Un libro per non dimenticare voluto dalla Cna Pensionati con la penna di Simona Merlo
SIENA. I mesi passati vissuti in un perenne “stato di allerta” non hanno lasciato indifferente la Cna Pensionati di Siena, che, assieme alla scrittrice e giornalista Simona Merlo, ha realizzato il libro “I nonni senza abbracci, i pensionati raccontano il Covid” con il chiaro intento di voler aprire un dibattito sia su quanto è accaduto alle nonne e ai nonni di tutt’Italia, specie durante il primo lockdown, che su cosa è mancato loro, sui ricordi, su come vivono e percepiscono la realtà di oggi.
Edito dalla Betti editrice, nel libro si alternano voci diverse tra loro per provenienza e per vissuto personale; ma tutte le storie sono state raccontate con grande lucidità senza tralasciare quei voli pindarici, collegamenti inevitabili, tra i momenti duri del dopoguerra e quelli incerti legati a un virus, qualcosa di non-visibile, che ha paralizzato tutto il mondo cambiando molti equilibri della società.
Alberto Rossi, presidente Cna Pensionati, sintetizza così il perché di questo libro: “Il punto di vista dei tanti artigiani, oggi in pensione, che fanno parte della CNA Pensionati e che hanno dato tantissimo non solo alla nostra Associazione ma anche alla nostra Italia, non poteva essere lasciato nel dimenticatoio. Le interviste raccolte dalla giornalista e scrittrice Simona Merlo potranno così diventare parte di una nuova memoria a uso e consumo di chi avrà la volontà di leggerle”.
La Cna Pensionati Siena ha scelto quindi “la forma del libro” per raccontare in che modo i pensionati hanno vissuto i lunghi mesi del Covid nei quali, per quasi due anni, sono stati letteralmente “bombardati” da immagini terribili, notizie strazianti e numeri che hanno creato uno stato di apprensione generale. Eppure in pochi hanno chiesto loro: “Come state?”. Da qui è partita l’idea del libro, da una semplice domanda sono nate le interviste alle socie e ai soci più anziani della Cna Pensionati facendo dei collegamenti e dei confronti con il periodo storico legato alla II Guerra mondiale, chiedendo loro che cosa hanno visto in prima persona e in che modo hanno poi partecipato alla ricostruzione del Paese.
L’Italia, per uscire dalla crisi economica e morale provocata dall’emergenza sanitaria, deve necessariamente prendere forza dalle sue radici, ovvero dagli anziani, dai pensionati, in fondo i più colpiti dal Covid. A loro sono mancati gli affetti, e gli abbracci delle famiglie e degli amici. In molti hanno sofferto la solitudine. Tante emozioni difficili quindi, ma allo stesso tempo un concreto contributo alla ripartenza. Essere stati i “nonni senza abbracci” non è stato facile: sotto diversi punti di vista.
Presente in tutte le librerie di Siena e sui canali online, il libro “I nonni senza abbracci, i pensionati raccontano il Covid” sarà il protagonista di una serie di presentazioni che si terranno all’inizio del nuovo anno a partire dal mese di gennaio.