SIENA. Di seguito i temi rattati nel Consiglio comunale del 29 dicembre 2020.
APPROVATO IN CONSIGLIO IL DOCUMENTO UNICO DI PROGRAMMAZIONE
Durante la seduta del Consiglio comunale di oggi è stato approvato il DUP (Documento unico di programmazione) 2021-2023. L’atto, come ha spiegato l’assessore al Bilancio Luciano Fazzi “rappresenta lo strumento che permette l’attività di guida strategica e operativa degli Enti Locali ed è il presupposto necessario per tutti gli altri documenti di programmazione”.
Il documento si compone di due parti: la prima (sezione strategica – SeS), che ha lo stesso orizzonte temporale del mandato amministrativo, e la seconda (sezione operativa – SeO) che ha durata pari al bilancio di previsione. Quest’ultima sezione comprende, tra l’altro, la programmazione dei lavori pubblici, del fabbisogno del personale e il piano delle alienazioni patrimoniali. Nello specifico la realizzazione dei lavori pubblici deve essere svolta in conformità a un programma triennale e ai suoi aggiornamenti annuali; il fabbisogno di personale per assicurare le esigenze di funzionalità e ottimizzazione delle risorse per il miglior funzionamento dei servizi; infine la gestione e valorizzazione del proprio patrimonio immobiliare.
APPROVATE DAL CONSIGLIO LE CATEGORIE DEI SERVIZI PUBBLICI A DOMANDA INDIVIDUALE E LORO COPERTURA
Oggi, il Consiglio comunale ha approvato le categorie di servizi pubblici a domanda individuale, previsti nel bilancio di previsione dell’Ente per il 2021 e definito il tasso di copertura del costo complessivo da finanziarsi mediante tariffe o contribuzioni ed entrate di specifica destinazione.
L’assessore al Bilancio Luciano Fazzi ha spiegato come “i costi complessivi di gestione comprendono gli oneri diretti e indiretti del personale, le spese per acquisto di beni e servizi, quelle relative ai trasferimenti e le quote di ammortamento degli impianti e delle attrezzature, e che i costi degli asili nido devono essere computati nella misura del 50%.
Gli importi comuni a più servizi sono riportati sulla base di percentuali determinate dal D.L. 55/1993, mentre le entrate complessive comprendono le tariffe a carico dell’utenza, altre entrate e contribuzioni destinate alle attività, come ad esempio, contributi regionali, sponsorizzazioni e trasferimenti”.
Fazzi ha specificato che il Comune di Siena presenta tassi di copertura dei servizi ampiamente superiori al limite minimo del 36%.
Il quadro che emerge è il seguente: asili nido, entrate 720mila euro, uscite un milione e 813mila euro, per una copertura del 39,71%; impianti sportivi, entrate 56mila, uscite 746mila (7,50%); musei e pinacoteche, entrate 2 milione e 83mila, uscite 3 milioni e 688mila (56,50%); teatri e attività culturali, entrate 267mila, uscite un milione e 564mila (17,07%); mense scolastiche, entrate 2 milioni e 10mila, uscite, 3 milioni e 15mila (66,67%).
Pertanto, a fronte di 5 milioni 136mila per le entrate, le uscite ammontano a 10 milioni 826mila, con una copertura del 47,44%.
IL CONSIGLIO RICONOSCE LA LEGITTIMITA’ DI UN DEBITO FUORI BILANCIO DERIVANTE DA UNA SENTENZA ESECUTIVA E APPROVA LA CONSEGUENTE VARIAZIONE
L’assemblea consiliare, nella seduta odierna, ha provveduto al riconoscimento della legittimità del debito fuori bilancio derivante da una sentenza del Tribunale di Siena e un’ordinanza della Corte di Appello di Firenze, approvando così la necessaria variazione del Bilancio di previsione 2020/2022 per garantirne la copertura.
