Capitani: “Pronti per fare da capofila”
SIENA. L’adozione della nuova metodologia Bim (Building Information Modeling), che sarà obbligatoria da gennaio 2025 per tutte le amministrazioni, è stata l’oggetto dell’incontro a cui hanno partecipato, questa mattina mercoledì 24 gennaio in Sala Maccherini (all’interno di Palazzo Berlinghieri in piazza del Campo a Siena), il vicesindaco e assessore all’urbanistica Michele Capitani e gli assessori all’ambiente Barbara Magi, alla sanità Giuseppe Giordano, ai lavori pubblici Massimo Bianchini, alla mobilità e trasporti Enrico Tucci e al bilancio Riccardo Pagni. Si tratta di un’importante innovazione per i progetti delle pubbliche amministrazioni.
Bim indica infatti un metodo per l’ottimizzazione della pianificazione, realizzazione e gestione di costruzioni, tramite aiuto di un software: tutti i dati rilevanti possono essere raccolti, combinati e collegati digitalmente per la successiva visualizzabile attraverso un modello geometrico tridimensionale. Il primo decreto per l’implementazione del Bim per le stazioni appaltanti e la Pubblica Amministrazione è del 2017: si tratta di un percorso definito e stabilito di transizione verso un modello di amministrazione più sostenibile, con maggiore efficienza tecnica ed economica e utilizzando le migliori capacità dei gruppi di lavoro, uffici e servizi. Il Comune di Siena ha iniziato questo percorso a fine 2021.
“Il Building Information Modelling – spiega Michele Capitani – viene utilizzato sia nel settore edile per la progettazione, costruzione e manutenzione (architettura, ingegneria, impianti tecnici) come anche nel facility management. L incontro ci ha permesso di capire le nuove fasi del progetto partito nel 2021 e teso a creare all’interno del Comune di Siena competenze adeguate a sostenere la sfida che a partire da gennaio 2025 obbligherà tutte le amministrazioni a dover progettare con questa nuova tecnologia”.
Durante incontro è stato proiettato un primo modello tridimensionale di Palazzo Pubblico. Durante l’incontro è emersa la volontà di fare del Comune di Siena il capofila della formazione anche per i Comuni della provincia, mettendo a disposizione un percorso formativo anche per l’importante ruolo di stazione appaltante, che sia in grado dunque di fornire assistenza alle realtà comunali i cui uffici tecnici non potranno ovviamente essere in grado di sostenere i costi e le difficoltà di progettazione attraverso questa importante tecnologia. E’ stato anche fatto il punto sullo stato del progetto, che prevederà da parte dell’amministrazione un intervento economico per i prossimi due anni di circa 120mila euro annui per coprire i costi relativi a attrezzature, licenze e formazione.
“A tal fine oltre alle già richiamate sinergie con i Comuni limitrofi – aggiunge Capitani -, l’amministrazione comunale di Siena ha intenzione di rivolgere all’Università di Siena e ad altri soggetti istituzionali interessati una richiesta di parternship, tesa a creare sinergia fra istituzioni, oltre che a monitorare tutte le opportunità di fund raising, anche attraverso bandi nazionali”.
Gli assessori del Comune di Siena predisporranno gli atti conseguenti per andare avanti con il progetto, che per la sua trasversalità e interesse deve essere al centro di una corretta progettazione del futuro città. “Il Comune di Siena – conclude Capitani -, rispetto ad altri comuni, è riuscito a partire relativamente in anticipo rispetto alle scadenze ed è pronto quindi ad affrontare la sfida del Bim anche qualora dovesse verificarsi una ulteriore proroga sull’utilizzo di questa tecnologia di progettazione”.
Bim è l’acronimo di Building Information Modeling e indica il sistema informativo digitale della costruzione composto dal modello 3D integrato con i dati fisici, prestazionali e funzionali dell’edificio. Il valore del Bim è racchiuso nella possibilità di generare un modello informativo dinamico, interdisciplinare e condiviso che contiene le informazioni sull’intero ciclo di vita dell’opera, dal progetto alla costruzione fino alla sua demolizione e dismissione.