L’iniziativa è promossa dal Centro Sociale "Dirio Ciani” per sviluppare nuove forme di socializzazione e combattere l’isolamento delle persone con fragilità
SIENA. Un omaggio a Giovanni Caselli con letture di brani sulla sua vita e sulle sue invenzioni. Protagonisti gli studenti, gli anziani e i volontari coinvolti nel progetto “Generazioni Connesse” promosso da Centro Sociale “Dirio Ciani” e nato per rispondere ai bisogni di giovani e anziani accomunati dalla necessità di sviluppare nuove forme di relazione e socializzazione ed uscire dall’isolamento o acuito dalla pandemia.
L’iniziativa che si è svolta, oggi, in un clima di grande festa, presso il Teatro del Centro “La Lunga Gioventù” in Via Pispini, ha visto gli studenti dell’Istituto “Caselli” e i volontari dell’Associazione “Anziani Bernardo Tolomei” e dei Centri “La Lunga Gioventù” e “La Terza Età” di San Miniato, leggere ad alta voce alcuni brani che raccontano la vita di Giovanni Caselli.
Il progetto “Generazioni Connesse” nato dall’esperienza di “Gioia plus. La gioia di vivere luoghi digitali per potenziare legami” è stato realizzato con la collaborazione delle Auser di Monteriggioni, Sovicille e Poggibonsi, l’Associazione Anziani Bernardo Tolomei, il Centro La Lunga Gioventù APS, il Centro Iniziative La Terza Età di San Miniato, MOTUS e Straligut e grazie al sostegno di SdS Senese, Società della Salute Alta Val d’Elsa, Associazione Culture Attive, Fondazione MPS, I.I.S. “Roncalli” di Poggibonsi, I.I.S. Caselli, FTSA con i fondi del D.D.R. 13511/23 del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e della Regione Toscana.
Beneficiari diretti del progetto sono 20 giovani tra i 14 e i 19 anni che studiano all’IIS Roncalli di Poggibonsi e IIS Caselli di Siena ai quali sono state offerte opportunità formative legate all’ideazione, organizzazione e progettazione di interventi che coinvolgono anziani a rischio di esclusione o autoesclusione con l’utilizzo di tecnologie digitali e circa 250 anziani (over 65 anni) che sono stati coinvolti in attività formative e di socializzazione on line grazie alle quali hanno acquisito competenze digitali e trasmesso ai giovani saperi, storie e memorie.
Nello specifico, nella Val d’Elsa sono stati coinvolti 11 studenti dell’IIS Roncalli di Poggibonsi (età 17-18 anni) e 15 anziani RSA Gandini di Poggibonsi con un’ animatrice. Nel periodo tra marzo e maggio 2024, si sono svolti 4 incontri in presenza, presso l’RSA, in collaborazione con Straligut, che hanno coinvolto gli studenti del PCTO IIS Roncalli, anziani, un’attrice, e volontari dell’Auser. Gli incontri hanno visto studenti e anziani fare giochi di espressività, parola, lavorando sul ricordo e la narrazione. Si sono utilizzate filastrocche e proverbi, canzoni popolari, oggetti e fotografie.
Nel territorio di Siena si sono svolti 11 incontri, tra giovani studenti dell’Istituto Caselli – indirizzo Socio Sanitario ed anziani grazie al coinvolgimento di Ancescao, Lunga Gioventù, Centro terza età San Miniato e Centro Bernardo Tolomei e 5 ragazze di una classe seconda dell’Ist. Caselli – indirizzo Socio Sanitario. Il gruppo, dopo alcuni laboratori curati da MOTUS per sperimentare nuove modalità di conoscenza reciproca attraverso il linguaggio del corpo e il movimento, ha lavorato sulla lettura espressiva di brani presi dal libro di Giovanni Caselli che racconta la sua storia di vita e le invenzioni fatte a livello scientifico.
“Questo progetto doveva essere uno strumento efficace per combattere fenomeni di marginalità, fragilità emotiva e solitudini involontarie attraverso iniziative e percorsi di coinvolgimento attivo e partecipato, sia in presenza che con i supporti digitali, per sostenere l’inclusione sociale, in particolare degli anziani e lo è stato – ha dichiarato il Presidente dell’associazione capofila Auser Colle Val d’Elsa Paolo Ciani – oggi possiamo dire di essere riusciti a coinvolgere tanti anziani ma anche tanti giovani che si sono avvicinati al volontariato e hanno tratto una grande vantaggio nel creare connessioni con le persone anziane e con il mondo dell’associazionismo”.
tratto una grande vantaggio nel creare connessioni con le persone anziane e con il mondo dell’associazionismo”.