Dalle celebrazioni agli altri temi affrontati questa mattina (in aggiornamento)
SIENA. L’intervento del sindaco durante il consiglio comunale dedicato al “Giorno della Memoria”
Fabio: “Il ricordo che deve resistere al tempo: fondamentale il ruolo di famiglia, scuola e istituzioni”
“Una giornata dedicata alla storia universale e personale di molte vite, al ricordo dello sterminio del popolo ebraico, delle leggi razziali, della persecuzione dei cittadini ebrei, degli italiani che hanno subito la deportazione, della prigionia e della morte e che come istituzione abbiamo il dovere di raccontare”. Queste le parole utilizzate dal sindaco Nicoletta Fabio nell’intervento fatto durante il consiglio comunale di oggi, venerdì 26 gennaio, dedicato al “Giorno della Memoria”, che sarà celebrato domani, sabato 27 gennaio.
“Il Giorno della Memoria ricorda il giorno in cui, nel 1945, le truppe dell’Armata Rossa liberarono il campo di concentramento di Auschwitz – ha proseguito il Sindaco Fabio – La comunità ebraica senese era una delle più antiche e integrate dell’intero territorio nazionale. Ne viene fatta menzione all’interno di un documento della Biccherna a partire dal 1229. La comunità israelitica senese ebbe il secondo pogrom della sua storia, il primo avvenne nel 1800 durante l’occupazione francese, con il rastrellamento della notte tra il 5 e il 6 novembre 1943, quando 15 ebrei vennero arrestati e deportati nei campi di concentramento. Molti riuscirono a nascondersi per tempo, tra questi alcuni sono riusciti a ricostruire la storia di quei giorni nefasti che cambiarono per sempre il volto della storia. Vite interrotte, spezzate, collegate spesso a testimonianze dirette”.
“Credo sia compito delle istituzioni, ma non solo, ricordare che la libertà e l’uguaglianza degli esseri umani, insieme alla dignità di ciascuno ed alla promozione della pace, devono rappresentare valori di riferimento irrinunciabili per la nostra società – ha concluso il Sindaco Fabio – La memoria della Shoah, non è un fatto che riguarda solo gli ebrei, che pure ne hanno pagato il prezzo più alto, ma è un fatto universale che riguarda tutta l’umanità. Col passare degli anni e con l’esaurirsi di testimonianze dirette, la Giornata della Memoria assume un ruolo ancor più importante. Fondamentale il ruolo degli educatori e delle scuole, così come della famiglia, affinché il non dimenticare ci consenta di lavorare sempre di più in un’ottica inclusiva e di accoglienza. Il ricordo deve resistere al tempo per garantire a tutti un futuro migliore e per farci vivere liberi”.
Il sindaco Nicoletta Fabio ha letto, a conclusione del suo intervento, la poesia “Non gridate più” di Giuseppe Ungaretti.
Giordano: “Scuole specializzazione, al momento dati rassicuranti. Occorre fare grande attenzione sulle scelte organizzative”
“I dai dati forniti dall’Università degli Studi di Siena descrivono un quadro abbastanza rassicurante, anche se la situazione di dettaglio potremo averla al termine delle immatricolazioni e dopo le procedure di accreditamento. Alcuni dati sui volumi assistenziali meritano, però, sicuramente attenzione, affinché le scelte organizzative su alcune prestazioni assistenziali non siano pregiudizievoli per il mantenimento delle scuole”. Così l’assessore alla sanità del Comune di Siena Giuseppe Giordano ha risposto oggi, venerdì 26 gennaio, durante la seduta del Consiglio Comunale, all’interrogazione dei consiglieri Franco Bossini (Movimento Civico Senese), Bernardo Maggiorelli (Fratelli d’Italia) e Chiara Parri (Sena Civitas) in merito alle iscrizioni alle scuole di specializzazione dell’area sanitaria e sulla sussistenza dei requisiti di accreditamento per il nuovo anno accademico.
