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SIENA. Il Consiglio Comunale, nella seduta che si è tenuta oggi, giovedì 26 settembre, ha approvato il Bilancio consolidato 2023. L’atto è stato approvato con diciannove voti favoreli e nove voti contrari da parte dei ventotto consiglieri presenti.
“Il bilancio – ha spiegato l’assessore al bilancio del Comune di Siena Riccardo Pagni, che ha illustrato il documento al Consiglio Comunale – che presentiamo è frutto più che parziale di questa amministrazione, in quanto subentrata al precedente governo cittadino nel giugno del 2023, quando le linee economiche erano già state tracciate. Il bilancio civilistico del gruppo di amministrazione presenta una perdita di esercizio di 8.814.038 euro. Se analizziamo le voci delle componenti positivi della gestione, risulta che nell’anno 2023 abbiamo ottenuto maggiori proventi da tributi per 837.212 euro: rispetto al 2022 abbiamo una perdita di circa 51.979 euro per i redditi da fondi perequativi, e perciò dal fondo di solidarietà comunale, maggiori tributi per il titolo II, e cioè per i contributi dello Stato e delle Regioni, per soli 7.374 euro e abbiamo invece una significativa crescita per i ricavi del gruppo di amministrazione per i proventi da servizi pubblici, rappresentato dalla cifra, per differenza con l’anno precedente, di 850.533 euro. Abbiamo una variazione positiva anche sui lavori in corso di ordinazione e sugli incrementi di mobilizzazione sui lavori. Abbiamo invece una voce che rapportata all’anno 2022 presenta una differenza in negativo abbastanza significativa, ovvero 4.634.333 euro, che è costituita nel suo complesso dalle minori alienazioni di immobili da parte del gruppo, ma più in particolare dal parte del Comune di Siena, in quanto i beni alienabili lo erano già stati nell’anno 2022, e che è costituita dai minori dividendi percepiti dalle partecipate. La differenza complessiva fra il 2023 e il 2022 è di 2.882.877 euro e sta a significare che è l’ultima voce delle entrate che fa una forte differenza sul Bilancio consolidato”.
“A fronte di ciò – ha chiarito Pagni –, guardando il prospetto delle componenti negative, basterà leggere la somma finale per verificare che c’è stato un forte contenimento della spesa in generale, incrementata solo per i maggiori costi dei servizi, in gran parte dovuti ai rincari dei carburanti, dei prodotti energetici in generale e delle altre materie prime. Abbiamo avuto un risparmio sulla spesa del personale, sugli ammortamenti e sulle svalutazioni in ragione anche della riduzione dello stralcio del fondo crediti di dubbia esigibilità. Tra le componenti che sicuramente hanno determinato, insieme alla diminuzione della voce ‘altri ricavi’ della componente attiva del bilancio, troviamo tra le componenti passive la voce ‘accantonamenti per rischi’, che nell’anno 2022 riportava l’importo di 18.700 euro e che invece per l’anno 2023 riporta l’importo di 3.517.948 euro, che è costituito per 3.490.000 euro dall’accantonamento prima inesistente dovuto alla causa pendente fra il Comune di Siena e il Ministero della Giustizia per le pluridecennali spese sostenute dall’amministrazione per il Tribunale Civile, che a seguito di un mutamento di giurisprudenza sulla giurisdizione potrà vanificare gi effetti della sentenza di primo grado oggi pendente in appello e per cui, in attesa di conoscere l’esito finale di questo giudizio, è stato ritenuto più che prudente accantonare l’intero importo, anche se costituisce una componete negativa del Bilancio consolidato. Significativa è anche la voce ‘altri accantonamenti’ per 5.606.952 euro a fronte dell’importo di 1.738.368 in ragione del maggior fondo di riserva (svalutazione crediti), costituito dalla capogruppo per una parte dei crediti stralciati. Se si pone l’attenzione alla differenza tra le componenti positive e negative della gestione, abbiamo una diminuzione della differenza tra i proventi finanziari e gli oneri finanziari da meno 1.146.059 euro del 2022 a meno 717.746 euro nel 2023”.
“La maggiore differenza in negativo per il Bilancio consolidato – ha continuato Pagni – è nella differenza tra i ‘proventi e oneri straordinari’, in quanto tra le voci positive dei ‘proventi straordinari’ troviamo la voce ‘sopravvenienze attive e insussistenze del passivo’ per 20.823.565 euro nell’anno 2022. Questa è diminuita in gran parte nell’anno 2023 con lo stralcio del ‘fondo crediti di dubbia esigibilità’, in quanto erano evidenziati nell’anno 2022 crediti, ad esempio le sanzioni del Codice della Strada, che il Comune ha giudicato in gran parte non più esigibili e che ha ridotto l’importo del 2023 a 9.7590.748 euro, con un’incidenza negativa per i dati di bilancio dovuta all’aumento del ‘fondo di riserva’ (per svalutazione crediti). La differenza in negativo ha risentito in larga parte di questa operazione effettuata dal Comune di Siena per riportare a dati più realistici. Questa perdita ha inciso parallelamente sullo stato patrimoniale del gruppo e anche sul totale del patrimonio netto”.
“A fronte comunque di questi dati – ha concluso l’assessore Riccardo Pagni -, occorre fare una significativa osservazione intorno al bilancio, che non è deficitario in ragione del fatto che il gruppo ha riscontri passivi per 75.216.899 euro, mentre nell’anno 2022 ne aveva soltanto 58.698.816 euro, con una differenza di 16.518.083 euro. I riscontri passivi in realtà esprimono quote di proventi rilevate nell’esercizio 2023 e nei precedenti esercizi, che sono stati rinviati per il loro incasso agli esercizi successivi; pertanto, nonostante siano evidenziati con la voce passivi, questi costituiscono un elemento patrimoniale di ricavo e non di costo. Se si considera che questi riscontri saranno comunque da incassarsi nei prossimi esercizi, il bilancio, sotto il profilo sostanziale e non formale, assume un aspetto positivo, in quanto si tratta di somme certe”.
Il bilancio consolidato è infatti il rendiconto del Gruppo di Amministrazione Pubblica e serve a rappresentare la situazione patrimoniale e finanziaria, il risultato economico dell’ente capogruppo congiunto a quello degli enti, delle società controllate e partecipate che ne fanno parte, depurandolo delle operazioni economiche effettuate intragruppo e perciò rappresentato solo dalle transazioni effettuate con i terzi.
Gli enti e le società strumentali del gruppo sono una pluralità di soggetti pubblici e privati, dotati di personalità giuridica è di autonomia contabile quali le aziende speciali, gli enti autonomi, i consorzi, le fondazioni e le istituzioni, sui quali l’ente capogruppo esercita per ragione della partecipazione o del controllo, o anche per ragioni statutarie, in funzione dei servizi assegnati, una influenza dominante sulle decisioni, dovendosi guardare in tale caso, agli organi decisionali, ivi comprese le loro nomine, alla predominanza dell’ente sulle maggioranze assembleari in cui prevale ancora il principio di influenza oltre che di maggioranza.
In particolare, il Bilancio consolidato approvato riguarda: Asp “Città di Siena”, Biblioteca comunale degli Intronati, Consorzio della Società della Salute Senese, Consorzio Terrecablate, Siena Casa Spa, Sigerico Spa, Train Spa.
