La cerimonia di inaugurazione si svolgerà al Teatro dei Rinnovati
di Lorenzo Croci
SIENA. Per celebrare al meglio e per dare lustro ad una delle più prestigiose università d’Italia e del mondo, il rettore Angelo Riccaboni ha deciso che la cerimonia di inaugurazione del 775° anno accademico dell’università di Siena (in programma domani, 28 ottobre) debba svolgersi presso il teatro cittadino dei Rinnovati, e che, come novità e nuovi orizzonti da raggiungere – concepiti come obiettivi prefissati dall’intero corpo dirigenziale dell’Ateneo – il 775°anno accademico debba catalizzarsi ineluttabilmente sulle particolari strategie concernenti l’internazionalizzazione della didattica e della ricerca mediante un rapporto sempre più a stretto contatto con “IAU” ( International Association of Universities ); il tutto in concomitanza con un convegno che, grazie ai suoi 500 partecipanti ( docenti, Rettori, ricercatori dell’Ateneo senese e docenti, Rettori e ricercatori di Atenei esteri che parteciperanno alla manifestazione completamente a loro spese) di 88 paesi divisi in 5 continenti, costituirà un’eccezionale occasione di confronto intorno ai temi dell’educazione superiore e della ricerca. L’apertura presso i Rinnovati sarà preceduta da una cerimonia nell’Aula Magna storica del Rettorato, all’interno della quale la comunità universitaria saluterà i nuovi ricercatori e professori ( a sottolineare il senso di appartenenza all’Ateneo, il Rettore Riccaboni consegnerà a costoro il “tocco”, il celebre copricapo simbolo dell’accademia ). La consegna del “tocco” si terrà a partire dalle ore 15.00, mentre la cerimonia di apertura dell’anno accademico avrà inizio alle ore 17.30 con il tradizionale “Gaudeamus igitur” dei goliardi e il corteo accademico; seguirà la relazione del Rettore. Dopo l’intervento del rappresentante degli studneti e del rappresentante del personale tecnico e amministrativo, il professor Maurizio Botta, ordinario presso il dipartimento di Biotecnologie, chimica e farmacia, terrà la prolusione dal titolo: “Small Molecules Solving Big Problems. Present and Future of Drug Discovery”. A conclusione della cerimonia porterà il suo saluto il professor Dato Dzulkifli Abdul Razak, rettore della “Albukhary International University” in Malesia e presidente della “IAU”, la quale, fondata nel 1950 nell’ambito delle iniziative Unesco, raduna le università di 120 paesi del mondo. All’inaugurazione sarà presente anche il professor Gaetano Manfredi, attuale presidente della “Crui” ( Conferenza dei Rettori delle università italiane ).
Le due celebrazioni segneranno il percorso compiuto in questi ultimi dall’università di Siena – in primis dal Rettpre Angelo Riccaboni che si appresta ad affrontare il suo ultimo anno alla guida dell’Ateneo senese – dove si è lavorato molto per il consolidamento interno e per aprire ancor più l’istituzione all’internazionalizzazione, divenuta uno degli assi strategici della politica di sviluppo: “Grazie al forte impegno che ha visto coinvolta l’intera comunità dell’Ateneo – ha dichiarato il Magnifico Rettore Angelo Riccaboni – in pochi anni siamo riusciti in un’impresa sulla quale pochi avrebbero scommesso. Oggi l’università di Siena si presenta cambiata grazie ad una forte propensione verso l’innovazione, verso il mondo disponibile al confronto, con l’obiettivo della propria continua affermazione tra i migliori Atenei, e caratterizzata da un’intensa attività di ricerca. In questo precorso, un punto cardine è stata la riapertura del reclutamento del personale docente, resasi possibile dopo 7 anni grazie al lavoro di monitoraggio e di programmazione degli aspetti gestionali e finanziari. Sono perciò lieto di poter aprire questo anno accademico 2015/2016 dando risalto alla capacità dell’Ateneo di guardare verso orizzonti sempre più ampli, facendo tesoro della cultura e dell’esperienza maturata in quasi 8 secoli di storia”.
Dunque, con gli eventi di domani, l’Ateneo senese vuole innanzitutto valorizzare i traguardi ottenuti negli ultimi anni, tramite i risultati soddisfacenti ottenuti, ma vuole soprattutto che Siena diventi una “città universitaria internazionale” e non più solamente “città universitaria”. Tutto questo tramite l’inserimento all’interno della didattica di nuovi corsi di studi in inglese ( prende il via in questo anno per la 10° volta un corso di studi totalmente in inglese, ossia “Scienze economiche e bancarie ) tramite nuove iniziative attente al tema ecosostenibile, tramite nuovi corsi di orientamento, tramite l’inserimento di ulteriori docenti esteri che debbano rafforzare il paradigma dell’università senese concepita come motore di sviluppo primario per l’intera cittadinanza. Fondamentale per tutti gli Atenei italiani guardare al futuro cercando di attirare sempre più studenti, ricercatori e docenti dall’estero perché solamente mediante un confronto continuo qualunque istituzione universitaria può continuare a sopravvivere e ad essere peculiarità della propria città. Su questo punto, ossia sulla mobilità di docenti ricercatori e studenti, si confronteranno – fino al 30 ottobre – esperti che operano in sistemi universitari e esperti della formazione molto diversi tra loro, uniti da obiettivi comuni: “Internationalization of Higher Education: Moving beyond Mobility” ( questo è il titolo dell’evento che si terrà presso il polo didattico di Via Mattioli ), per un confronto sulle ragioni della mobilità, su come l’internazionalizzazione modifica e migliora l’esperienza degli studenti e di come questa può contribuire a far superare le disparità e le disuguaglianza che sono alcuni degli interrogativi al centro delle giornate di studio, durante le quali sarà inoltre analizzato l’impatto degli scambi e della collaborazione internazionale sull’educazione. L’istituzione universitaria si appresta, dunque, ad affrontare tutto ciò con l’ulteriore sospiro di sollievo e consapevolezza concernente i conti, i quali sono tornati in positivo e che permetteranno alle successive amministrazioni – come ha dichiarato Riccaboni – di poter cogliere i “frutti” che in questi anni sono stati “seminati”.