Vari i reati contestati ai numerosi indagati
SIENA. Chiusura delle indagini per l’inchiesta a carico del magnate kazako nel settore petrolifero Igor Bidilo, del deputato neoeletto per Fdi Salvatore Caiata, dell’ex giudice della sezione regionale della Corte dei Conti della Toscana Vincenzo Del Regno e altre 10 persone. L’accusa è di autoriciclaggio, corruzione, truffa, appropriazione indebita e reati tributari.
Oggi sono stati notificati gli avvisi di conclusione da parte della procura senese. Al centro dell’inchiesta Hidden Partner ci sono compravendite di società e ingenti flussi finanziari in Italia e all’estero, tra cui Svizzera, Cipro, Estonia, Lettonia, Isole Vergini Britanniche.
Al centro dell’analisi degli inquirenti la società Sielna spa con cui, dal 2014, Bidilo ha acquistato numerosi bar e ristoranti in piazza del Campo, oltre a numerose altre attività nel settore della ristorazione anche a Firenze, a Roma e a Milano.
Nell’inchiesta, avviata a fine 2018 e condotta con rogatorie internazionali, intercettazioni telefoniche, informatiche e ambientali, risultano indagati anche il presidente della Camera di Commercio di Arezzo e Siena, Massimo Guasconi, e il direttore generale e l’amministratore di fatto di Sielna spa dell’epoca Cataldo Staffieri e Maxim Constantin. Tra gli indagati destinatari dell’atto di conclusione l’imprenditore senese Andrea Bellandi, ex direttore generale della società calcistica Acn Siena.
Secondo la procura sono cinque le società coinvolte attraverso le quali gli indagati avrebbero condotto operazioni societarie e commerciali di natura puramente speculativa per diversi milioni di euro.
Gli indagati hanno 30 giorni per chiedere di essere interrogati, dopodiché la procura può chiedere i rinvii a giudizio.