Approvato l’aggiornamento del programma triennale delle opere pubbliche
Il Consiglio Comunale ha approvato la delibera di aggiornamento del Documento Unico di Programmazione (Dup) 2024-2026 e del programma triennale delle opere pubbliche. L’atto, illustrato dall’assessore ai lavori pubblici del Comune di Siena, Massimo Bianchini, è stato approvato con diciassette voti favorevoli e otto voti contrari, da parte dei venticinque consiglieri presenti.
L’approvazione riguarda principalmente la revisione del Programma Triennale delle Opere Pubbliche per il periodo 2024-2026, in conformità alle normative vigenti. Tra gli interventi principali inclusi nell’aggiornamento, emerge il progetto di ripristino e miglioramento della strada di accesso agli impianti sportivi presso il Palazzetto dello Sport e Torre Fiorentina, per un importo complessivo di 295.864,60 euro, previsto per il 2024. L’intervento, reso necessario a seguito di uno smottamento del terreno, comprenderà anche la sistemazione del piazzale adibito a parcheggio.
Altri interventi significativi includono lo slittamento al 2025 dei lavori di edilizia residenziale sperimentale previsti nell’ambito dei “Contratti di Quartiere” di San Miniato, per un valore di 200mila euro. Questo intervento, relativo al ripristino della passerella pedonale tra i blocchi “A” e “C” e alla connessione con la passerella esistente presso il Blocco “D”, era infatti inizialmente previsto per il 2024.
L’aggiornamento del programma risponde a nuove esigenze tecniche e operative, tenendo conto della disponibilità dei finanziamenti previsti nel bilancio comunale e delle priorità emerse nel corso dell’anno. Le opere individuate rispettano le soglie di importo definite dalla normativa, con particolare riferimento ai lavori di importo pari o superiore a 150.000 euro, come stabilito dal Decreto Legislativo 36/2023.
“Questo aggiornamento del Dup – ha sottolineato l’assessore Bianchini – è importante per garantire una pianificazione efficace e rispondente alle reali necessità del territorio, soprattutto in relazione alla manutenzione delle infrastrutture sportive e residenziali. L’atto approvato oggi rappresenta un ulteriore passo avanti nell’attuazione del piano triennale, volto a migliorare la qualità dei servizi pubblici e delle infrastrutture cittadine, in linea con gli obiettivi di sviluppo del Comune di Siena”.
Approvati una variazione al bilancio di previsione e alcuni debiti fuori bilancio
Il Consiglio Comunale ha approvato una variazione al bilancio di previsione 2024-2026, ai sensi dell’articolo 175 del Testo unico delle leggi sull’ordinamento degli enti locali (Tuel). L’atto ha ricevuto diciotto voti favorevoli e sette voti contrari da parte dei venticinque consiglieri presenti.
L’amministrazione comunale ha dovuto iscrivere, nella parte corrente del bilancio, in entrata e uscita: il maggior contributo regionale relativo ai fondi per scuole dell’infanzia paritarie private, relativamente all’anno scolastico 2023/2024; il contributo Pnrr sulla promozione della riduzione dell’impronta ecologica degli eventi culturali, i cui progetti sono denominati “How to do” e “How to act”; il contributo dell’Unione Europea relativo al bando Horizon – Progetto Humus; alcuni storni fra gli stanziamenti di vari capitoli finalizzati al soddisfacimento di esigenze gestionali segnalate dai responsabili di uffici e servizi. Inoltre, è necessario considerare l’aggiornamento del Documento unico di programmazione (Dup) approvato nella seduta odierna dal Consiglio, relativamente all’aggiornamento del Programma triennale delle opere pubbliche 2024-2026. Infine, è necessario attivare il Fondo rotativo per la progettualita (ex articolo 1, commi 171-173 della legge 145 del 2018), al fine garantire il più velocemente possibile le risorse necessarie per poter completare le attività di progettazione e completare la richiesta dei mutui già previsti nel bilancio di previsione 2024/2026, nel rispetto di quanto previsto dalla normativa vigente.
Sempre nella seduta di oggi, giovedì 26 settembre, il Consiglio Comunale ha approvato anche il riconoscimento della legittimità di alcuni debiti fuori bilancio (ex articolo 194 del Tuel) per un importo complessivo di 1.146,54 euro. L’atto ha ricevuto diciotto voti favorevoli e sette voti contrari da parte dei venticinque consiglieri presenti. Queste somme scaturiscono da cinque sentenze del Giudice di Pace di Siena che hanno avuto esito negativo per l’amministrazione comunale: la numero 22 del 2022, la numero 151 del 2022, la numero 1729 del 2023, la numero 135 del 2024 e la numero 238 del 2024.
Piano operativo approvata una variante normativa
Il Consiglio Comunale, nella seduta che si è tenuta oggi, giovedì 26 settembre, ha approvato una variante normativa al Piano operativo del Comune di Siena. L’atto, illustrato dal vicesindaco e assessore all’urbanistica, Michele Capitani, è stato approvato con sedici voti favorevoli da parte dei sedici consiglieri presenti.
Gli aggiornamenti riguardano, tra l’altro, la revisione delle norme tecniche di attuazione e la disciplina di alcuni edifici storici. Inoltre, la variante si conforma al Piano di indirizzo territoriale con valenza di Piano paesaggistico (Pit/Ppr) della Regione Toscana. La variante normativa, passaggio fondamentale per l’aggiornamento delle politiche urbanistiche comunali, mira ad adeguare alcune disposizioni regolamentari e a migliorare la gestione urbanistica delle aree ed edifici, sia all’interno che all’esterno del perimetro urbanizzato. L’approvazione della variante nasce dalla necessità di aggiornare il Piano operativo in vigore dal gennaio 2022, alla luce delle nuove esigenze territoriali e normative.
Nel corso del procedimento di adozione e approvazione, sono state ricevute e analizzate quarantaquattro osservazioni da parte dei cittadini e degli enti coinvolti, le cui controdeduzioni sono state accolte e integrate nei documenti finali. La variante è stata infatti accompagnata da un processo di partecipazione e trasparenza, come previsto dalle normative regionali vigenti. La documentazione è stata resa pubblica nei mesi scorsi sul sito web del Comune di Siena, permettendo così ai cittadini di partecipare attivamente al dibattito. L’operato dell’amministrazione è stato certificato dalla conferenza paesaggistica con Regione e Soprintendenza, una fase in cui non sono state rilevate criticità e che ha consentito l’odierna approvazione.
“L’approvazione della variante normativa – ha dichiarato l’assessore Michele Capitani – rappresenta un passo significativo verso una pianificazione urbanistica più moderna ed efficiente, che tiene conto delle esigenze ambientali e paesaggistiche della città oltre che delle richieste della comunità locale, garantendo una gestione del territorio comunale più organica e rispondente agli standard regionali. È il risultato di un iter complesso, iniziato a ottobre dello scorso anno, e per il quale ringrazio gli uffici comunali che vi sono dedicati.”
Aggressioni al personale sanitario approvata una mozione
Il Consiglio Comunale ha approvato una mozione in merito alle aggressioni al personale sanitario. Il documento è stato presentato dai consiglieri del gruppo Fratelli d’Italia Bernardo Maggiorelli, Maria Antonietta Campolo, Emanuela Anichini, Francesca Borghi, Marco Ballini, Pierluigi De Angelis, Enzo De Risi, Sarah Campani e Alessia Pannone. Nel documento si invitano Sindaco e giunta comunale a “chiedere alla Regione Toscana di effettuare una mappatura dei luoghi maggiormente sensibili in base a quanto avvenuto negli ultimi tre anni: poli ospedalieri più pericolosi, al loro interno i reparti più a rischio e le fasce orarie più critiche, in particolare modo per quanto riguarda il Policlinico Santa Maria alle Scotte di Siena riferimento del nostro territorio” e di “prevedere la presenza di personale addestrato e dotato di strumenti di contenimento adeguati; eventualmente, nell’immediato, trasferendo il personale impiegato agli ingressi del medesimo polo ospedaliero, in quelli che saranno individuati come reparti e fasce orarie particolarmente esposte”. Infine di “allestire un sistema di video sorveglianza interna almeno in tutti i reparti particolarmente esposti”. L’atto è stato approvato con venticinque voti favorevoli e sei astenuti dei trentuno consiglieri comunali presenti.