“Il quadro delle iscrizioni – ha detto l’assessore, dando anche lettura dei dati inviati, su sua richiesta, dal Magnifico Rettore dell’Università di Siena e dal suo delegato alla sanità – risente di una situazione generale a livello nazionale, visto che negli anni del Covid (anni accademici 2019/20 e 2020/21) il numero degli immatricolati nelle scuole di specializzazione è cresciuto significativamente, salvo poi tornare progressivamente ai numeri pre Covid. Dai dati contenuti nella tabella fornita emerge che, quest’anno, sono state regolarizzate centotrentotto immatricolazioni e che altre tre sono in corso di immatricolazione (totale centoquarantuno con scorrimenti ancora in corso per altre settimane), rispetto ai centoquaranta immatricolati nell’immediato pre Covid. Se si prendono, invece, come riferimento gli anni del Covid, il raffronto è meno rassicurante, ma al momento può valere quanto precisato dal Magnifico Rettore e che ho ricordato poc’anzi. Per alcune discipline si assiste ad una sostanziale tenuta, anche rispetto al numero delle iscrizioni pre Covid, mentre in altre, pur confidando negli scorrimenti della graduatoria nazionale è evidente, al momento, un calo, in alcuni casi significativo che, ovviamente, speriamo possa essere recuperato”.
“Il cosiddetto ‘decreto Calabria’ – ha aggiunto ancora Giordano – ha poi la responsabilità di aver innescato in tutta Italia un fenomeno di trasferimento degli specializzandi che sicuramente non aiuta le sedi lontane dalle grandi città. I dati forniti dimostrano che, negli ultimi tre anni accademici, a fronte di dieci trasferimenti in entrata ce ne sono stati trentadue in uscita. Quindi per uno specializzando che sceglie di venire a Siena, più di tre vanno via. I requisiti di docenza (numero di professori ordinari e associati; numero di ricercatori senior in possesso dell’abilitazione nazionale a professore associato) sono interamente rispettati per tutte le scuole attualmente accreditate, anche per il prossimo anno accademico, in previsione dell’apertura della banca dati che avverrà presumibilmente nel mese di marzo. Inoltre, si prevede per il prossimo anno accademico l’attivazione di un’ulteriore scuola di specializzazione in malattie infettive. Per quanto riguarda, invece, i volumi assistenziali richiesti per l’attivazione delle scuole di specializzazione, questi sono interamente rispettati per tutte le strutture della rete formativa. Per la struttura di sede erano state evidenziate lievi criticità in tre scuole di area chirurgica relative al numero di interventi chirurgici effettuati a causa della riduzione delle degenze e conseguentemente degli interventi a causa dei numerosissimi ricoveri per Covid del 2021. Tali criticità, sono state affrontate in una riunione con il direttore generale dell’Aous Antonio Barretta e le dovute strategie correttive sono state messe in atto; pertanto l’ateneo non prevede criticità relative ai volumi assistenziali per il prossimo accreditamento”.
“Dai dati forniti dall’Università degli Studi di Siena – ha concluso l’assessore -, si evince un quadro abbastanza rassicurante, anche se la situazione di dettaglio potremo averla al termine delle immatricolazioni e dopo le procedure di accreditamento. Alcuni dati sui volumi assistenziali meritano, però, sicuramente attenzione affinché le scelte organizzative su alcune prestazioni assistenziali non siano pregiudizievoli per il mantenimento delle scuole, così come potrebbero essere opportune da parte universitaria iniziative per rendere più attrattive alcune scuole di specializzazione nelle quali, alla luce di dati forniti dall’università, il rischio di lasciare scoperti i posti disponibili è più alto. Ciò anche considerando la circostanza, non certo trascurabile, che è interesse generale attrarre gli studenti migliori che è normale pensare non siano quelli che collocati al fondo della graduatoria nazionale e che si iscrivono con gli ultimi scorrimenti”.
Il consigliere Franco Bossini (Mcs), che ha illustrato l’interrogazione, si è dichiarato “soddisfatto della risposta dettagliata e per i dati che ci permetteranno di fare ulteriori valutazioni. Ci fa piacere che il quadro descritto dall’Università sia rassicurante, ma una valutazione definitiva sarà possibile solo al termine delle procedure di iscrizione e di quelle di accreditamento per il prossimo anno. Alcune valutazioni possono però essere fatte subito. Alcune scuole hanno infatti bisogno di maggiore sostegno e promozione, perché la loro esistenza potrebbe essere a rischio, minando anche l’immagine complessiva dell’ateneo. E’ anche evidente come tale prestigio sia legato alle prestazioni assistenziali. Ci auguriamo dunque che la direzione dell’azienda ospedaliera universitaria senese metta in atto i correttivi per superare le criticità, in particolare, delle tre scuole di area chirurgica”.
Piazzola ecologica in via delle Luglie, Capitani: “A partire dal 2025 nella via sarà istituito il servizio porta a porta”
“Sono d’obbligo valutazioni in merito all’opportunità di investimento di risorse pubbliche e strumentali per un intervento che nel breve termine cesserà la sua funzione ed efficacia”. Così il vicesindaco del Comune di Siena Michele Capitani ha risposto all’interrogazione presentata dal consigliere Franco Bossini, del gruppo Movimento Civico Senese, durante la seduta del Consiglio Comunale di oggi, venerdì 26 gennaio, in merito al posizionamento di cassonetti di raccolta rifiuti in via delle Luglie.
