SIENA. Francesco Gradi, candidato della lista Emanuele Montomoli sindaco, sottolinea l’importanza di una lista civica che metta da parte gli ideali politici per abbracciare idee finalizzate al “fare” e al “cercare di farlo” al meglio nell’interesse dei cittadini. Gradi afferma: “Ho scelto di sostenere una lista civica perché accantona ideali politici per sposare idee che sono finalizzate solo al ‘fare’ e al ‘cercare di farlo’ al meglio nell’interesse dei cittadini.”
Uno degli aspetti più positivi della lista guidata da Montomoli è la capacità di unire uomini e donne che guardano al futuro senza rinnegare il proprio passato, ma, al contrario, utilizzandolo come leva per operare a beneficio della comunità. Il bello della nostra lista – prosegue Gradi – è l’unire uomini e donne che guardano al futuro, non rinnegano il proprio passato ma al contrario ne fanno leva per operarsi al bene della comunità”.
Gradi sottolinea inoltre l’approccio costruttivo dei dibattiti interni, in cui le idee e le prospettive vengono messe a confronto nel rispetto reciproco, valorizzando le potenzialità di ciascuno.
“I dibattiti interni dove si mettono a confronto idee e prospettive sono fatti con la base della costruttività, tollerando la mancanza di ognuno ed evidenziando i pregi e le potenzialità da esprimere, perché è solo con il rispetto che si costruiscono visioni e progetti di larga approvazione.”
Gradi sottolinea l’importanza di considerare l’unicità di ogni individuo, utilizzando il termine “unicità” come sinonimo di diversità per abbracciare un approccio più inclusivo. Sottolinea: “Non amo nemmeno la definizione di diversità ma preferisco usare un suo sinonimo che è molto più inclusivo: unicità. La vita porta ognuno di noi a fare delle scelte e a creare un percorso professionale e affettivo formando un personale senso civico basato sul rispetto delle scelte altrui”.
Il candidato pone anche l’accento sulla necessità di tolleranza e rispetto all’interno della comunità, richiamando alla memoria i valori di democrazia sanciti nel Costituto del 1300. Gradi afferma: “Spesso i politici parlano di accoglienza riferito ai migranti o a disperati che arrivano nel nostro paese in cerca di prospettive migliori ma ora più che mai è necessario ricordare che la tolleranza e il rispetto deve esserci anche all’interno di una comunità che si dichiara civile e che forse ha dimenticato certi valori di democrazia che già nel suo Costituto del 1300 erano sanciti”.