Il documento prende atto, nelle premesse, “delle continue aggressioni nei confronti del personale sanitario in servizio presso i poli ospedalieri toscani, ed in particolare modo nei confronti delle donne, da parte di pazienti e/o parenti e accompagnatori di pazienti” e che “tali aggressioni in alcuni casi avvengono anche contro altri pazienti o parenti e accompagnatori di altri pazienti”. Inoltre il documento indica che “tali comportamenti deprecabili avvengono quasi esclusivamente in alcuni contesti precisi, sia per tipologia di reparto, che per area geografica, che per fascia oraria. Ed è, pertanto, possibile individuare i poli ospedalieri più pericolosi, al loro interno i reparti più a rischio (che sono fondamentalmente i Pronto Soccorso e i reparti di psichiatria) e le fasce orarie più critiche. Tale fenomeno è a tutti gli effetti riconducibile all’interno della più ampia tematica relativa alla dignità e sicurezza sui luoghi di lavoro e non può nella maniera più assoluta essere disattenzionato, oltre che dalla politica, da parte del datore di lavoro, che in questo caso è una amministrazione pubblica”.
L’atto specifica che “la presenza di personale di vigilanza nei posti più a rischio può rappresentare un importante elemento di prevenzione e di deterrenza ed eventualmente di contenimento di tali deprecabili situazioni” e “che per quanto scritto al superiore punto tale presenza non deve essere estesa a tutti i poli ospedalieri toscani, a ogni reparto ed a tutte le fasce orarie ma può essere appunto circoscritta soltanto alle situazioni spazio-temporali più sensibili”. Infine la mozione considera che “all’ingresso di molti poli ospedalieri è già prevista la presenza di guardie armate che potrebbe essere dirottata nei luoghi a rischio senza alcun costo aggiuntivo” e “del grido di allarme lanciato dalle associazioni e dai sindacati toscani di medici e infermieri”. “Per tutto quanto scritto – conclude la mozione – non è più ammissibile osservare tali situazioni senza prendere provvedimenti atti a prevenire ed eventualmente contenere tali fenomeni”.
Durante i lavori del Consiglio Comunale sulla mozione è stato presentato un ordine del giorno dal gruppo del Partito Democratico (Giulia Mazzarelli, Anna Ferretti, Alessandro Masi, Luca Micheli e Gabriella Piccini) e presentato dalla consigliera Anna Ferretti. L’atto ha ricevuto undici voti favorevoli, ventuno voti contrari dei trentadue consiglieri presenti ed è stato respinto.
Pulizia e decoro del parcheggio “Eliporto”, Tucci: “Struttura strategica con oggettive peculiarità ambientali”
La pulizia e il decoro del parcheggio “Eliporto” presso l’Azienda ospedaliero-universitaria senese sono state oggetto dell’interrogazione presentata durante il Consiglio Comunale di oggi, giovedì 26 settembre, dalla consigliera Anna Ferretti del gruppo Partito Democratico. A rispondere è stato l’assessore a mobilità e trasporti, Enrico Tucci.
“Dalle informazioni ricevute da Sigerico Spa, soggetto gestore – ha spiegato l’assessore –, è emerso che negli ultimi due anni sono stati fatti alcuni importanti investimenti sul parcheggio ‘Eliporto’: l’installazione di protezioni e dissuasori per i piccioni, annoso problema della struttura, che creano molta sporcizia all’interno del parcheggio; la realizzazione su tutte le scale metalliche esterne e interne di un’idonea pittura antiscivolo, per permettere di percorrerle in sicurezza soprattutto durante la stagione invernale, quando è possibile la formazione di ghiaccio; il ripristino di porzioni anche importanti della pavimentazione, in particolare all’ultimo piano; la posa in opera di strisce antiscivolo adesive sulla scala metallica di colore arancione che collega il piano ‘meno uno’ al piano di ingresso; l’intensificazione del programma di derattizzazione; l’installazione su via delle Scotte di un cassonetto di raccolta rifiuti di pertinenza del parcheggio, a uso esclusivo del personale addetto alle pulizie, al fine di facilitare lo smaltimento del materiale rinvenuto e rimosso. Quest’ultimo intervento è stato realizzato in collaborazione con Sei Toscana e con l’ufficio Ambiente del Comune”.
“Da un ulteriore e recente sopralluogo effettuato in tutti e tre i piani del parcheggio – ha proseguito Tucci – sono state rilevate alcune criticità puntuali e non generalizzate su tutti gli ambienti. In particolare, la tinteggiatura bicolore, realizzata nel vano scale di collegamento tra i vari piani, ha ovviamente perso la brillantezza propria di una tinta nuova e presenta segni di invecchiamento fisiologici del tempo; non sono presenti, però, segni di graffiti o atti vandalici che deturpino la struttura. Da sottolineare che le bacheche presenti nei percorsi di accesso alla struttura sanitaria sono integre e in buone condizioni; la mancanza di avvisi pubblicitari al loro interno non può essere riconducibile a una manutenzione carente. La possibilità di presenza di acqua all’interno del tunnel di collegamento potrebbe essere riconducibile, oltre a quella trasportata degli utenti del parcheggio (con ombrelli, scarpe, impermeabili, etc.), all’apertura a soffitto verso l’esterno che, oltre a fungere da pozzo luce naturale per il camminamento, ha la funzione di ‘camino’ per il ricircolo naturale d’aria. Va da sé che, in caso di forti ed eccezionali precipitazioni temporalesche, l’acqua caduta possa entrare dalle aperture laterali, andandosi a sversare all’interno del camminamento stesso”.
“Le pulizie ordinarie – ha evidenziato l’assessore – vengono regolarmente eseguite con cadenza giornaliera; in ogni caso è già stata contattata l’impresa in appalto, affinché si attivi per eseguire ulteriori passaggi, oltre a quelli già programmati. E’ bene anche precisare che la vicinanza con la pista di atterraggio e decollo del mezzo di soccorso ‘Pegaso’ fa sì che, in fase di manovra dello stesso, avvengano importanti spostamenti d’aria, che portano con sé grosse quantità di polveri, vegetazione e rifiuti leggeri che possono andare ad accumularsi nelle varie sezioni del parcheggio”.
“Il parcheggio – ha concluso l’assessore Enrico Tucci – è strategico in quanto a servizio dell’ospedale ed è continuamente monitorato da Sigerico Spa per cogliere tempestivamente le criticità e porre prima possibile rimedio. D’altra parte, per le oggettive peculiarità ‘ambientali’ elencate, difficilmente potrà essere mai essere portato allo stesso livello di gradevolezza di altri parcheggi cittadini”.
La consigliera Anna Ferretti del gruppo Partito Democratico si è dichiarata “parzialmente soddisfatta. Sono tornata in ospedale dieci giorni fa e la sporcizia era stagnante. Posso capire il camminamento, per il quale andrebbe comunque pensata un’adeguata organizzazione. Per quanto riguarda la scala, però, le condizioni sono angosciose, con sporco incrostato da tempo. Invito dunque a fare adeguata pulizia, i parcheggi sono un biglietto da visita per turisti e anche quello delle Scotte lo è: chi sta male merita una situazione migliore”.