“Via delle Luglie – ha illustrato Capitani – è attualmente servita da un servizio domiciliare porta a porta per la raccolta del multimateriale e della carta e da un’isola ecologica, posta in fondo alla strada in prossimità del civico 31, dotata di cassonetti per l’indifferenziato e l’organico, oltre alla postazione con contenitori di grande volumetria installati in via Piccolomini all’incrocio con via Folcacchieri. La distanza massima dai cassonetti di indifferenziato e organico è di 350 metri. L’altra isola ecologica che era storicamente presente a circa metà della strada fu rimossa a seguito della revoca dell’autorizzazione da parte del proprietario dell’area in cui era posta, che tra l’altro era soggetta a continui abbandoni a terra di sacchi e materiali ingombranti. A seguito di numerosi sopralluoghi e approfondimenti non era stato possibile individuare aree alternative di proprietà comunale per il posizionamento in sicurezza dei contenitori, e per questo motivo fu scelta l’attuale tipologia di raccolta mista con il porta a porta. Furono valutati anche accordi con privati per la concessione di spazi fruibili e di facile accesso non ricevendo tuttavia i necessari nulla osta. Nel mese di maggio 2023, infine, è emersa la possibilità di utilizzo in comodato d’uso di una porzione di terreno di proprietà privata, rilevando tuttavia alcune difficoltà: il terreno si trova ad una quota superiore rispetto al piano stradale, richiedendo pertanto uno sbancamento della scarpata con relativa messa in sicurezza, oltre alla presenza di una pianta di ulivo e di un piccolo fabbricato a ridosso, che rendono difficoltose le operazioni”.
“Dall’altro lato – ha concluso il vicesindaco – è necessario valutare l’opportunità dell’intervento, in considerazione del fatto che, come da piano industriale del gestore Sei Toscana, nel 2025 è prevista la riorganizzazione dei servizi di raccolta stradale in base alla quale i contenitori di grande volumetria saranno sostituiti con nuovi cassonetti a carica verticale, mentre i contenitori cosiddetti ‘di prossimità’, quali quelli attualmente installati in via delle Luglie, saranno rimossi per essere sostituiti da un servizio di raccolta porta a porta. Alla luce di questo, sono quindi d’obbligo valutazioni in merito all’opportunità di investimento di risorse pubbliche e strumentali per un intervento che nel breve termine cesserà la sua funzione ed efficacia”.
Il consigliere comunale del gruppo Movimento Civico Senese, Franco Bossini, si è ritenuto “soddisfatto della risposta perché si tratta di un tratto di strada molto frequentato ed è quindi opportuno mantenere alta l’attenzione”.
Completamento della Grosseto – Fano, Capitani: “Potremo esprimerci solo in fase di approvazione del progetto definitivo”
Il completamento dell’itinerario E78 Grosseto – Fano è stato l’oggetto dell’interrogazione presentata dalla consigliera Giulia Mazzarelli del gruppo Partito Democratico e discussa oggi, venerdì 26 gennaio, durante la seduta del Consiglio Comunale. Ha risposto all’interrogazione il vicesindaco e assessore all’urbanistica Michele Capitani.
“Mi devo rifare – ha dichiarato il vicesindaco – alla risposta fornita lo scorso mese di novembre al consigliere Micheli. In quell’occasione ho evidenziato che in data 19 ottobre 2023 abbiamo ricevuto dal Ministero il decreto sul ‘Lotto Zero’ con cui veniva espresso giudizio positivo di compatibilità ambientale per il progetto definitivo di adeguamento a quattro corsie del tratto Siena – Ruffolo presentato da Anas spa. Sempre in tale provvedimento, le osservazioni fatte dal comune non erano state vagliate; tuttavia, adesso abbiamo qualche informazione in più”.
