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di Giulia Tacchetti
SIENA. Nell’Aula Magna dell’Università per Stranieri di Siena, il 5 dicembre, si è tenuta la cerimonia di benvenuto per gli studenti cinesi dei programmi Marco Polo/Turandot alla presenza del Rettore Pietro Cataldi, di Hu Junhong, 2° segretaria dell’Ufficio Istruzione dell’Ambasciata Cinese in Italia, Yan Jinhin, rappresentante del Consolato Generale della Repubblica Popolare Cinese a Firenze, Miranda Brugi, presidente dell’Istituto di Studi Musicali “Rinaldo Franci”, Alberto Ortolani, responsabile accoglienza studenti stranieri Uni-Italia.
Tutti gli interventi sottolineano che il progetto Marco Polo/Turandot è frutto dell’amicizia che unisce due popoli così lontani, ma nello stesso tempo legati da un interesse comune: lo studio della lingua e la comprensione della cultura italiana, da una parte, cinese, dall’altra. Significativo il riferimento a Marco Polo, uno dei primi ad intraprendere un viaggio verso terre sconosciute, spinto da una curiosità al di sopra di ogni rischio. Yan Jinhin conferma che il rapporto Italia-Cina è il più amichevole in Europa. Il Rettore interviene sottolineando gli alti livelli di formazione linguistica italiana conseguiti dagli alunni stranieri e Hu Junhong ricorda agli studenti cinesi il tempo in cui anche lei è stata studentessa a Siena. Dagli interventi successivi, sia di Miranda Brugi, per il progetto Turandot, che riguarda i corsi di musica, sia di Carla Bagna, direttrice del Centro Linguistico per stranieri e di Alberto Ortolani (la gestione del progetto Marco Polo risale al 2008, Turandot al 2009) si percepisce il forte significato che assumono i programmi sopracitati non solo per l’Università per Stranieri, che così si appropria di una eccellenza, ma anche per l’intera città, che, come ha modo di dire il sindaco De Mossi, riceve una spinta in più sia dal punto di vista culturale che di una civile convivenza. Comunica che sta partendo per la Cina per portare il messaggio culturale dell’Unistrasi e di Siena in modo che si perpetui nel futuro questa collaborazione. Tiene a rassicurare la rappresentanza cinese sulla sicurezza degli studenti nella città, in quanto questa è una delle più tranquille in Italia. Infatti il rappresentante del Consolato nel suo intervento consiglia ai giovani di adottare durante il loro soggiorno in Italia dei comportamenti dettati dal buon senso come quello di rimanere sempre in contatto con i loro genitori. Ricorda a malincuore di tristi episodi accaduti a studenti cinesi a Perugia e a Firenze, per questo raccomanda di dedicare il loro tempo soprattutto allo studio.
A questo punto sorge spontanea una domanda (retorica): “questa è l’immagine che ormai dilaga nel mondo dell’Italia?”.
Comunque i due progetti sono così ricchi di esperienze, dallo studio della lingua e letteratura italiana alla musica, dalla fotografia alla cucina, da rendere il percorso formativo degli studenti cinesi non solo di alto livello, proficuo per la scelta del prosieguo degli studi, ma anche indimenticabile nel percorso di vita. Noi siamo orgogliosi che la città di Siena si distingua per le sue università tra quelle importanti italiane.