Assunzioni nell’emergenza territoriale, Giordano: “Intrapresa la sperimentazione di concorsi mirati da parte della Regione”
La previsione di assunzioni di medici e infermieri dell’emergenza territoriale è stata oggetto dell’interrogazione presentata durante il Consiglio Comunale di oggi, giovedì 26 settembre, dai consiglieri Silvia Armini, Michele Cortonesi e Leonardo Pucci del gruppo Le Biccherne. A rispondere è stato l’assessore alla sanità Giuseppe Giordano.
“Dopo aver acquisito informazioni dalla direzione dell’Azienda Usl Toscana Sud Est (Asl Tse) – ha spiegato l’assessore – abbiamo appreso che l’Azienda ha definito la programmazione attuativa del piano triennale dei fabbisogni del personale, approvato dalla Regione Toscana e adottato nello scorso mese di gennaio con una delibera del direttore generale, contemperando le esigenze di razionalizzazione dei servizi, anche in funzione del rispetto dei vincoli economici previsti dalla normativa vigente, con i fabbisogni di personale necessari per le iniziative previste per il 2024, come la prosecuzione del processo di riorganizzazione del servizio di emergenza urgenza aziendale. Al momento è in fase di completamento l’immissione in servizio del personale infermieristico previsto dalla programmazione del primo semestre 2024 e stanno iniziando le operazioni di realizzazione delle assunzioni programmate per il secondo semestre. Aggiungo che è notizia della scorsa settimana che entro la fine dell’anno nella zona senese saranno assunti ventotto infermieri dedicati all’emergenza-urgenza”.
“Oltre a questo – ha aggiunto Giordano – il direttore generale Antonio D’Urso ha precisato che la graduatoria concorsuale per la copertura di posti di dirigente medico nella disciplina di Medicina d’emergenza urgenza dell’Asl Tse è formata da medici che sono già inseriti nella rete dell’emergenza-urgenza come medici convenzionati; l’utilizzo della graduatoria potrebbe quindi, se non ben coordinato, produrre danni invece che vantaggi, in quanto non porterebbe in realtà nuove risorse, ma semplicemente comporterebbe il loro spostamento, innescando possibili criticità organizzative. Nel nuovo contesto della disponibilità di medici specialisti vanno probabilmente ripensate le logiche passate di programmazione ed esecuzione dei concorsi, strada che Regione Toscana, con tutte le aziende sanitarie, ha già intrapreso ad esempio con la sperimentazione di concorsi ‘mirati’ che sta in questi giorni coinvolgendo anche l’Asl Tse. La stessa direzione dell’Asl Tse ha precisato di aver predisposto la mappatura delle assegnazioni e che a breve inizieranno le chiamate fino a esaurimento della graduatoria, complessivamente diciannove medici tra specializzati e specializzandi”.
“Quello delle carenze di organico dell’emergenza territoriale – ha evidenziato l’assessore – è un problema che a più riprese ho evidenziato dall’inizio di questo mandato, anche con incontri in Regione alla presenza di medici del servizio di emergenza-urgenza. A tal proposito, dando seguito a un impegno preso a inizio mandato su una tematica comunque collegata all’interrogazione, il Comune di Siena, con nota del Sindaco dello scorso 1 agosto, ha invitato il Governatore della Regione Toscana a stabilire un incontro per discutere della realizzazione di una nuova centrale operativa del 118 Siena-Grosseto con sede a Siena. L’amministrazione comunale, infatti, si è già da tempo interfacciata con i vertici dell’Asl Tse per individuare soluzioni gradite per la realizzazione di una nuova struttura e si è già resa concretamente disponibile, per quanto di propria competenza, nell’individuazione di una sede idonea. E’, tuttavia, evidente che il progetto, perché vada avanti, necessita di una condivisione e di un impegno da parte della Regione Toscana che proprio nei giorni scorsi sono stati manifestati al Sindaco da parte del Governatore”.
“Mi rendo disponibile – ha concluso l’assessore Giordano – ad approfondire la discussione con gli interroganti in un apposito incontro a cui invitare i vertici della direzione aziendale di Asl Tse. Anche perché, per quanto concerne la carenza dei medici dell’emergenza-urgenza, mi risulta che la graduatoria a cui ha fatto riferimento il direttore generale dell’Asl Tse sia già esaurita, per cui mi sembrerebbe indispensabile attivare un percorso per l’emanazione di un nuovo bando regionale che differentemente dal primo, induca i medici ‘precari’ dell’emergenza urgenza a non optare per altre soluzioni lavorative”.
Silvia Armini, consigliere del gruppo Le Biccherne che ha illustrato l’interrogazione, ha dichiarato: “Ringraziamo l’assessore per la disponibilità espressa e apprezziamo il suo impegno; condividiamo la sua proposta di approfondire questi temi in un incontro con la direzione aziendale dell’Asl Tse. Nel frattempo, le chiediamo di far conoscere al direttore generale Antonio D’Urso la nostra replica: bene per quanto riguarda gli infermieri, male per quanto riguarda i medici. Sugli infermieri, prendiamo atto della conferma delle assunzioni programmate per il secondo semestre di quest’anno, già deliberate dall’Asl Tse. Sui medici, invece, non siamo molto d’accordo con il punto di vista espresso dalla direzione generale. Per spiegare meglio, parto dall’analisi dell’affermazione secondo la quale nuove assunzioni non portano vantaggi, ma addirittura criticità organizzative, perché sarebbe solo uno spostamento di medici già nel sistema come convenzionati. Nell’emergenza-urgenza, nell’ultimo anno, i medici convenzionati costituivano circa il quaranta per cento dell’organico. In assenza di una stabilizzazione tutti sapevano, e sanno, che sarebbero transitati alla Medicina Generale per ovvi motivi legati a una disparità contrattuale talmente grande che è evidente anche a occhi non esperti. Molti se ne sono già andati e lo stillicidio continua inesorabile mese dopo mese. Facendo un rapido conto, se quel quaranta per cento di personale se ne va, il sistema non può far altro che implodere. Non capire che il medico convenzionato ha rappresentato e rappresenta l’ultima risorsa da cercare di mantenere e integrare nel sistema di emergenza-urgenza per permettere la sopravvivenza in una fase ormai agonizzante, vuol dire averne già certificato la morte. Se questa è la visione dell’Asl Tse, siamo decisamente molto preoccupati e invitiamo a un’ulteriore riflessione, viste le problematiche complesse che attraversa la categoria, soprattutto nel settore dell’emergenza, per le quali non vediamo ipotesi risolutive concrete a fronte di una fuga di professionisti in aumento ogni anno”.
Zanzare, Giordano: “Interventi programmati ogni anno fra aprile e ottobre”
Il problema e il contenimento delle zanzare nel territorio del Comune di Siena sono stati oggetto dell’interrogazione presentata oggi, giovedì 26 settembre, in Consiglio Comunale da parte della consigliera Monica Casciaro (Siena Sostenibile), a cui ha risposto l’assessore Giuseppe Giordano in sostituzione dell’assessore Barbara Magi, assente per concomitanti impegni istituzionali.
