altri spazi. Inoltre ci saranno riorganizzazioni varie nel corso dei lavori, quindi presumibilmente saranno spostati di nuovo i ragazzi. E’ ovvio che l’amministrazione debba avere a cuore la sicurezza, ma ci domandiamo come sia possibile che un intervento considerato di somma urgenza non possa essere stato in qualche modo pianificato in un altro momento, ad esempio con la scuola chiusa. E’ a questo punto interessante capire quale sia la reale situazione complessiva delle scuole, per questo abbiamo chiesto un approfondimento in Commissioni congiunte sull’edilizia scolastica. Per quanto riguarda l’edificio volano si tratta di una polemica sterile, se non è stato fatto in passato, che questa amministrazione lo faccia. Tirare fuori continuamente il passato non paga”.

Sondaggio servizi sanitari, Giordano: Strumento costruttivo di partecipazione dei cittadini”

Il sondaggio promosso dal Comune di Siena sui servizi sanitari a Siena è stato l’oggetto dell’interrogazione presentata dai consiglieri del gruppo Partito Democratico Giulia Mazzarelli, Luca Micheli, Alessandro Masi, Anna Ferretti e Gabriella Piccinni durante il consiglio Comunale di oggi, giovedì 27 febbraio. A rispondere è stato l’assessore alla sanità, Giuseppe Giordano.

“Tra i compiti del Sindaco – ha risposto Giordano – rientrano poteri di indirizzo e valutazione sanitaria, la partecipazione alla pianificazione dei servizi sanitari e il controllo dell’attività sanitaria locale. Il Comune di Siena, inoltre, in base ai principi statutari, concorre a garantire il diritto alla salute promuovendo l’educazione sanitaria e favorendo la partecipazione dei cittadini. Questa precisazione è di per sé sufficiente a motivare il sondaggio recentemente promosso dall’amministrazione”.

“Il questionario – ha proseguito l’assessore – è stato configurato da personale dipendente del Comune di Siena senza alcuna spesa e senza aggravio dei carichi di lavoro. È stato utilizzato un modulo gratuito di Google forms, senza obbligo di identificazione o inserimento di dati personali. Le sei domande di profilazione inserite, tutte facoltative, avevano il solo scopo di elaborare statistiche generali per fasce di appartenenza. Raccogliere feedback dai cittadini permette di individuare aree di miglioramento, aumentare la consapevolezza sui servizi e rafforzare la fiducia nel sistema sanitario. Questa amministrazione ha avviato, sin dall’inizio del mandato, un confronto costante con l’Azienda ospedaliera universitaria senese e con l’Azienda Usl Toscana Sud Est per migliorare l’offerta sanitaria locale”.

In merito alle critiche sollevate dai consiglieri del gruppo Partito Democratico, l’assessore ha precisato che “Il sondaggio non è stato elaborato per perseguire altri obiettivi, ma per favorire la partecipazione democratica dei cittadini. È uno strumento trasparente e costruttivo, che dovrebbe stare a cuore a tutti”.

La consigliera Anna Ferretti del gruppo Partito Democratico, che ha esposto l’interrogazione, ha replicato: “Non sono per niente soddisfatta, ho guardato il questionario e l’ho anche fatto personalmente e devo dire che, pur non essendo l’ultima arrivata, ho trovato alcune domande poco utili e abbastanza scontate: domandare se Siena abbia bisogno di nuovi investimenti o di un nuovo ospedale mi fa sorridere. Ci sono poche domande che mi sembrano veramente appropriate, mancano invece argomenti da promuovere e sui quali si dovrebbe puntare di più. Si chiede se l’azienda sia migliorata da quando c’è la Asl grande, guarda caso ci sono amministrazioni di centro destra che stanno promuovendo un referendum per tornare indietro. Bene il tavolo permanente che avete fatto come Comune, un tavolo dove portare le istanze dei cittadini. Da questo questionario invece vengono fuori solo i mal di pancia, le cose più ovvie e scontate di tutti i giorni. Le indagini di solito si fanno su un campione e non riempiendo un questionario a caso. Questa è mera campagna elettorale, la partecipazione di cui parlate è un’altra cosa, la si ottiene attraverso le consulte territoriali che sono rimaste ferme. Questa non è democrazia, i cittadini hanno i loro comitati per esprimersi. Mettere un dipendente comunale a lavorare ad un progetto collegato alla futura campagna elettorale è un’ora buttata perché quel dipendente lo paghiamo tutti e non deve prestare il suo lavoro per obiettivi legati alla politica partitica”.