“E’ necessario – ha aggiunto Capitani – fare una premessa: il ‘Lotto Zero’ dell’itinerario europeo E78 Grosseto – Fano rientra fra i progetti commissariati, ai sensi del Dpcm del 16 aprile 2021, con la nomina di commissario straordinario a Massimo Simonini, dirigente Anas. L’approvazione del progetto definitivo è demandata al commissario straordinario, d’intesa con il Presidente della Regione territorialmente competente, e sostituisce, ad ogni effetto di legge, ogni autorizzazione, parere, visto e nulla osta occorrenti per l’avvio o la prosecuzione dei lavori, fatta eccezione per quelli relativi alla tutela ambientale e alla tutela di beni culturali e paesaggistici, per i quali la norma ha previsto una specifica disciplina. Nel mese di marzo 2023 il commissario straordinario ha emesso l’avviso di avvio del procedimento apposizione del vincolo preordinato all’esproprio per i proprietari privati dei terreni interessati dal nuovo tracciato del ‘Lotto Zero’. Il 19 ottobre 2023 è stato emesso il giudizio di compatibilità ambientale positivo, con specifico decreto del Ministero dell’ambiente e della sicurezza energetica, di concerto con il Ministero della cultura, a conclusione della procedura di valutazione di impatto ambientale (Via) effettuata sul progetto definitivo. Lo stesso decreto costituisce anche autorizzazione paesaggistica in quanto espresso di concerto con il Ministero della Cultura”.
“Lo scorso 18 gennaio – ha detto il vicesindaco – ho partecipato a una riunione nella sede della Provincia di Siena. Ci è stato comunicato che il progetto definitivo non è stato aggiornato a seguito dei pareri espressi dai vari soggetti nelle consultazioni della fase di Via. Sullo stesso progetto saremo chiamati ad esprimerci nella fase di approvazione, che costituisce anche variante urbanistica per le parti non conformi al nostro piano operativo (prevalentemente per zone degli svincoli di Cerchiaia e Ruffolo). Pertanto il progetto dovrà essere ratificato dal Consiglio Comunale e sarà dunque quella l’occasione di concordare alcune criticità osservate. In merito alle parti da aggiornare nel Piano operativo, il progettista del tracciato ha comunicato (solo su mia domanda) che gli svincoli e il tracciato saranno rappresentati in un elaborato con le relative fasce di rispetto in ambito urbano e extraurbano. In particolare per la zona artigianale/commerciale di Cerchiaia, dove il raddoppio del ‘Lotto Zero’ è soprastante la strada Massetana, il progettista ha affermato che tale tratto è considerato urbano, pertanto la fascia di rispetto sarebbe di venti metri anziché di quaranta come per i tratti extraurbani”.
“L’approvazione del progetto definitivo tramite conferenza dei servizi – ha concluso Capitani – di fatto costituisce anche permesso a costruire e, per come comunicato nell’incontro, assegnerebbe trenta giorni per la conclusione del procedimento, in quanto si tratta di progetto di opera commissariata”.
La consigliera Giulia Mazzarelli (Pd) si è dichiarata “non soddisfatta semplicemente perché la risposta fornita, seppur dettagliata, è stata sul ‘Lotto Zero’ della Grosseto-Fano, mentre la domanda contenuta nell’interrogazione era relativa alla possibilità, da parte dell’amministrazione, di attivarsi presso il Ministero infrastrutture e trasporti per sollecitare la soluzione di un nominare un commissario straordinario governativo. Così come è stato fatto per il completamento della Strada Statale 106 Jonica, tramite il quale si è provveduto a uno stanziamento di tre miliardi e all’adozione di un decreto ministeriale per l’individuazione delle tratte da finanziare da emanare sulla base delle indicazioni fornite dal Commissario straordinario riguardo lo stato di avanzamento, relativi costi, le risorse già disponibili, lo stato di avanzamento di ciascun lotto, nonché il crono programma. Di fatto non mi è stato risposto”.
“Via Mentana: oltre 400mila euro di investimento”
Lo stato di manutenzione del manto stradale di via Mentana è stato l’oggetto dell’interrogazione presentata dai consiglieri Lorenza Bondi e Marco Falorni del gruppo Forza Italia – Udc – Nuovo Psi e discussa oggi, venerdì 26 gennaio, durante la seduta del Consiglio Comunale. Ha risposto all’interrogazione l’assessore ai lavori pubblici del Comune di Siena Massimo Bianchini.
“Il progetto delle asfaltature di via Mentana – ha spiegato l’assessore – è inserito nella programmazione dell’ente 2024-2026 per un importo complessivo di 410mila euro. Nell’anno in corso è previsto di provvedere alla progettazione dell’opera nei due livelli previsti e accedere al mutuo per il finanziamento e la successiva esecuzione dei lavori. Il progetto riguarda la messa in sicurezza dei tratti danneggiati di tutta via Mentana, dall’intersezione con viale Avignone e via Custoza, fermo restando l’eventuale aumento dei prezzi da valutare secondo i prezzari regionali. I lavori consistono nella fresatura delle parti ammalorate, nel rifacimento del sottofondo utilizzando dei binder modificati tipo ‘alto modulo’ molto più performanti rispetto ai materiali tradizionali e con rese nel tempo maggiori, la finale stesa di tappeti di usura in conglomerato bituminoso basaltico. Sono poi previste tutte le opere accessorie, quali oneri per rialzamento chiusini e realizzazione della segnaletica orizzontale definitiva, invariata rispetto all’attuale”.