“Il Comune di Siena – ha sottolineato l’assessore Giordano – provvede tutti gli anni ad attuare interventi programmati di disinfestazione contro le zanzare tramite affidamento a ditte specializzate nel settore. Le azioni di contenimento consistono principalmente nell’eliminazione dei focolai mediante trattamenti larvicidi nelle raccolte di acqua non eliminabili presenti nelle vie e aree a verde comunali (caditoie e tombini stradali, canali, fossi, fossati, etc.) nel periodo compreso tra aprile e ottobre. Gli interventi sono di norma mensili in tutto il territorio comunale, con possibili potenziamenti e trattamenti supplementari in caso di necessità. Come noto, invece, gli interventi di abbattimento delle zanzare adulte non sono più consentiti dal 2022, a seguito dell’entrata in vigore della delibera della giunta regionale numero 582 del 23 maggio 2022, il ‘Piano di prevenzione, sorveglianza e risposta alle arbovirosi nella Regione Toscana’. I trattamenti adulticidi nelle pertinenze esterne in ambito pubblico e privato ‘devono infatti essere riservati’, come recita la delibera regionale, ‘a situazioni contingibili e urgenti di emergenza sanitaria’ e solo ‘dopo un’attenta indagine ambientale ed entomologica previa autorizzazione del dipartimento della prevenzione dell’Azienda Usl’. Nell’ottica della delibera regionale, infatti, l’immissione in ambiente di sostanze tossiche è da considerare essa stessa una fonte di rischio per la salute pubblica. L’obiettivo principale di intervento quindi è quello della prevenzione con l’eliminazione, il più possibile, dei focolai larvali”.
“Per quanto riguarda le aree private, dove il Comune non può intervenire direttamente – ha aggiunto l’assessore –, ogni anno il Sindaco emette specifica ordinanza a tutela della salute e dell’igiene pubblica per la prevenzione e il controllo delle malattie infettive trasmissibili all’uomo attraverso la puntura di insetti vettori, in particolare la zanzara tigre (Aedes albopictus) e la zanzara comune (Culex). L’ordinanza è in vigore dal 1 aprile al 30 novembre, è rivolta a tutti i cittadini del territorio comunale e dà disposizioni puntuali sulla corretta gestione delle aree per evitare qualsiasi raccolta di acqua non controllata. L’intervento principale per la prevenzione di queste malattie è infatti la massima riduzione possibile della popolazione delle zanzare e pertanto diviene fondamentale la rimozione dei focolai larvali derivanti dai ristagni d’acqua. Per questo l’ordinanza si rivolge alla generalità della popolazione, sia soggetti pubblici che privati, nonché alle imprese e ai responsabili di aree particolarmente critiche per la proliferazione del fenomeno, quali i cantieri, le aree dismesse, i piazzali di deposito, i parcheggi, i vivai e altre attività produttive e commerciali che possano dar luogo anche a piccole raccolte di acqua e conseguenti focolai di sviluppo larvale. Altra fonte non trascurabile di presenza di zanzare è rappresentata dagli orti domestici che, se non gestiti correttamente, diventano punti importanti per l’insediamento delle larve delle zanzare. L’ordinanza è stata resa nota ai cittadini, oltre che mediante pubblicazione sui canali ufficiali dell’amministrazione (albo pretorio e sito internet istituzionale), anche con ampia diffusione presso tutti i media locali, giornali e televisioni, sui canali di Siena Comunica, sui social media, nonché con le pubbliche affissioni di manifesti. E’ stata, inoltre, trasmessa con nota ufficiale a tutte le associazioni di categoria per il successivo inoltro a tutte le aziende. Sugli stessi canali social sono state inoltre rilanciate, nello scorso mese di maggio, le raccomandazioni generali di prevenzione promosse dalla Regione Toscana. Ormai da anni si ripetono comunicazioni alla cittadinanza su questo tema e la popolazione non può che essere conscia delle buone pratiche da seguire. Il cittadino è e deve essere parte attiva nella lotta alle zanzare perché le corretta gestione delle aree private contribuisce in modo importante al contenimento del problema”.
“Per quanto riguarda il reticolo idrografico – ha sottolineato Giordano – è il Consorzio di Bonifica che provvede al censimento e mappatura, individuando le aree del territorio dove sono presenti situazioni di incuria e ristagno idrico che favoriscono la proliferazione di zanzare. A questo proposito, i competenti uffici comunali hanno chiesto la collaborazione del Consorzio per avere riscontro su eventuali aree afferenti al reticolo idraulico di competenza dove possano sussistere condizioni favorevoli per il potenziale sviluppo di larve di zanzare, provvedendo, nel caso, alla loro eliminazione e relazionando all’amministrazione comunale”.
“In ultimo – ha concluso l’assessore Giordano– si ricorda che lo scorso 15 settembre, a seguito di un caso accertato di infezione da virus Dengue in una persona non residente a Siena ma che a Siena lavora, il Comune, su richiesta e con la supervisione dell’Azienda Usl, ha attivato prontamente il protocollo previsto dal Piano di prevenzione, sorveglianza e risposta alle arbovirosi, con l’emissione di una specifica ordinanza sindacale e l’attuazione immediata di interventi di disinfestazione (larvicida e per l’abbattimento delle zanzare adulte) mirati nelle aree individuate dalla stessa Azienda Usl. Si tratta di disinfestazioni eccezionali disposte dall’Azienda Usl. Come detto, di norma il trattamento adulticida non è più consentito a partire dal 2022 dall’entrata in vigore della delibera regionale se non per questi casi di emergenza sanitaria. Non è quindi possibile per il Comune effettuare le disinfestazioni programmate delle zanzare adulte nelle aree verdi cittadine”.
La consigliera Monica Casciaro (Siena Sostenibile), che ha esposto l’interrogazione, si è dichiarata ”soddisfatta per la risposta avuta dall’assessore, che ha dato precise delucidazioni in merito”.
Servizio sperimentale navette bus turistici, Giunti: “Inevitabile un percorso di rimodulazione del sistema”
“Si tratta di una sperimentazione: le evidenze numeriche in termini di arrivi e le necessarie migliorie alla gestione degli attracchi rendono inevitabile un percorso di rimodulazione del sistema, al fine di garantire una sostenibilità della città nel rispetto dei principi che caratterizzano il Piano strategico del turismo che abbiamo adottato”. Così l’assessore al turismo del Comune di Siena, Vanna Giunti, ha risposto, durante il consiglio comunale di oggi, giovedì 26 settembre, all’interrogazione del consigliere del Partito Democratico, Alessandro Masi, sull’avvio del servizio sperimentale di navette per bus turistici.
“Il sistema di sperimentazione del servizio navette per i bus turistici – ha spiegato l’assessore – è nato per fronteggiare il problema dell’attracco turistico del Campino di San Prospero, che accoglie il novantotto per cento degli arrivi, in vista dell’inizio dei lavori di pavimentazione e riqualificazione dello stesso parcheggio. Il quotidiano flusso dei bus turistici che appesantisce regolarmente, e maggiormente in alta stagione, la mobilità nella zona di San Prospero, con la presenza dei lavori al Campino creerà ancora maggiori difficoltà al traffico veicolare in quest’area della città. La programmazione di inizio lavori al Campino di San Prospero, prevista per il 2025, ha evidenziato la necessità di valutare soluzioni alternative per l’arrivo dei bus turistici nella nostra città, al fine di non appesantirne ulteriormente la mobilità. E’ apparso necessario, pertanto, attivare una sperimentazione in tal senso, e ribadisco sperimentazione, in quanto mai nella nostra città sono state testate possibili alternative di approdo turistico che potessero garantire una maggiore sostenibilità dell’intero sistema, ovvero valutandone gli aspetti culturali, sociali, economici e ambientali”.