Monteroni – Monsindoli, il vicesindaco Capitani: Presto una realtà concreta al servizio dei cittadini”

Dopo decenni di attesa, finalmente l’opera ha ricevuto l’impulso decisivo che meritava. L’amministrazione comunale di Siena continuerà su questa strada con impegno, determinazione e senso di responsabilità, in sinergia con tutti gli attori istituzionali coinvolti, affinché la variante diventi al più presto una realtà concreta al servizio dei cittadini e dello sviluppo del territorio”. Con queste parole il vicesindaco e assessore all’urbanistica del Comune di Siena, Michele Capitani, ha risposto durante il Consiglio Comunale di oggi, giovedì 27 febbraio, all’interrogazione del consigliere Luca Micheli del gruppo Partito Democratico sullo stato di progettazione del tratto di collegamento tra Siena (viadotto Monsindoli sulla Grosseto-Siena) e lo svincolo Monteroni d’Arbia Nord.

“Negli ultimi due anni – ha spiegato Capitani – l’amministrazione comunale, in sinergia con tutti gli enti e le istituzioni competenti, ha lavorato intensamente per superare le criticità burocratiche e procedurali che a lungo hanno rallentato l’avanzamento dell’opera. In particolare, si è provveduto a snellire iter autorizzativi complessi e a rafforzare il coordinamento tra i vari soggetti coinvolti. Questo impegno congiunto ha permesso di rimuovere ostacoli amministrativi che in passato avevano paralizzato l’avanzamento dei lavori, imprimendo così una significativa accelerazione all’iter realizzativo. L’intervento, già previsto nell’aggiornamento del Contratto di programma Anas – Ministero dei Trasporti 2016-2020, approvato dal Il Comitato interministeriale per la programmazione economica e lo sviluppo sostenibile (Cipess), è inserito nel nuovo Contratto di programma 2021-2025”.

“Il tratto stradale in oggetto – ha proseguito il vicesindaco – presenta uno sviluppo complessivo di 7,6 chilometri e collega la strada di grande comunicazione Siena-Grosseto, in corrispondenza del viadotto Monsindoli, con lo svincolo di Monteroni d’Arbia Nord, in corrispondenza dell’inizio del secondo lotto della Ss2 Cassia, già realizzato e in esercizio. A seguito dell’inserimento nel 2021 dell’intervento nella propria programmazione, Anas ha proceduto ad affidare le attività di progettazione esecutiva dei lavori di completamento ai fini dell’appalto e, preventivamente, ad acquisire dagli enti competenti eventuali pareri e autorizzazioni di legge necessari. Anas ha definito con il progettista i piani di indagini geologiche, geognostiche, di caratterizzazione ambientale e strutturali, affidati, eseguiti e conclusi per una prima campagna a settembre 2023. A dicembre 2023 il Sindaco di Siena Nicoletta Fabio e il Sindaco di Monteroni d’Arbia hanno chiesto in sinergia approfondimenti, cosa che faremo anche in futuro. A seguito dei risultati delle indagini strutturali, si sono resi necessari ulteriori approfondimenti nel mese di marzo 2024. Anas ha poi dovuto interloquire costantemente con Rfi e Regione, a seguito delle norme tecniche per le costruzioni 2018, per concordare le migliori soluzioni tecniche sulla campata di scavalco della linea ferroviaria Siena-Buonconvento, che come è noto è di notevole interesse strategico, perché il cavalcavia sulla ferrovia a Isola d’Arbia consentirà di eliminare un passaggio a livello che comporta enormi disagi soprattutto per i pendolari nelle ore di punta al mattino. Le amministrazioni comunali di Siena e Monteroni d’Arbia, insieme alla Soprintendenza per le province di Siena, Grosseto e Arezzo, a febbraio 2024 hanno espresso parere positivo rispetto all’autorizzazione paesaggistica sulla nuova documentazione progettuale. E’ stato un lavoro molto intenso, che abbiamo cercato di realizzare nel più breve tempo possibile, dopo il diniego espresso nell’agosto del 2023 alla precedente soluzione progettuale proposta da Anas”.