L’assessore al Bilancio Luciano Fazzi ha illustrato come “in seguito alla sentenza n. 839/2019 del Tribunale di Siena, a esito di una causa promossa nel 2013 da una ditta contro il Comune di Siena per chiedere il pagamento delle opere, realizzate dalla stessa, nel contratto di appalto dei lavori di ristrutturazione degli appartamenti nell’ex Collegio San Marco, l’Ente era stato condannato al pagamento. Dopo aver proposto l’appello e in attesa dell’esito del giudizio, il Comune ha ritenuto di procedere, intanto, al pagamento della somma di 336.676 euro. Da qui la necessità di riconoscere il debito fuori bilancio, finanziandolo con l’applicazione all’esercizio 2020 di una quota dell’avanzo di amministrazione, accantonato al 31/21/2019, come definito nel rendiconto di gestione 2019 che, al netto degli utilizzi eseguiti, risulta di sufficiente capienza”.
APPROVATO IL BILANCIO DI PREVISIONE DELLA BIBLIOTECA COMUNALE
“Il 2020 è stato un anno anomalo a causa dell’emergenza sanitaria, ancora in corso – ha sottolineato l’assessore al Bilancio Luciano Fazzi – , ma l’Istituzione ha perseguito gli obiettivi primari, garantendo la continuità dei servizi che, a periodi alterni, non sono stati svolti in presenza, ma da remoto senza interruzioni, riconfigurati e adattati, e, in alcuni casi, anche potenziati. Sono state rafforzate attività come la revisione della catalogazione e la sistemazione dei fondi. Relativamente alla tutela del patrimonio, seguendo le prescrizioni della Soprintendenza Archivistica e Bibliografica della Toscana, è stata iniziata una manutenzione straordinaria delle finestre del deposito dei libri antichi. Alcuni progetti, avviati da tempo, sono giunti a conclusione: l’allestimento della libreria, già nel Palazzo del Taja, progettata da Agostino Fantastici, concessa in comodato gratuito dalla Fondazione MPS, e la realizzazione della piattaforma di Biblioteca digitale grazie al contributo di Ales SpA.
Non è stata, invece, aperta al pubblico la Biblioteca di storia dell’arte a scaffale aperto e il Gabinetto disegni e stampe, riprogrammata per il 2021. L’attività didattica ha trovato uno spazio sui social media e sarà mantenuta fino al termine dell’emergenza epidemiologica.
È stata impostata la progettazione e l’adozione dell’immagine coordinata e del nuovo sito web, anche in conseguenza del diverso assetto della Biblioteca con il recente ingresso dell’Archivio storico al suo interno, che ha dato l’avvio a un processo di integrazione di procedure e di buone pratiche portate avanti in maniera unitaria per una progressiva razionalizzazione organizzativa, dell’efficientamento dei servizi e di una maggiore economicità”.
“Le entrate della Biblioteca sono costituite da un contributo ordinario, da parte del Comune, aumentato rispetto allo scorso anno, e pari a 500mila euro. Rimangono in linea con il bilancio 2020 i proventi della vendita di beni e di servizi. A questi si aggiunge il contributo della Regione Toscana che si attesta su 100mila euro e i trasferimenti dai Comuni e Unione di Comuni che aderiscono alla Redos per un importo complessivo di circa 22mila euro.
Per quanto riguarda le spese, in considerazione dell’emergenza sanitaria che ha ridotto l’apertura al pubblico e la presenza in sede del personale, si assiste a un minore investimento nelle manutenzioni, in un incremento dell’acquisto di materiale bibliografico, nonché una conferma dei servizi di promozione della lettura. Si completerà, inoltre, l’immagine coordinata dell’Istituzione e la segnaletica interna, nonché l’integrazione dei contenuti del sito web e della piattaforma di Biblioteca digitale. In aumento, infine, la somma dedicata alle pubblicazioni per l’avvio di un piano editoriale dedicato a studi sul patrimonio dell’Istituzione”.
APPROVATO IL BILANCIO DI PREVISIONE 2021-2023
Come ha illustrato l’assessore al Bilancio Luciano Fazzi “è stato costruito prevedendo una situazione sostanzialmente normalizzata, anche perché ad ora non siamo ancora i grado di quantificare l’impatto definitivo che la crisi legata al Covid ha avuto sulle entrate comunali (la seconda rata della Tari, ad esempio, è stata prorogata a fine anno e probabilmente buona parte verrà riscossa nel 2021), né ad oggi siamo a conoscenza delle politiche che il governo intende mettere in campo per il 2021 salvo il rifinanziamento, per circa 500 milioni, del cosiddetto ‘fondone’ per assicurare le funzioni fondamentali degli Enti locali”.
