SIENA. Dal Gruppo Pd riceviamo e pubblichiamo.
“Abbiamo insistito per ben tre sedute della commissione affari generali per correggere le modifiche statutarie proposte dall’Amministrazione su Siena Jazz perché non c’erano motivazioni convincenti che giustificassero lo stravolgimento proposto dello Statuto.
Quando si modifica lo statuto di qualsiasi organismo, il primo passo è quello di condividere questa intenzione con i soggetti di riferimento, mentre in questo caso gli altri soci fondatori, dal 1977, Provincia e Associazione Jazzistica Senese, non sono stati coinvolti.
Inoltre, tra le modifiche c’è la previsione dell’ingresso come socio della Regione Toscana senza che sia chiaro se sia disponibile ad entrare
Ma è tutta la comunità culturale del Siena Jazz (studenti, consiglio, dipendenti e docenti) che andava ascoltata.
Abbiamo contestato il mancato riconoscimento delle autonomie che la legge prevede per questo ente di alta formazione artistica e musicale. La normativa in materia, infatti, prevede che il direttore artistico sia ‘organo’, cioè una figura autonoma per la formazione e la proposta di programmazione nella relazione con il consiglio d’amministrazione e con i soci; e non ‘struttura’, come si vorrebbe cambiare adesso, facendone dipendere la designazione (e la revoca su richiesta motivata anche) del Sindaco. Così, trasformando il direttore artistico in struttura, si va fuori dalla previsione legislativa, con il rischio per il Siena Jazz di perdere il riconoscimento di istituzione di alta formazione artistica e musicale da parte del Ministero.
Per tutti questi motivi abbiamo chiesto più volte in commissione affari generali, e oggi anche in consiglio comunale, un ulteriore approfondimento e ripensamento da parte dell’Amministrazione, senza pero’ nessun risultato. Abbiamo quindi votato contro.
Senza condivisione ed autonomia si mortificano arte e formazione”.