“Indicativamente – ha concluso Bianchini – sulla base delle misure che il Servizio manutenzione infrastrutture, verde, strade e sottosuolo ha preso sul posto, sono previsti circa 3.400 metri quadrati di risanamenti profondi (nuova fondazione con binder alto modulo) e circa 6.100 metri quadrati di tappeti di usura. Considerato che via Mentana ha una superficie destinata ad area veicolare di circa 9.755 metri quadrati, con l’intervento in progetto si interviene su circa il 62,53 per cento della stessa”.
Il consigliere Lorenza Bondi , che ha illustrato l’interrogazione, ha così replicato: “Mi dichiaro soddisfatta dalla risposta. Ormai da diversi anni permane questa situazione problematica del manto stradale di via Mentana: i punti fermi che ha elencato l’assessore sono importanti, anche nell’ottica di un’assunzione di responsabilità nei confronti dei cittadini che ci chiedono risposte e che ci valutano su queste incombenze. Apprezzo che siano state chiarite le tempistiche e attendiamo i futuri passaggi per la realizzazione dell’intervento”.
L’assessore Giunti ha risposto all’interrogazione della consigliera del gruppo Partito Democratico, Gabriella Piccinni
Cinema Nuovo Pendola, Giunti: “A breve interventi risolutivi su uscita di sicurezza”
“Sono state individuate le modalità per risolvere il problema della non idoneità dell’uscita di sicurezza, ed a breve saranno definiti i passaggi necessari all’attivazione degli interventi”. Così l’assessore al Turismo del Comune di Siena Vanna Giunti ha risposto all’interrogazione presentata dalla consigliera Gabriella Piccinni, del gruppo Partito Democratico, durante la seduta del Consiglio Comunale di oggi, venerdì 26 gennaio, in merito ai lavori sull’uscita di sicurezza del cinema Nuovo Pendola.
“Vorrei partire con una premessa – ha spiegato l’assessore – che di fatto è la stessa della consigliera Piccinni, e riguarda il valore che questa amministrazione riconosce ad un cinema storico come il Cinema Nuovo Pendola, che da oltre quarant’anni è punto di riferimento per la programmazione d’autore nella nostra città. Neppure è trascurabile, anzi tutt’altro, la disponibilità delle attrezzature necessarie per la proiezione estiva presso la Fortezza Medicea”.
L’assessore Giunti ha puntualizzato che “l’amministrazione ha seguito la vicenda iniziando nell’estate 2023 le trattative con l’Asp per capire il tipo di lavori da fare, in considerazione della struttura in cui si andava ad intervenire e alla luce delle osservazioni mosse dal Comando dei Vigili del Fuoco di Siena. Pur essendo iniziate da tempo le interlocuzioni con l’Asp, proprietaria dell’immobile, la procedura autorizzatoria è iniziata solo nel mese di novembre, a seguito di numerosi sopralluoghi ed incontri promossi e organizzati dall’amministrazione comunale per definire i possibili scenari e soluzioni, al fine di restituire il cinema alla città”.
“In questo processo l’amministrazione ha sempre condiviso le scelte con tutti gli attori coinvolti nel processo, ovvero l’Asp in primis, come proprietario dell’immobile in questione, il gestore, che non si è mai limitato alla sola proiezione di film ma ha promosso il coinvolgimento della città in varie modalità, e anche il territorio circostante, che in qualche modo è sempre coinvolto nella progettualità del centro storico. Ieri pomeriggio ho avuto un incontro presso l’Asp con tutti gli attori coinvolti che, come premesso, ha consentito di individuare i prossimi step per intervenire sull’uscita di sicurezza e risolvere così il problema. D’estate saranno inoltre effettuate delle proiezioni in Fortezza in accordo con il gestore” ha concluso l’assessore.