“Ogni sperimentazione – ha proseguito Giunti – è auspicabile che abbia inizio in un periodo in cui il sistema non è troppo sotto pressione, pertanto, dopo innumerevoli e approfondite valutazioni in merito a ‘percorsi’, ‘approdi’, ‘distribuzione temporale’ e ‘analisi dei dati dello stesso periodo dell’anno 2023’, nel mese di agosto scorso è stato dato il via al progetto, con la quotidiana reportistica da parte degli operatori, con periodici incontri tra i soggetti coinvolti al fine di verificare e attuare necessarie modifiche e integrazioni. Tutto ciò al fine di avere un quadro dell’andamento del processo nel mese di settembre, quando statisticamente il flusso aumenta”.
“L’investimento per la sperimentazione di quattro mesi – ha illustrato l’assessore – è stimato da Sigerico in circa 200mila euro. L’organizzazione oraria è stata riportata da Sigerico nel proprio sito web, con tutti i dettagli necessari a facilitare la comprensione della nuova modalità organizzativa nella fascia oraria 9-19, con le necessarie compatibilità con gli orari scolastici e con le specifiche della fascia 19-9, quando gli autobus potranno attraccare direttamente all’area del Campino se transitano prima delle 9 o dopo le 19”.
“Ci preme ribadire ancora – ha sottolineato Giunti – che si tratta di una sperimentazione e come tale può funzionare o meno. Altrimenti non si chiamerebbe sperimentazione. Quindi, se non funziona si cercano soluzioni alternative e si cercano insieme, in un confronto che è già iniziato; ma le evidenze numeriche in termini di arrivi e le necessarie migliorie alla gestione degli attracchi rendono inevitabile un percorso di rimodulazione del sistema, al fine di garantire una sostenibilità della città nel rispetto dei principi che caratterizzano il Piano strategico del turismo che abbiamo adottato”.
“Il turismo – ha concluso l’assessore Vanna Giunti – è una grande risorsa, ma lo è per l’intera comunità solo se è gestito, mai se è lasciato al flusso casuale innescato da un sistema, anche di comunicazione, che non guarda al bene comune”.
Il consigliere Alessandro Masi del gruppo Partito Democratico, ha detto che “non conta la mia insoddisfazione; è la città a non essere soddisfatta di questa sperimentazione. Infatti, c’è stata parecchia confusione negli operatori, con i quali non è stato evidentemente effettuato un percorso di partecipazione. Sperimentare modelli significa partire con una partecipazione e un coinvolgimento preventivi. E’ preoccupante quello che è accaduto, come testimoniano gli operatori o i disagi dei visitatori. Non è stata una sperimentazione governata. Inoltre, questa sperimentazione si è capito che per quattro mesi ha un costo previsto di 200mila euro, oltre alle tariffe degli utenti. Vista la confusione e le lamentele, la raccomandazione è che l’amministrazione prenda in mano la situazione”.
Esternazioni a mezzo social. “Le scelte che facciamo ci dicono chi siamo. Non ci fermiamo al giudizio di un post”
“Vorrei esprimere un concetto molto semplice – ha aggiunto Fabio – In questa aula abbiamo affrontato anche stamani temi molto importanti. Non credo che all’interno di un contesto come quello di oggi, nella sala di un Consiglio Comunale, che in primis dovrebbe affrontare problemi e criticità riguardanti i cittadini, si debba analizzare o si debba dedicare del tempo a esternazioni fatte a mezzo social. Non penso sia questo il luogo e il momento e credo che ci si debba concentrare sì sulle tematiche venute fuori da questa interrogazione, ma attraverso azioni diverse”.
“Domandatemi – ha proseguito il Sindaco – se il Comune abbia messo in campo iniziative o progetti a sostegno di temi quali anti-violenza, razzismo e discriminazioni di genere. Su questo sono disponibile a confrontarmi e posso rispondere sui diritti che abbiamo il compito di tutelare e rispettare, da amministratori e da cittadini. Discutiamo in maniera costruttiva e non ci fermiamo sempre e solo ai social che non aiutano”.
“Le scelte che facciamo – ha concluso Fabio – e le decisioni che prendiamo, a lavoro come nella vita personale, valgono molto di più di un semplice post. Concentriamoci di più su questo tipo di analisi, che a mio avviso è certamente più costruttiva anche verso chi ci sta ascoltando”.
La consigliera comunale Giulia Mazzarelli (Pd) si è dichiarata “non soddisfatta della risposta. Non ho pregiudizi o preconcetti, ma come pubblici ufficiali siamo un punto di riferimento e siamo un esempio non solo per le nostre azioni, ma anche per le parole che vengono espresse in modo pubblico. Non mancheranno interrogazioni nel senso espresso dalla Sindaca per chiedere quindi conto delle azioni dell’amministrazione riguardo alle azioni a contrasto della violenza sulle donne e contro ogni discriminazione. La libertà di espressione è un principio inviolabile, la mia intenzione non è quella di censurare, sono delusa dal fatto che nei confronti dei cittadini bisognerebbe avere maggiore attenzione. Sono i cittadini che poi giudicheranno, anche attraverso i concetti espressi che rappresentano idee, valori e principi che guidano le azioni politiche. La prevaricazione nei confronti dell’altro, il bullismo, la violenza contro le donne sono una questione culturale che si può cambiare anche attraverso l’attenzione al cambiamento delle espressioni dei singoli cittadini, ovvero da un cambiamento culturale. Mi auguro che quindi dalle parole della Sindaca si passi ai fatti”.
Traffico merci in centro storico, Tucci: “Già avviata la revisione della Ztl”
“La regolamentazione dell’accesso al centro storico riveste un ruolo prioritario nel governo della mobilità: per questo la direzione Polizia Locale e il servizio Mobilità hanno già avviato nelle scorse settimane una revisione della Ztl”. Così l’assessore alla mobilità del Comune di Siena, Enrico Tucci, ha risposto, durante il consiglio comunale di oggi, giovedì 26 settembre, all’interrogazione della consigliera del Partito Democratico, Giulia Mazzarelli, in merito alla necessità di razionalizzare il traffico merci nel centro storico. “Tale revisione – ha proseguito -, tenuto conto delle indicazioni contenute nel Piano urbano della mobilità sostenibile (Pums), è partita da una dettagliata analisi del tessuto viario e andrà a rivedere la partizione della Ztl in zone (Y storica, zona A e Ztl) e settori (attualmente sei), le dimensioni massime dei veicoli ammessi, le categorie dei veicoli ammessi, il sistema dei permessi e il sistema delle tariffe
“E’ un tema ricorrente nel dibattito pubblico – ha spiegato Tucci -, anche perché evidentemente le amministrazioni comunali negli anni passati non hanno conseguito risultati apprezzabili. Per la Zona a traffico limitato di Siena, attraverso i dati elaborati dalla Polizia Municipale, si evidenzia che il numero dei permessi annuali utilizzati per il rifornimento delle merci è inferiore ai permessi rilasciati per l’attività edilizia e la manutenzione degli impianti, che insieme gravano sulla Ztl molto di più della distribuzione delle merci. Dai dati disponibili si desume infatti che nell’anno 2023 i permessi annuali rilasciati per ‘edilizia e manutenzione impianti’ sono stati 502 (rispettivamente 137 e 365) e nel primo semestre 2024 sono stati 490 (rispettivamente 139 e 351), mentre i permessi per scarico merci sono stati 403 nel 2023 e 351 nel primo semestre 2024. Il numero dei permessi non è comunque indice del numero dei transiti, soprattutto con riferimento ai permessi con validità annuale, perché il loro uso può avere frequenze molto diverse. Fermo restando quanto sopra, la quantità complessiva del trasporto merci, messa a confronto con le altre tipologie di permessi, non risulta poi particolarmente importante e se fossero rigorosamente rispettati i divieti di transito nella Zona Y storica e nella Zona A, compreso il generale divieto di sosta oltre le operazioni di carico e scarico, l’impatto di questo gruppo di permessi sulla Ztl sarebbe molto meno significante di quanto si percepisca e si pensi”.