Come ha evidenziato l’assessore: “L’altra grossa incognita è rappresentata dalla rendicontazione che i Comuni dovranno presentare al MEF, entro il prossimo 31 maggio, sull’utilizzo delle risorse erogate dallo Stato nel corso del 2020 per capire quante di queste saranno considerate a ristoro delle minori entrate al netto delle maggiori/minori spese. Tuttavia i vantaggi legati al rispetto dei tempi di approvazione del bilancio di previsione 2021 entro il 31/12 (seppure il termine sia già stato prorogato al 31 gennaio 2021) in quanto evitare l’esercizio provvisorio determina per l’Ente innumerevoli vantaggi, soprattutto in un periodo di crisi come quello che stiamo ancora vivendo”.
Ricordando che nel 2020 le norme che hanno stanziato a favore dei Comuni i ristori hanno dovuto, altresì, prevedere disposizioni eccezionali per consentire le conseguenti variazioni di bilancio a tutti gli Enti che non avevano ancora approvato il bilancio di previsione (il termine era stato rinviato fino allo scorso 31 ottobre), ha rimarcato come “il bilancio di previsione che non prevede situazioni straordinarie e sul quale agiremo con variazioni a partire dal prossimo gennaio non appena avremo un quadro più definito sulla evoluzione della crisi legata alla emergenza sanitaria e conosceremo, di conseguenza, anche i provvedimenti che il Governo intende mettere in cantiere”.
A garanzia della esigibilità delle entrate nel bilancio di previsione viene stanziato un FCDE di 13.950.000 euro il 30% circa in più rispetto al 2020. “Ricordo – ha proseguito – che rispetto agli anni passati per il 2021 non è più possibile fare accantonamenti percentualmente inferiori rispetto a quanto stabilito dal principio contabile, così come per la determinazione della percentuale media di inesigibilità del quinquennio di riferimento, da quest’anno è possibile utilizzare solo la media semplice. Infine per sterilizzare gli effetti distorsivi che avrebbe potuto avere nel calcolo dell’FCDE per il 2021 l’utilizzo degli incassi dell’anno 2020, il Decreto Cura Italia (18/2020) ha previsto che gli incassi 2020 siano sostituiti nel conteggio da quelli dell’anno 2019.
Inoltre per gli enti come il Comune di Siena, che nel corso dell’esercizio precedente, quindi il 2020, hanno rispettato tempi di pagamento e riduzione del debito commerciale, c’è la possibilità, in corso di esercizio 2021, di ridurre con apposita variazione lo stanziamento dell’FCDE portandolo al 90% dell’importo attualmente calcolato liberando quindi risorse per 1.395.000 euro. Un incentivo, questo, riconosciuto per gli enti virtuosi che rispettano le scadenze dei pagamenti con i propri fornitori.
Il Fondo di riserva, che serve a fronteggiare le spese impreviste nel corso dell’esercizio, è stato previsto secondo i limiti stabiliti dall’art. 166 del TUEL.
Previsti poi fondi di accantonamento per 300.000 euro per rischio su rimborso spese arretrate per uffici giudiziari; 300.000 euro per i rinnovi dei CCNL; 15.207,06 per il TFR del Sindaco. Non si è invece provveduto ad accantonare alcuna risorsa ad incremento del fondo contenzioso in quanto l’ufficio legale ci ha confermato la congruità di quello già esistente.
Il bilancio 2021-2023 prevede anche l’applicazione di quote vincolate del risultato di amministrazione presunto 2020 per 4.364.575,53 euro di cui 2.374.075,53 per finanziare la spesa corrente e 1.990.500 per finanziare la spesa di investimento”.
LE ENTRATE TRIBUTARIE
IMU – € 26.500.000. In materia di entrate correnti, le previsioni dell’Imu devono tenere conto degli effetti dell’emergenza sanitaria, che già si sono manifestati nel 2020 (con un calo, alla data del 30 settembre, quantificabile in circa il 13 %, dati Siope), i quali porteranno con tutta probabilità a una riduzione anche del gettito Imu 2021 rispetto al dato 2019.