La consigliera del gruppo Partito Democratico, Gabriella Piccinni, ha così replicato “non sarò soddisfatta finchè non potrò varcare la porta del Cinema Nuovo Pendola di nuovo aperto. Capisco dalla risposta dell’Assessore che la questione non è stata all’attenzione della scorsa amministrazione, e ora che lo è i tempi si sono comunque dilatati. Vorrei far notare che l’Asp è proprietaria dell’immobile, ma è anche una partecipata del Comune, pertanto l’azione dell’amministrazione potrebbe essere più incisiva. Questa pausa nell’attività del cinema non è sicuramente positiva per l’offerta culturale della città. Le sale da cinema sono state in crisi nel periodo della pandemia e generalmente non sono così frequentate dai giovani tanto quanto lo erano dai loro genitori e dai loro nonni. A Siena però questo non è del tutto vero: al cinema si va ancora, è rimasto un atto sociale e non un prodotto da divano, e in mancanza di un multisala, almeno in centro, il cinema Pendola rimane tra le sale più amate e frequentate, pertanto la sua riapertura è particolarmente attesa”.
Parco di Villa Rubini Manenti, Bianchini: “In corso intervento di valorizzazione e tutela”
“L’amministrazione comunale è impegnata nell’attuazione di interventi volti al recupero e alla valorizzazione del Parco di Villa Rubini Manenti, nel rispetto della normativa sulla tutela dell’ambiente e dei beni culturali”. Così l’assessore ai lavori pubblici del Comune di Siena Massimo Bianchini ha risposto all’interrogazione presentata dalla consigliera Gabriella Piccinni, del gruppo Partito Democratico, durante la seduta del Consiglio Comunale di oggi, venerdì 26 gennaio, in merito ai lavori in corso nel parco della villa.
Bianchini ha specificato che “il progetto di Villa Rubini Manenti è articolato in due stralci funzionali, che riguardano rispettivamente le opere a verde e il restauro delle fontane, percorsi e pubblica illuminazione. Attualmente, stiamo concentrando gli sforzi sulle opere a verde, che includono potature mirate sulle piante del boschetto e di altre zone del parco. È importante sottolineare che gli interventi di potatura riguardano principalmente le piante di leccio di alto fusto, che presentavano rischi per la sicurezza pubblica a causa di malattie, attacchi patogeni e cedimenti strutturali in caso di fenomeni esterni, ad esempio eventi meteo particolarmente gravi”.
“Il progetto – ha evidenziato l’assessore – prevede anche il ripristino di una fitta rete di percorsi pedonali, che costituisce elemento di interesse storico-culturale ed è alla base delle motivazioni di vincolo monumentale insistente nell’area. L’intera superficie del parco, in particolare nel boschetto, è però ricoperta da un consistente strato di foglie e terriccio che non rende attualmente rilevabile lo stato di conservazione dei percorsi, ed è pertanto indispensabile procedere alla pulizia e all’eventuale recupero delle aree danneggiate. Un terzo intervento in programma interessa invece il ripristino di un cedimento del terreno rilevato nella particella 140 del parco al confine con la particella 142 (area di proprietà di Sigerico Spa), fenomeno che ha causato il crollo di una porzione del camminamento; il progetto ne prevede il consolidamento e la ricostruzione”
“Contrariamente a quanto riportato dalla stampa – ha proseguito Bianchini – preciso che le immagini divulgate nelle settimane scorse si riferiscono a una fascia esterna, tra l’altro inaccessibile, di proprietà di Sigerico, utilizzata previ accordi con la società proprietaria come zona di raccolta temporanea del legname derivante dalle opere di potatura e abbattimento e come base operativa per le operazioni di consolidamento della cavità formatasi nel parco. La notizia apparsa sui quotidiani e relativa al ‘sostanziale stravolgimento’ del parco e nello specifico del boschetto all’inglese, è quindi fuorviante, soprattutto quando richiama l’abbattimento di numerosi alberi storici. Gli abbattimenti eseguiti riguardano principalmente piante non nobili o con caratteristiche infestanti, come Ailanthus Altissima, o arbusti con sviluppo arboreo come Laurus Nobilis, Prunus Lauroceraso e Ligustrum Volgare. Per quanto riguarda le piante di Quescus Ilex, si sta addirittura osservando una rinnovazione spontanea, mentre il boschetto di lecci (visibile sul retro della vegetazione infestante), non lambisce via Garibaldi,e proprio a causa di tanta vegetazione spontanea e non contenuta, non era percettibile dalla strada sottostante”.
