I giovani visitatori, curiosi e pieni di domande, sono rimasti affascinati dalle tecniche artistiche utilizzate e dai messaggi di sostenibilità e pace trasmessi da alcune delle opere
SIENA. Per il secondo anno consecutivo, gli alunni della scuola elementare San Girolamo, accompagnati dalle loro maestre, hanno visitato la mostra “Cavalli d’Autore” presso il Museo di Santa Maria della Scala. La visita ha suscitato grande interesse tra i bambini, che hanno avuto l’opportunità di incontrare alcuni degli artisti presenti e di interagire con le opere esposte.
I giovani visitatori, curiosi e pieni di domande, sono rimasti affascinati dalle tecniche artistiche utilizzate e dai messaggi di sostenibilità e pace trasmessi da alcune delle opere. L’entusiasmo e la partecipazione attiva degli alunni testimoniano l’impatto che l’arte può avere sulle nuove generazioni, stimolando la loro creatività e sensibilità verso tematiche attuali.
La mostra “Cavalli d’Autore” si conferma così un evento di grande rilevanza per la città di Siena, radicato nel tessuto sociale e capace di coinvolgere il pubblico in tutte le sue fasce d’età. Tra gli artisti presenti all’evento figuravano Ilaria di Meo, Sandra Petreni, Elena Conti, Massimo Stecchi, Stephen McGarva, Tommaso Andreini e Daniele Zacchini.
Il prossimo incontro vedrà protagonisti gli artisti in un appuntamento dedicato ai disabili dell’associazione “Le Bollicine”, un’ulteriore dimostrazione dell’inclusività e dell’impegno sociale di cavalli d’Autore, una manifestazione che sta riscuotendo grande successo, nata per mostrare il rapporto speciale che lega la città di Siena con il cavallo.
I giovanissimi studenti di san Girolamo sono rimasti particolarmente colpiti dalla scultura di Renato Ferretti, Intreccio di pace. Un maestoso cavallo di circa 2 metri, realizzato esclusivamente con 10mila rametti di ulivo verdi intrecciati – potati lo scorso anno e lavorati ancora verdi – simbolo di pace e speranza, in un periodo scosso da venti di conflitto.
Da Idea Balzana di Sandra Petreni, che Raffigura due cavalli, uno bianco e uno nero, che sembrano fuoriuscire dalla tela per interagire con lo spazio del museo, brucando il fieno disposto sul pavimento. Le briglie in pelle, che si estendono oltre i confini del quadro, accentuano il realismo e creano un legame tra arte e realtà. Il titolo richiama sia lo stemma bianco e nero di Siena, la “balzana”, sia il concetto di “idea bizzarra”, conferendo all’opera una vena visionaria che coniuga passato e innovazione.
Per poi interagire al centro della sala con Con-Pony, una scultura per riflettere sul futuro, opera dell’artista napoletana Ilaria Di Meo. In un’epoca in cui l’inquinamento ambientale è una delle maggiori sfide, questa scultura invita a riflettere. Un pony a grandezza naturale realizzato interamente con migliaia di pezzi di plastica e giocattoli in disuso. Molto più di un’opera d’arte, un simbolo potente del nostro impatto ambientale. Ogni frammento di plastica racconta una storia, spingendo chi osserva l’opera a riflettere sulla necessità di un cambiamento verso un futuro più sostenibile.