TARI – € 15.200.000. In tema di Tari si ripropone l’esigenza di disporre del piano finanziario 2021, il quale deve essere redatto con le regole del Mtr di Arera e validato dall’ente territorialmente competente in tempo utile per l’approvazione delle tariffe del tributo da parte dell’ente. La determinazione delle tariffe 2021 sarà fortemente condizionata dal calcolo del PEF 2020 secondo le modalità stabilite da ARERA che potrebbero determinare un incremento tariffario tra il 5 ed il 10%.
CANONE PATRIMONIALE – € 2.200.000. La legge di bilancio 2020 prevede l’istituzione del CANONE UNICO PATRIMONIALE che sostituisce in una sola forma di prelievo: la tassa per l’occupazione di spazi ed aree pubbliche (TOSAP); il canone per l’occupazione di spazi ed aree pubbliche (COSAP); l’imposta comunale sulla pubblicità e il diritto sulle pubbliche affissioni (ICPDPA); il canone per l’installazione dei mezzi pubblicitari (CIMP) e il canone di cui all’articolo 27, commi 7 e 8, codice della strada, di cui al D. Lgs. 30 aprile 1992, n. 285, limitatamente alle strade di pertinenza dei comuni e delle province.
Il canone deve essere determinato in modo da assicurare un gettito pari a quello conseguito dai canoni e dai tributi che sono stati sostituiti, salva la possibilità di variare il gettito modificando le tariffe.
Per l’istituzione di tale canone il Comune approverà uno specifico Regolamento per definire modalità di applicazione e gestione.
ADDIZIONALE COMUNALE IRPEF – € 7.330.000 La previsione dell’addizionale IRPEF tiene conto del fatto che gli effetti generati sui redditi 2020 dalla crisi economica legata alla pandemia sortiranno i loro effetti nel 2021, mentre il gettito del 2020 riferendosi ai redditi 2019 non ha risentito degli effetti legati al COVID.
IMPOSTA DI SOGGIORNO -€ 1.600.000 Anche questa entrata, come dimostrano i dati a livello nazionale è stata una tra quelle che più ha risentito dei provvedimenti che hanno limitato la possibilità di spostamento ed il blocco dei flussi turistici specialmente nelle città d’arte.
RECUPERO EVASIONE TRIBUTARIA € 5.000.000 circa – La stima del recupero dell’evasione tributaria non potrà non considerare l’effetto della sospensione dei termini di decadenza verificatasi nel periodo tra l’8 marzo ed il 31 maggio 2020, disposta dall’articolo 67, comma 1, del Dl 18/2020. La notifica degli avvisi di accertamento in scadenza al 31 dicembre 2020 potrà effettuarsi entro il 26 marzo 2021, con l’effetto però di spostare il loro accertamento contabile dall’anno 2020 all’anno 2021, vale a dire a quello di notifica dell’avviso. Entro il 28 febbraio 2021 saranno, infatti, notificati circa 1400 accertamenti IMU, circa 600 accertamenti TARI riferiti alla annualità 2015 e sono in corso di invio alla Polizia Municipale elenchi con gli importi liquidati per la emissione di circa 600 sanzioni amministrative per violazioni alle norme gestionali dell’imposta di soggiorno afferenti sempre l’anno 2015. Sono già stati notificati circa 100 atti di accertamento COSAP sempre afferenti l’anno 2015. Relativamente alla riscossione coattiva è stato attivato il sistema di riscossione applicando il gestionale e la Siena Parcheggi ha già ricevuto flussi dalla polizia Municipale, dall’Ufficio COSAP Mercati e dall’Ufficio Mense scolastiche. Dal punto di vista organizzativo ad oggi l’organico della SIENA PARCHEGGI è stato implementato di 7 unità. Relativamente agli obbiettivi 2021, la società ritiene di potere confermare le attività 2020 e, qualora le condizioni lo consentano, di accorpare alcune annualità di accertamento per accelerare i tempi di accertamento e riscossione, stimolare la applicazione da parte dei contribuenti del ravvedimento operoso anche suggerendo possibili modifiche regolamentari, attivare ovviamente la riscossione coattiva in tutte le fasi qualora la normativa lo consenta e migliorare le performance di quanto già attivato.