“L’obiettivo dell’amministrazione – ha concluso l’assessore Bianchini – tramite il pool di professionisti esterni incaricati della progettazione e direzione lavori (architetto paesaggista, agronomo, geologo per la parte relativa al cedimento, geometra per la sicurezza e contabilità), è quello di valorizzare il parco nella sua interezza, riportando alla luce un polmone verde della città da molti anni interdetto a causa proprio delle criticità legate agli alberi non più sicuri, nel rispetto della normativa italiana inerente la tutela dell’ambiente, della fauna, del paesaggio e dei beni culturali, e a seguito dell’ottenimento di tutte le autorizzazioni necessarie”.
La consigliera del gruppo Partito Democratico, Gabriella Piccinni, si è ritenuta non soddisfatta della risposta: “Non mi convince il fatto che degli alberi possano essere tagliati perché hanno scarso valore ambientale. Io ritengo che, anche nel caso che siano valutati necessari questi tagli, la gradualità delle operazioni consentirebbe di non avere davanti agli occhi degli spazi vuoti, ed eviterebbe di dover attendere anni per veder ripopolare la vegetazione e poter godere del verde. Colgo l’occasione per segnalare che, malgrado una legge del 2020 stabilisca dei i criteri ambientali minimi, non mi risulta che il Comune si sia dotato di un regolamento in merito al servizio di manutenzione del verde”.
Piano operativo di valorizzazione turistica, Giunti: “Entro breve via al gruppo di lavoro”
L’accordo di partenariato e cooperazione per la attuazione di una strategia di marketing territoriale denominata “Piano operativo di valorizzazione turistica della città di Siena” è stato oggetto di un’interrogazione durante il Consiglio Comunale di oggi, venerdì 26 gennaio. A presentarla, la consigliera Anna Ferretti del gruppo Progetto Siena; a rispondere è stato l’assessore al turismo e al sito Unesco, Vanna Giunti.
“Lo scorso 14 dicembre – ha illustrato l’assessore – la giunta comunale ha approvato un accordo tra il Comune di Siena e Sigerico Spa in merito alla co-organizzazione e co-gestione di una serie di eventi turistici e culturali sia nella stagione estiva che in altri periodi dell’anno. La volontà dell’amministrazione e di Sigerico è quella di giungere ad un piano condiviso di eventi per valorizzare l’attrattività turistica della città e gli asset economici in gestione alla società partecipata (parcheggi, musei, etc.). Un percorso sinergico e in armonia con il processo di ‘certificazione di sostenibilità’ denominato Gstc, in condivisione con numerosi stakeholders e comuni dell’ambito turistico che si sono riuniti in molte occasioni”.
“Si ribadisce – ha sottolineato Giunti – che questo accordo risulta conforme alla normativa vigente in materia di partenariato orizzontale tra pubbliche amministrazioni. Non si tratta di uno scambio di prestazioni, ma di una convergenza di obiettivi e di un’aggregazione di risorse pubbliche e private per la programmazione e la progettazione, in comune, di servizi e interventi diretti a elevare i livelli di cittadinanza attiva, di coesione e protezione sociale, secondo una sfera relazionale che si colloca al di là del mero scambio utilitaristico. Questo seguendo anche le indicazioni della Corte Costituzionale”.
“Il piano operativo – ha concluso l’assessore Giunti – sarà redatto dagli uffici comunali a seguito delle risultanze del gruppo di lavoro, che verrà convocato negli ultimi giorni del mese per iniziare il percorso. In merito alle risorse si ribadisce che l’allocazione negli esercizi 2023 e 2024 è coerente con le previsioni di bilancio e con le necessarie armonizzazioni finanziarie”.
La consigliera Anna Ferretti del gruppo Progetto Siena si è dichiarata “totalmente insoddisfatta. Ho chiesto quali erano le attività propedeutiche da imputarsi al 2023, quante siano state le riunioni, quali siano i componenti di Sigerico nel gruppo di lavoro, non mi è stato risposto. Tutti ci auguriamo che il Comune faccia le cose in regola e in piena legittimità, quello non è in discussione: un conto è però fare le cose legalmente, un conto è dire che cosa viene fatto. Nessun discute sulla regolarità dell’accordo, ma c’è bisogno di trasparenza senza prendere in giro i cittadini. E’ opportuno rivedere totalmente i rapporti con Sigerico, facendo a meno di piccoli marchingegni per fare qualcosa che sia più chiaro e funzionale all’amministrazione”.
