Sei le idee che hanno vinto il bando "Giovani e beni comuni" promosso da Cesvot e finanziato dalla Regione Toscana
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Grazie ad un finanziamento complessivo di 140mila euro (5 mila euro vanno ad ogni progetto) infatti 98 associazioni di volontariato della Toscana possono, in sinergia con 130 soggetti pubblici e privati, recuperare e restituire alla collettività beni immobili dismessi, giardini e spazi abbandonati ma anche memorie, tradizioni e saperi andati perduti. Due erano le condizioni poste dal bando: che i progetti dessero spazio al protagonismo giovanile e che fossero presentati da un gruppo di almeno tre associazioni col sostegno di una rete di partner tra istituzioni, amministrazioni locali ed enti non profit.
“Suvignano racconta” è il progetto presentato da Arcisolidarietà Siena, P.A. Gruppo Donatori Sangue Valdarbia e ASMOS – Archivio Storico del Movimento Operaio e Democratico Senese, che vuole valorizzazione la memoria collettiva del percorso che ha portato alla confisca della tenuta agricola di Suvignano, nei comuni di Monteroni d’Arbia e di Murlo, il più grande bene confiscato alla mafia nel Centro Nord. Il progetto si concretizzerà con la una pubblicazione del lavoro svolto nella comunità e nelle scuole del territorio.
Il progetto di recupero del Parco delle Mura è proposto dalle associazioni che condividono già con l’amministrazione comunale di Siena un patto di collaborazione per la valorizzazione dei beni comuni intorno alla cinta muraria e la realizzazione di una ciclopedonale. Con questo bando aderiscono al progetto anche WWF e Società sportiva Mens Sana 1871, interessati alla riqualificazione delle zone boschive e delle grandi opportunità offerte dalla riapertura delle valli del Parco. Per la progettazione artistica e per le azioni di comunicazione saranno coinvolti anche studenti delle scuole superiori.
Nell’area per cani in via Aldo Moro a Poggibonsi in uno spazio allestito con strutture in legno i giovani delle associazioni di volontariato, sportive ed istituti scolastici superiori del territorio, dopo una necessaria formazione, diffonderanno informazioni utili alla cura e al benessere degli animali.
Una sorta di start up destinata ad accrescere la conoscenza degli amici a quattro zampe grazie a istruttori qualificati, consigli pratici, aiuti dedicati agli amanti degli animali e di riflesso a tutta la comunità.
La valle verde interna alle mura di Siena, collocata tra Porta Tufi e Porta San Marco, frequentata da studenti e residenti è al centro di un altro progetto che si propone di valorizzare la zona con infrastrutture e attività dando corpo alle idee degli stessi studenti, in particolare del corso di architettura del Liceo Artistico D. Boninsegna e del corso magistrale di Geografia dello sviluppo dell’Università.
Il Parco del volontariato e le Stanze della consulta di Taverne d’Arbia sono i due luoghi dove saranno sperimentati invece modelli di autogestione per ospitare attività all’area aperta e attività di doposcuola e di contrasto alla povertà educativa e al disagio psichico animate dai giovani del luogo formati e coinvolti dalle associazioni di volontariato.
La valorizzazione del vernacolo senese è infine l’obiettivo del sesto progetto vincitore del bando “Giovani e beni comuni” che si propone di, non solo di salvare il vernacolo senese, ma di portarlo di nuovo alla conoscenza dei giovani chiamati a utilizzarlo per comporre infine un libro illustrato.
“La tutela di beni materiali e beni immateriali, il protagonismo dei giovani. La provincia di Siena ha il maggior numero di progetti approvati dal bando che chiedeva proposte concrete e radicate sul territorio – commenta Viro Pacconi, presidente della delegazione Cesvot Siena – La qualità, la varietà e l’originalità delle proposte avanzate dalle associazioni senesi dimostrano una grande vitalità del volontariato capace di far interagire le persone e di connetterle alla comunità che abitano”.