A partire del 2021, quindi la Siena Parcheggi sarà particolarmente impegnata nell’azione del recupero dell’evasione al fine di evitare la prescrizione di alcune entrate e nella definitiva riorganizzazione della struttura operativa.
LE ENTRATE EXTRATRIBUTARIE
La voce principale è costituita dalla “Vendita beni e servizi e proventi da gestione dei beni”, le componenti più importanti aggregate sono rappresentate, in ordine decrescente di consistenza, dalle seguenti voci: proventi e rimborsi servizi scolastici e scuole dell’infanzia; proventi dei musei (Civico, Torre del Mangia, S. M. Scala, Bottini, museo dell’Acqua); il nuovi canoni patrimoniale e mercatale ex L. 160/2019, in sostituzione di alcune entrate (salvo proroga o facoltatività nel 2021, ad oggi non nota); fitti attivi e proventi del patrimonio immobiliare; Canone di concessione servizio mobilità e sosta; Canoni di concessione servizi pubblici gas, acqua e farmacie; proventi accessi ZTL; Proventi concessioni cimiteriali; Diritti di segreteria–edilizia e concessioni e servizi diversi.
I “Proventi dall’attività di controllo/repressione irregolarità e illeciti” riguardano, in massima parte, gli stanziamenti di entrata da Sanzioni al Codice della Strada; per € 13.300.000 le previsioni sono basate sul dato storico recente, tenendo conto dell’aggiornamento degli strumenti di controllo automatico della velocità oltre che delle numerose altre innovazioni tecnologiche già implementate o in corso di attivazione. La previsione dei relativi proventi correnti presenta una sostanziale stabilizzazione nel triennio, rispetto al trend espresso nel 2020.
Viene rispettata la destinazione delle quote vincolate secondo quanto stabilito dal Codice della Strada.
Gli “interessi attivi” sono previsti ad un livello quasi irrilevante, considerata la sostanziale assenza di remunerazione delle giacenze fruttifere da parte della Banca d’Italia e del sistema creditizio in generale.
Le “Altre entrate da redditi da capitale” sono previste tenendo conto delle aspettative, in termini di dividendi, dei risultati dell’esercizio 2019 da parte di Siena Parcheggi spa, Intesa spa ed Acquedotto del Fiora spa, salvo che da eventuali altre società partecipate che ne disponessero la distribuzione.
I “Rimborsi e altre entrate correnti”, infine, raggruppano una serie di poste di prevalente carattere tecnico, ma non solo: vi rientrano i Crediti IRAP ed IVA (incluso lo split payment sui servizi commerciali), le sponsorizzazioni, rimborsi spese postali contravvenzioni, introiti e rimborsi diversi inerenti il personale, altri introiti e rimborsi diversi ed una tantum oltre a rimborsi di sinistri, conguagli su utenze, rimborsi spese legali, contributi residuali in conto rata mutui, rimborsi da altri comuni e da ISTAT per servizi prestati, ecc.. Sono inoltre indicati i rimborsi relativi al personale comunale distaccato a Siena Parcheggi spa, in continuità con l’esercizio 2020, ma è verosimile che le posizioni vadano a definirsi entro breve termine, con conseguente ridimensionamento della previsione di entrata e della spesa corrispondente per retribuzioni, oneri ed IRAP.
LE ENTRATE CHE FINANZIANO LA SPESA DI INVESTIMENTO
L’Ente ha effettuato la programmazione dei propri investimenti a valere sugli esercizi 2021 e successivi anche con ricorso all’indebitamento, quest’ultimo previsto per € 18.366.611,63. Una parte degli investimenti viene invece finanziata mediante l’utilizzi dell’avanzo di amministrazione.
I proventi delle alienazioni patrimoniali previsti per circa 1 milione sono destinata al pagamento delle quote capitale dei mutui.