“Il Piano urbano della mobilità sostenibile (Pums) – ha aggiunto l’assessore –, partendo dallo studio sulla distribuzione delle merci sviluppato nell’ambito del progetto ‘MobiSì’ (2016-2017), ha evidenziato che i progetti di distribuzione delle merci che si fondano su infrastrutture fisiche di deposito e sistemi di van sharing sono difficilmente sostenibili dal punto di vista economico e nei casi in cui vengono meno i finanziamenti pubblici non riescono a mantenersi. Esperienze di questo tipo in altre città italiane ed europee hanno confermato questa tendenza. Lucca, spesso presa ad esempio, ha partecipato a molti progetti di logistica urbana a partire dal progetto ‘Merope’ avviato nel 2002. A oggi le rendicontazioni relative al progetto Cedm (Centro ecologico distribuzione merci) hanno evidenziato che la gestione della piattaforma logistica incontra tra gli elementi critici gli aspetti finanziari e gestionali e conferma che rimane fondamentale la transizione verso stakeholders privati, oltre a un forte consenso locale fra le diverse categorie di utenti. A Siena non mancano esperienze di piattaforma logistica gestite da operatori privati, si pensi alla realtà costituita dall’impresa ‘Taxi merci’ Siena srl con sede in viale Toselli e ad altre imprese in località Badesse. La loro attività è dimostrata dai permessi Ztl rilasciati”.
“Interessante – ha detto ancora Tucci – potrebbe essere prendere in considerazione eventuali differenze nella regolamentazione della Ztl. In realtà, quanto ricavabile dal sito istituzionale della città di Lucca ha reso possibile una comparazione fra le regole di gestione della Ztl in vigore nelle due città. Si può concludere, a valutazione dei tecnici, che Lucca e Siena in realtà hanno regolamentazioni simili e anche il Comune di Lucca, nonostante la presenza di una piattaforma logistica ed un servizio di ‘Cargo Bike Sharing’ (sistema di noleggio gratuito in condivisione di tricicli dotati di cassone per il trasporto merci nel centro storico), riscontra criticità legate all’elevata presenza di veicoli in Ztl per il rifornimento delle merci. Questo sta spingendo l’amministrazione comunale a modificare la regolamentazione di accesso alla propria Ztl proprio per arginare la presenza impattante degli autocarri nel centro storico. Da articoli di stampa al riguardo si rileva che le azioni da attuare sono costituite dall’aumento delle isole pedonali, dall’istituzione di nuove aree di carico e scarico, dalla riduzione delle fasce orarie in cui è consentita la circolazione per carico e scarico merci, dalla limitazione dell’orario di accesso del pomeriggio e riserva a favore dei soli furgoni elettrici con lunghezza inferiore a quattro metri e dall’incremento dei controlli da parte della Polizia Locale”.
“Data la complessità e i numerosi soggetti coinvolti – ha concluso l’assessore Enrico Tucci – si stima che il lavoro della revisione della Ztl debba essere svolto per step in successione e nell’arco temporale di circa due anni”.
La consigliera Giulia Mazzarelli del gruppo Partito Democratico si è dichiarata “parzialmente soddisfatta dalla risposta dell’assessore Tucci: prendo atto del dato sul transito e sulla sosta dei mezzi che effettuano il trasporto merci, che apprendo essere inferiore rispetto a quello di altre categorie di sosta. Rimane però una grande quantità di mezzi che transitano e sostano in zone cruciali del centro storico, creando disagio in primis ai cittadini, ma anche a turisti ed esercizi commerciali. Ritengo pertanto che l’argomento, molto attenzionato dall’opinione pubblica e adesso anche da questa amministrazione, vada inserito prioritariamente all’ordine del giorno delle azioni amministrative, e che venga coinvolta anche la competente commissione consiliare. Concordo sulla necessità di cambiare il regolamento della Ztl, che va però progettato e realizzato in maniera organica, insieme a tutta una serie di azioni tra cui l’adozione e l’aggiornamento del Pums. Sono invece soddisfatta per l’inserimento di otto nuovi agenti nell’organico della Polizia Municipale che saranno indispensabili per il miglioramento della problematica”.
Prenotazione visite mediche per patenti speciali, Giordano: “Presto una soluzione più sicura e digitale”
La disabilitazione del servizio online di prenotazione delle visite mediche per patenti speciali nelle province di Siena e Grosseto e le criticità organizzative del servizio di ex continuità assistenziale sono state oggetto dell’interrogazione presentata durante il Consiglio Comunale di oggi, giovedì 26 settembre, dal consigliere Enzo De Risi del gruppo Fratelli d’Italia. A rispondere è stato l’assessore alla sanità, Giuseppe Giordano.
“La direzione generale – ha spiegato Giordano – dell’Azienda Usl Toscana Sud Est (Asl Tse), interpellata per avere i necessari approfondimenti sulla puntuale interrogazione che aiuta a evidenziare alcune criticità, ha chiarito che, fino a poco tempo fa, le visite mediche per la Commissione patenti nelle province di Siena e Grosseto potevano essere prenotate tramite la compilazione di un form sul sito web, mentre nella provincia di Arezzo tale prenotazione avveniva presso gli sportelli Cup. Tuttavia, a partire dal maggio scorso, tutte le prenotazioni sono state trasferite sul sistema Cup 2.0 regionale, uniformando così le modalità di prenotazione in tutte le province e garantendo un processo più trasparente e tracciabile. Attualmente, la prenotazione è possibile solo presso la rete degli sportelli Cup aziendali, ma è già previsto un ampliamento che includerà anche le farmacie come punti di prenotazione. Inoltre, l’azienda ha già avviato le procedure per estendere il servizio di prenotazione anche online attraverso il sito prenota.sanita.toscana.it, offrendo così una soluzione più sicura e digitale. Nell’attesa che questo sistema venga implementato in pieno, la direzione generale ha chiesto di rendere il servizio di prenotazione delle visite per la Commissione patenti più accessibile, introducendo a breve ulteriori modalità di prenotazione per rispondere alle esigenze degli utenti”.
Passando alle criticità organizzative del servizio di ex continuità assistenziale, l’assessore alla sanità ha precisato che “la direzione dell’Asl Tse ha precisato che al momento non è possibile supplire alla carenza di medici con quelli di medicina generale a ciclo di scelta, che hanno superato la soglia dei mille e cinquecento assistiti, in conformità alla delibera della giunta regionale 353 del 3 aprile 2023. L’articolo 31 dell’Accordo collettivo nazionale (Acn) siglato nell 2024 prevede che la riorganizzazione dell’attività dei medici a ciclo di scelta e su base oraria sarà possibile a partire dal 1 gennaio 2025, con l’assegnazione di nuovi incarichi come previsto dall’articolo 34 dello stesso accordo”.