“Finalmente – ha dichiarato Capitani – posso comunicarvi che, lo scorso mese di dicembre, il progetto esecutivo dell’intera opera è stato completato a tempo di record, ed è, in questo momento, in fase di validazione finale. Con il completamento del progetto esecutivo e in attesa della sua finale validazione, è oggi possibile sollecitare, come già stiamo facendo, il Ministero a definire le modalità più rapide per il completamento del finanziamento dell’opera, il cui costo a oggi stimato è pari a circa 149 milioni di euro, di cui 90 milioni, come in parte è noto, sono già stabilmente finanziati. La somma dei 149 milioni tiene conto anche dei costi del pagamento degli espropri per i quali nei giorni scorsi sono stati pubblicati, all’albo pretorio del nostro Comune e nel Comune di Monteroni d’Arbia, le comunicazioni relative all’avvio delle procedure. Anche questo è un passaggio molto importante, che testimonia come su questa opera siamo davvero in dirittura d’arrivo”.

“L’opera – ha evidenziato il vicesindaco – non può essere realizzata per stralci funzionali separati. Data la natura unitaria del collegamento tra il viadotto Monsindoli e lo svincolo di Monteroni d’Arbia Nord, risulta necessario completare l’intervento nella sua interezza, senza suddividerlo in lotti più piccoli. Per questo motivo, è imprescindibile assicurare l’intera copertura finanziaria prima di dare avvio ai lavori. Alla luce di ciò, l’impegno prioritario dell’amministrazione comunale, di concerto con il Governo, è rivolto a reperire, ora che siamo nella fase di validazione del progetto esecutivo, nel più breve tempo possibile, i rimanenti sessanta milioni di euro. Continueremo a vigilare attentamente su ogni fase restante dell’iter, in modo che, una volta validato il progetto esecutivo e garantiti tutti i fondi, si possa procedere immediatamente con la pubblicazione del bando di gara e con l’affidamento dei lavori”.

“Negli ultimi due anni – ha concluso il vicesindaco Capitani – si è verificata un’accelerazione significativa verso la realizzazione di questa infrastruttura strategica. Dopo decenni di attesa, finalmente l’opera ha ricevuto l’impulso decisivo che meritava. I fatti del passato, a iniziare dai primi progetti preliminari degli anni Ottanta, ci obbligano da un lato alla prudenza e dall’altro all’assoluta determinazione nel seguire tutti i passaggi complementari alla validazione, alle autorizzazioni e all’approvazione del progetto, al fine di ridurre il più possibile i tempi necessari al completamento delle procedure amministrative e a raggiungere il risultato così atteso dalle nostre comunità. L’amministrazione comunale di Siena continuerà su questa strada con impegno, determinazione e senso di responsabilità, in sinergia con tutti gli attori istituzionali coinvolti, affinché la variante diventi al più presto una realtà concreta al servizio dei cittadini e dello sviluppo del territorio”.

Il consigliere Luca Micheli (Pd) si è dichiarato “soddisfatto. Il mio invito è quello di pressare tutti gli organi preposti per ottenere finalmente un miglioramento non solo della viabilità, ma della vivibilità del quartiere di Isola d’Arbia e quindi snellire la zona Sud della città: con un’arteria nuova si snellirebbe infatti il traffico in tutta questa parte, fino a Porta Romana. La raccomandazione che faccio è quindi spingere il più possibile affinché questo progetto veda l’ avvio dei lavori. Per Anas non dovrebbe essere un problema insormontabile trovare gli ulteriori sessanta milioni di euro che servono per completare il progetto, drenando questa somma da stanziamenti per progetti senza una finalizzazione prospettica”.

Eventi sismici, Magi: “Massima attenzione, ma nessun danno rilevato Costituito Centro per la memoria sismica senese”

In seguito alla breve sequenza sismica verificatasi a Siena nel mese di febbraio, l’amministrazione comunale ha attivato immediatamente una serie di verifiche per individuare eventuali criticità. Le analisi, condotte con particolare attenzione agli edifici scolastici e comunali, non hanno evidenziato danni né peggioramenti alle strutture esistenti”. Così l’assessore alla protezione civile del Comune di Siena, Barbara Magi, ha risposto all’interrogazione presentata oggi, giovedì 27 febbraio, durante il Consiglio Comunale da Gabriella Piccinni, consigliere del gruppo Partito Democratico, in merito ai recenti eventi sismici che hanno interessato Siena.

