Le celebrazioni insieme a Università di Siena e Res viva
SIENA. Ha compiuto cento anni il 27 settembre Pietro Omodeo, illustre zoologo e biologo evoluzionista di primo piano nel panorama internazionale. Lo festeggiano insieme Università di Siena, Accademia dei Fisiocritici e Res viva, centro interuniversitario per l’epistemologia e la storia delle scienze della vita. L’appuntamento è per il 1 ottobre nell’aula magna dell’Accademia senese a partire dalle 10 con i saluti del Rettore Francesco Frati, del Presidente dell’Accademia Giuseppe Manganelli e del Presidente di Res viva Barbara Continenza. Dopo l’introduzione del prof. Saverio Forestiero che illustrerà la storia accademica del professore, sarà un susseguirsi spontaneo di testimonianze personali, ricordi, aneddoti, pezzi di vita raccontati da colleghi, allievi, amici di Omodeo accorsi da tutta Italia che, coordinati dal prof. Romano Dallai, proseguiranno anche al pomeriggio a partire dalle 14.30. Concluderà la festa alle 16.30 un omaggio musicale per pianoforte e flauto eseguito da Claudio Bonechi e da Franco Vichi.
Siciliano di origine, Pietro Omodeo si è laureato in scienze naturali a Pisa e ha poi insegnato in varie università italiane fra cui Siena, in cui è stato per oltre un decennio a partire dal 1949. Qui sviluppa anche il suo impegno civile come assessore provinciale alla cultura e poi come consigliere comunale. Da sottolineare il suo essersi adoperato per il potenziamento e l’ammodernamento del Policlinico di Siena ancora al Santa Maria della Scala, e per l’Orfanotrofio San Marco di cui fu presidente dal 1960 al 1965.
Nella sua lunga vita Omodeo attraversa anche l’esperienza della prigionia in Egitto durante la seconda guerra mondiale. Rientra in Italia nel 1946 e nel 1949 è a Parigi, membro della delegazione italiana del Movimento dei Partigiani della Pace. Da Sandro Pertini nel 1979 riceve la Medaglia d’Oro di Benemerito della Scuola, della Cultura e dell’Arte. Dagli anni ’90, ormai formalmente in pensione, il professore è di nuovo a Siena dove, ospite dell’Università, continua a lavorare ai suoi temi preferiti. Presidente onorario della Società Italiana di Biologia Evoluzionistica, dal 2011 è socio onorario dell’Accademia dei Fisiocritici dopo esserne stato componente attivo dal 1951 al 1964 e poi di nuovo dal 2006 al 2010.