SIENA. Dal Gruppo Primarie Centrosinistra riceviamo e pubblichiamo.
“Che il PNRR non sia stato, sin dall’inizio, uno snodo cruciale per l’amministrazione De Mossi non lo scopriamo certo adesso, dopo che la Fondazione MPS ha negato di versare un contributo di circa 700mila euro a causa della mancanza di presentazione di progetti.
Già nelle fasi iniziali facemmo notare il disinteresse nei confronti di questo piano strategico per il Comune e la spocchia verso i Comuni limitrofi che invece facevano squadra per recuperare più fondi possibili. “La Silicon Valley de noantri” fu l’epiteto in una delle uscite, una delle tante, dell’assessore Benini nei confronti dei comuni della Valdelsa che si univano per progettazioni più corpose. Oppure come non citare il comunicato dei consiglieri di Impegno Civico in cui sostenevano che ci sono altre priorità oltre al PNRR “la nostra preoccupazione principale è che a forza di parlare di Recovery Plan ci si scordi che l’economia reale è fatta dal Pil di un paese e non da investimenti europei che rischiano, tra l’altro, di non arrivare mai se non vengono presentati dei progetti validi e realizzabili nel sistema Italia”.
Mentre un capoluogo come Livorno, alle prese con una difficile ripresa economica, si prodigava a redigere un piano di interventi in un report di oltre 150 pagine, mentre Grosseto con “Maremma: Missione Maremma” raccoglieva oltre 110 milioni di euro di progetti anche per i comuni contermini, con l’arrivo dei primi contributi versati ai comuni della Toscana, Siena si è svegliata dal torpore ed è riuscita a recuperare alcuni fondi solo mettendo insieme progetti delle passate amministrazioni.
A oggi non sappiamo a che punto sia la fase dei vari progetti PNRR non esistendo una piattaforma consultabile dove si può leggere dell’avanzamento di questi, mentre assistiamo, invece, a un continuo avvicendamento dei dirigenti che dovrebbe gestire questi fondi, fatto che certamente non ci trasmette serenità e speranza. Purtroppo, il danno creato da questa amministrazione, dalla sua incapacità di progettare il futuro della nostra città e l’enorme occasione persa saranno difficilmente recuperabili, se non con tempistiche molto lunghe e con qualche sacrificio in più”.