Le economie sulla quota capitale mutui realizzate con la rinegoziazioni dei mutui Cassa DDPP del 2015 (ed anche quelle straordinarie eseguite nel 2020) sono destinate integralmente a parte corrente, come consentito dalla normativa nazionale
I proventi dei permessi a costruire, comprensivi di oneri verdi, monetizzazione standard parcheggi e sanzioni, previsti per 1,5 milioni sono destinati interamente in conto capitale, senza avvalersi di alcuna facoltà di utilizzo in parte corrente concessa dalla normativa vigente.
LA SPESA
La spesa corrente si riduce rispetto al 2020 dell’1,07% attestandosi ad € 98.309,984. Mentre la spesa di investimento si incrementa rispetto al 2020 del 17,59% attestandosi su € 35.096.143,3
LA CASSA – Nonostante il periodo difficile siamo riusciti, anche grazie ai fondi erogati dalla Stato a non ricorrere nel 2020 all’anticipazione di tesoreria prevista a inizio pandemia. Anche per il 2021 prevediamo questa possiblità sperando che l’evolversi degli eventi scongiuri questa eventualità. Comunque il Comune di Siena presentava un fondo di cassa iniziale al 1°.1.2020 pari a € 16.218.079,25, e da oltre tre anni non fa ricorso all’anticipazione di tesoreria.
Il Comune di Siena rispetta i limiti di indebitamento previsti dall’art.204 del TUEL. Nel calcolo di tale limite si è tenuto conto anche della garanzia rilasciata nei confronti del Consorzio Terrecablate è stata ricontrattata con la Banca concedente nell’estate 2017, assieme ai due mutui, con un ribasso dei tassi e la previsione di un prolungamento temporale dell’ammortamento (entrambi i mutui sono allungati a 15 anni, formula di ammortamento alla “francese”, tasso fisso 3,50% e ultima rata del primo semestre del 2032).
Il Comune ha in oltre in essere un contratto derivato con Monte dei Paschi di Siena che ha come sottostante un BOC a trent’anni. Il derivato viene monitorato costantemente; al 3 dicembre 2020 il nozionale residuale ammonta ad € 11.193.420, la scadenza è fissata per il 1 aprile 2036 e il mark to market è negativo per € 4.423.669.
IN CONSIGLIO LA RICOGNIZIONE DELLE PARTECIPAZIONI COMUNALI
Nel Consiglio comunale odierno è stata approvata la ricognizione delle partecipazioni possedute dal Comune alla data del 31/12/2019.
“In base al Testo Unico in materia – ha illustrato l’assessore al Bilancio Luciano Fazzi – le amministrazioni non possono, direttamente o indirettamente, mantenere partecipazioni, anche di minoranza, in società aventi per oggetto attività di produzione di beni e servizi non strettamente necessarie al perseguimento delle proprie finalità istituzionali. Per questo, ai fini della revisione periodica degli organismi partecipati, si è proceduto all’analisi dell’assetto complessivo delle società con partecipazioni dirette, che, con questo atto, vengono mantenute da parte dell’Ente”.
L’amministrazione, infatti, può tenere partecipazioni in società che svolgono esclusivamente attività: di produzione di un servizio di interesse generale; progettazione e realizzazione di un’opera pubblica sulla base di un accordo di programma fra Enti; realizzazione e gestione di un’opera pubblica, oppure organizzazione e gestione di un servizio d’interesse generale attraverso un contratto di partenariato con un imprenditore privato; autoproduzione di beni o servizi strumentali all’Ente; servizi di committenza, incluse le attività ausiliarie, a supporto di enti senza scopo di lucro e amministrazioni aggiudicatrici. Oppure al solo scopo di ottimizzare e valorizzare l’utilizzo di beni immobili in società aventi per oggetto sociale la valorizzazione del patrimonio tramite il conferimento di beni immobili per realizzare un investimento.
Le partecipazioni confermate sono Acquedotto del Fiora (quota di partecipazione 5,24%); Fises – Finanziaria senese di sviluppo (12,97%); Intesa (15,85%); Microcredito di solidarietà (15%); Siena Ambiente (5,64%); Siena casa (34%); Siena Parcheggi (100%); CET (0,83%); Tra.in (37,35%); Terre di Siena Lab (2,02%), in fase di dismissione.