“Le verifiche a vista – ha spiegato Magi – sono state effettuate su tutti gli edifici scolastici di competenza comunale, compresi quelli già adeguati alla normativa antisismica negli anni precedenti. Controlli approfonditi hanno riguardato anche il Palazzo Comunale, la Torre del Mangia e il sistema dei Bottini nei tratti accessibili o visitabili. Tutti i sopralluoghi hanno confermato l’assenza di danni o aggravamenti delle condizioni preesistenti, che continuiamo a monitorare costantemente”.

Per quanto riguarda il monitoraggio sismico l’assessore ha ricordato che “esiste da tempo una collaborazione attiva tra il Comune di Siena, l’Università degli Studi di Siena e le associazioni di volontariato incaricate dal dipartimento nazionale della Protezione Civile. Ogni anno, in occasione della settimana della prevenzione con l’iniziativa ‘Io non rischio’, vengono promossi momenti di sensibilizzazione rivolti alla cittadinanza. Purtroppo la partecipazione della popolazione è sempre molto bassa, nonostante l’impegno profuso da tecnici e volontari. È fondamentale che la cultura della prevenzione venga acquisita prima che l’evento calamitoso si verifichi, e non solo dopo. È inoltre in corso la revisione del Piano di Protezione Civile comunale, in collaborazione con Anci Innovazione: in occasione della sua approvazione, saranno organizzati incontri tematici aperti alla cittadinanza”.

“Vi informo inoltre che proprio oggi – ha aggiunto – il Sindaco firmerà il decreto di istituzione del Centro di documentazione permanente sulla memoria sismica senese. Il Centro avrà il compito di raccogliere e conservare il patrimonio informativo sulla storia sismica della città e di promuovere iniziative culturali e di sensibilizzazione sul tema. Nel comitato scientifico del Centro figurano esperti di rilievo, tra cui Dario Albarello, Andrea Arrighetti, Viviana Castelli, Marina Gennari e Azelia Batazzi. Tra gli obiettivi immediati del Centro rientrano la programmazione delle attività per il 2025, la creazione di una banca dati sulle fonti storiche relative ai terremoti senesi, la valorizzazione di strumenti sismometrici storici e la collaborazione con enti locali e nazionali, tra cui il gruppo Ingv ‘Edurisk’ e la sezione Ingv di Bologna”.

“Il Comune – ha concluso Magi – sta inoltre lavorando con la presidenza e la direzione del Santa Maria della Scala per individuare spazi idonei alla conservazione e fruizione dei materiali. A supporto di queste iniziative, è stato anche istituito un tavolo permanente sulla memoria sismica, che vedrà la partecipazione di esperti, rappresentanti del Comune, dell’Università di Siena e delle associazioni di volontariato. Il tavolo avrà il compito di coordinare le attività del Centro, promuovere nuove ricerche e favorire il coinvolgimento attivo della cittadinanza attraverso iniziative divulgative e formative. Al di là degli aspetti tecnici, l’obiettivo è rafforzare la consapevolezza e l’educazione al rischio sismico, coinvolgendo la cittadinanza in un percorso che affianchi e supporti gli organismi competenti. Solo attraverso la conoscenza e la partecipazione attiva possiamo rendere Siena una città sempre più sicura”.

La consigliera Gabriella Piccinni (Pd) ha replicato: “Ci sono problemi e soluzioni di ordine diverso. Quanto agli edifici pubblici che sono a cuore di tutti per motivi legati alla sicurezza ho colto un passaggio sugli edifici scolastici che mi ha fatto riflettere, quando si parla di ‘edifici già adeguati alla normativa’, facendo presupporre che ci siano alcuni che ancora non sono adeguati. Credo allora che su questo passaggio dovremmo mettere un punto di attenzione. Bene le verifiche che di routine vengono fatte sugli edifici pubblici, non avevo dubbi. Mi fa inoltre piacere che un discorso fatto da diversi anni abbia preso proprio oggi concretezza attraverso la firma di questo decreto con tutti gli esperti coinvolti. Si avvia finalmente un ragionamento più completo. Io credo che una parte importante restino i comportamenti delle persone. Durante l’ultimo terremoto la reazione di molti adulti è stata allarmistica e esagerata rispetto all’evento. Il panico è stato usato come guida, condizionato dal flusso di notizie allarmistiche che girava nei social. Credo dunque che ci sia da fare un lavoro antropologico i senesi devono imparare a convivere con i terremoti , mettendosi in sicurezza in modo intelligente. Credo che il problema più grande resti quello di trovare le forme per coinvolgere le persone in percorsi di consapevolezza”.

 
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