"Abbiamo messo a disposizione 12 posti, ora vediamo se ne troviamo altri"
di Augusto Mattioli
SIENA. Nella serata di ieri il cardinale Augusto Paolo Lojudice ha incontrato alla stazione ferroviaria i pakistani che ancora trovano riparo nel garage, in attesa che dalla questura arrivi il permesso temporaneo che da tempo richiedono.
Il vescovo ha ascoltato alcuni dei profughi arrivati a Siena per evitare difficili situazioni di vita nel loro paese e che probabilmente, se potessero, non resterebbero in Italia. Il cardinale prima di arrivare alla stazione aveva incontrato incontrati alcuni dei volontari che ogni giorno si occupano di queste persone. La settimana prossima è previsto un nuovo incontro, a cui parteciperà tutta quell’area di volontariato che si è occupata di questa situazione, la cui soluzione anche se provvisoria non sembra vicina. Trovando qualche spazio dove queste persone possano passare la notte.
“Noi – dichiara al nostro giornale il cardinale – abbiamo offerto la disponibilità di dodici posti. Adesso vediamo se si riesce a trovare qualche altro posto anche piccolo senza ammassare le persone in qualche capannone, altrimenti si fa un danno. Se i senesi decidono di fare i comitati per l’ordine e la sicurezza è una scelta loro, avranno i loro doveri e diritti da mantenere – ha risposto il vescovo ad una nostra domanda –, noi siamo terra terra, siamo il mondo del volontariato, ci si tira su le maniche e basta, come fanno dei semplici cittadini”.