“Infine – ha concluso Giordano – il direttore generale ha sottolineato come la situazione attuale derivi dalle delibere della giunta regionale e dall’ultimo accordo collettivo nazionale sul ruolo unico del medico di assistenza primaria. Tuttavia, non posso esimermi a evidenziare una contraddizione in queste disposizioni: da un lato, in situazioni di emergenza, è consentito superare l’accordo collettivo e aumentare il numero di pazienti per ciascun medico di medicina generale fino a mille e ottocento pazienti, ma dall’altro, sempre in caso di emergenza, non è possibile impiegare i medici disponibili a lavorare ore extra. Mi sembra evidente che vi siano motivi validi affinché la Regione Toscana, le parti pubbliche e le organizzazioni sindacali firmatarie dell’accordo collettivo nazionale intervengano per risolvere questa e altre incongruenze”.
Il consigliere Enzo De Risi, del gruppo Fratelli d’Italia, si è dichiarato “soddisfatto per l’interpretazione e le valutazioni che ha dato l’assessore, mentre non sono affatto soddisfatto di quello che ha dichiarato il direttore generale. Ogni volta che c’è una cosa che funziona, questa viene rovinata dalla Regione Toscana. Spero che il nuovo servizio non faccia un flop come altri, ad esempio il nuovo numero 116 attivato da poco tempo. Per la continuità assistenziale sono perfettamente d’accordo con l’interpretazione data dall’assessore Giuseppe Giordano. Si sta passando da carenza di medici a pletora di medici”.
Capitani: “Il Piano strutturale è uno strumento strategico di competenza del governo cittadino”
La redazione e i tempi del nuovo Piano Strutturale sono state oggetto dell’interrogazione del consigliere comunale Alessandro Masi (Pd), durante la seduta del Consiglio Comunale di oggi, giovedì 26 settembre. “Il nuovo Piano Strutturale – ha risposto all’atto il vicesindaco e assessore all’urbanistica Michele Capitani – sarà redatto dal personale interno dell’ufficio Urbanistica, nelle persone del dirigente Paolo Giuliani e del funzionario tecnico direttivo Marco Vannocci, che saranno coadiuvati da tecnici professionisti esterni esperti nella materia urbanistica (architetti pianificatori, ingegneri idraulici, geologi, agronomi), i quali forniranno l’adeguato supporto per la formazione del nuovo strumento urbanistico”.
“I componenti della squadra – ha aggiunto – sono già stati individuati ed è in corso la formalizzazione di alcuni incarichi ancora da assegnare, che trovano completa copertura finanziaria nei capitoli di bilancio. Al momento è stato ultimato l’aggiornamento della schedatura degli edifici del patrimonio immobiliare esistente in zona agricola, la verifica del quadro conoscitivo della cartografia del vigente Piano strutturale e degli studi geologi ed idraulici dei quali si rende necessario l’aggiornamento e la prima fase del processo di informazione e di partecipazione (svolto nella primavera dello scorso anno). E ’in corso la redazione del documento preliminare di Valutazione Ambientale Strategica”.
“Presumibilmente non sarà possibile – ha spiegato ancora – rispettare la scadenza del termine di approvazione fissato per il 29 gennaio 2025 e pertanto, da tale data, entreranno in vigore le norme di salvaguardia che non consentiranno il rilascio di alcune tipologie di ‘Permessi di Costruire’, oltre agli interventi di demolizione e ricostruzione di edifici esistenti eseguiti con contestuale incremento di volumetria complessiva. In buona sostanza gli interventi non consentiti saranno solo quelli di nuove costruzioni delle aree di trasformazione e quelli pertinenziali con aumento di volumetria per oltre il venti per cento di quella esistente, l’installazione di manufatti per l’agricoltura amatoriale, gli interventi di ristrutturazione urbanistica (che comunque non sono previsti nel vigente Piano Operativo). Il Piano Strutturale non ha scadenza, dal 29 gennaio prossimo entrano in vigore le norme di salvaguardia per limitare gli interventi edilizi. Il Piano Operativo invece ha scadenza quinquennale, prevista per la fine del mese di novembre 2026. Un tempo, alla sua scadenza sarebbero decadute solo le previsioni soggette a pianificazione attuativa, ora invece decadranno anche le previsioni soggette a intervento diretto convenzionato, quindi tutte le previsioni delle aree di trasformazione”.
“A tale proposito – ha proseguito Capitani – comunque sicuramente è singolare puntare il dito sull’introduzione delle norme di salvaguardia, quando il precedente strumento urbanistico, allora denominato Regolamento Urbanistico, è stato approvato con il Sindaco Maurizio Cenni del 2011 e soltanto la precedente amministrazione nel 2021 ha redatto il nuovo piano, dopo che la città era stata lasciata per cinque anni senza l’importante strumento di governo del territorio e con un tempo veramente significativo, e non parliamo di mesi, in cui sono entrate in vigore le norme di salvaguardia”.
“Da una parte si richiede di far presto, e dall’altra di intervenire nelle scelte – ha sostenuto il vicesindaco – che non spettano all’opposizione, ma all’organo di governo, avvero la giunta comunale che ha competenza nell’avvio del procedimento e dell’eventuale integrazione del nuovo Piano strutturale, strumento prettamente legato agli indirizzi strategici. Nel caso specifico si è tenuto anche conto di quanto inserito nel programma di mandato del Sindaco”.
“Il tavolo con gli ordini – ha concluso l’assessore – non è una novità, ma è stato un rinnovo di un accordo già previsto con la precedente amministrazione: ha come finalità quella di affrontare problematiche di carattere specialistico destinato a favorire la migliore interlocuzione e integrazione con le istituzioni nell’interesse generale della collettività. Al tavolo con gli Ordini siede l’amministrazione poiché alla stessa è affidato il compito di determinare indirizzi sulle scelte e sulle decisioni strategiche per la città di Siena”.
Il consigliere comunale Alessandro Masi (Pd) si è dichiarato insoddisfatto della risposta dell’assessore: “Rispetto a quanto aveva dichiarato l’anno scorso, con la sua risposta di oggi è stato chiarito che il Piano strutturale entrerà con certezza in salvaguardia nel 2025, oltre alla portata di quest’ultima, insieme alle conseguenze che accompagneranno la scadenza del piano operativo nel successivo 2026. Questi passaggi avranno un impatto notevole per i cittadini, le imprese e i professionisti. Quest’interrogazione penso sia stata utile per fare chiarezza sul quadro della situazione, che non è quello che è stato prospettato questa mattina in risposta all’interrogazione urgente su Beko, nella quale il vicesindaco aveva parlato con certezza di una nuova strategia necessaria per la città. Le procedure del Piano strutturale e del nuovo Piano operativo avranno invece dei tempi lunghi, anni. Quindi mi ritengo insoddisfatto, non tanto sui tempi che so bene essere necessari per queste procedure, ma per come questa amministrazione li racconta facili, mentre sono difficili. Inoltre, vorrei ricordare alla giunta che è il Consiglio Comunale che adotta e approva il piano strutturale e il piano operativo, e che occorrerebbe coinvolgerlo nei vari stati di avanzamento delle elaborazioni dei piani. Un atto importante come l’integrazione dell’avvio del procedimento sul Piano strutturale lo abbiamo appreso solo dalle delibere della giunta comunale; ebbene, credo sarebbe stato giusto che almeno la Commissione assetto del territorio fosse stata preventivamente coinvolta. Un maggior confronto fra la giunta e almeno la Commissione consiliare, dove oltretutto siede anche la propria maggioranza di governo, garantirebbe alla giunta stessa scelte maggiormente condivise, e di andare più spediti alla meta della approvazione dei nuovi strumenti urbanistici, di cui ha bisogno la città”.