Papi: “Cag, attività in linea con quanto programmato”
“Prevedere un’offerta formativa extrascolastica finalizzata anche a prevenire l’abbandono scolastico e azioni che favoriscano la creatività, l’integrazione tra culture e la progettualità giovanile”. Sono fra le azioni che dovranno essere previste nel prossimo bando per l’affidamento della gestione dei quattro Cag nel territorio comunale di Siena. Lo ha ribadito l’assessore alle politiche giovanili del Comune di Siena Micaela Papi, durante la seduta del Consiglio Comunale di oggi, venerdì 26 gennaio. L’assessore ha risposto all’interrogazione presentata dai consiglieri del gruppo Partito Democratico Giulia Mazzarelli, Gabriella Piccinni, Alessandro Masi e Luca Micheli sui centri di aggregazione giovanile.
“I centri – ha spiegato Papi – nascono con principi legati alla prevenzione intesa come promozione alla socialità e al benessere psico-fisico dei ragazzi. Prevenzione attraverso l’accoglienza, la relazione, il sostegno, la sperimentazione di iniziative, la creazione di gruppi di giovani per socializzare e coscientizzare la propria condizione, per accompagnarli nel percorso di definizione del sè, in un cammino di crescita e di costruzione dell’identità. Sono degli spazi polifunzionali dove i ragazzi possono incontrarsi al fine di sviluppare insieme nuove competenze e conoscenze, nascono come luogo di incontro ed aggregazione nel quale fare esperienza di convivenza con i pari e con gli adulti creando uno spazio di gioco, un ambiente informale che propone ai ragazzi un modo alternativo di stare insieme, evitando, così, il rischio della solitudine e dell’isolamento. Attualmente sono attivi quattro Cag: il Centro “Sale&Pepe” nel quartiere di Isola d’Arbia e il Cag “La Base” a San Miniato; in conseguenza delle attività realizzate con “E..state nei Quartieri 22”, su esplicita richiesta della popolazione del quartiere di Ravacciano è stata approvata la continuazione delle attività di socializzazione e animazione presso il Circolo Arci di Ravacciano per tre giorni settimanali; nei mesi autunnali 2023 ha preso vita, in via sperimentale per tre giorni alla settimana fino al 31 dicenmbre 2023, un nuovo Cag nel quartiere di Petriccio/Acquacalda nei locali di proprietà comunale, attigui la Circoscrizione uno””. “Relativamente alle frequenze – ha proseguito -, ad oggi: gli iscritti al Cag “Sale &Pepe” Isola d’Arbia sono novantuno con un età media di 7-11 anni (nel corso del triennio la frequenza è variata ma soprattutto il target di età che in passato si attestava su un’età media di 13-16 anni). Gli iscritti al Cag “La Base” San Miniato sono sessantacinque con un età media di 15-17 anni. Al Cag Ravacciano abbiamo trentadue iscritti con un età media di 9-11 anni e infine gli iscritti al Cag Petriccio/Acqucalda sono 13 con un età media di 17-20 anni”.
“Le attività svolte dagli operatori – ha aggiunto Papi – sono state rispondenti a quelle delineate nell’offerta tecnica presentata e coerenti con gli obiettivi prefissati. Si rileva un incremento della tipologia di attività effettivamente svolte rispetto a quelle prefissate e alcune variazioni che, dalle verifiche effettuate, è stato riscontrato essere determinate da un lavoro di progettazione e co-costruzione condivisa con l’utenza sulla base dei loro interessi e/o delle loro criticità come, peraltro previsto dal progetto. Gli obiettivi che il gestore aggiudicatario Coop Alioth aveva delineato nell’offerta tecnica presentata a seguito di bando di gara erano: sviluppo cognitivo e nello specifico dell’attenzione (far emergere il bisogno di leggere, sviluppare il piacere di leggere); sviluppo creativo; sviluppo della socializzazione; promozione di integrazione culturale; creare sinergie con enti e associazioni del territorio; sviluppo di competenze sociali e regole condivise; sostegno al ruolo genitoriale. Tali obiettivi risultano raggiunti considerato che tutte le attività che sono state attivate presso i centri sono state in linea con gli obiettivi prefissati e hanno riscosso interesse da parte degli utenti. La verifica del raggiungimento degli obiettivi è stata svolta dal Servizio Politiche Giovanili del Comune di Siena. Tra le metodologie utilizzate per il raggiungimento degli obiettivi, nell’offerta tecnica la cooperativa Alioth aveva delineato anche la messa in campo di sinergie e collaborazioni con la società civile, gli Istituti scolastici, le associazioni del territorio e le famiglie. Tale obiettivo è stato raggiunto constatando che nel corso del triennio numerose sono le iniziative che sono state svolte ai Cag in collaborazione con enti e associazioni”.
“L’appaltatore unico gestore dei quattro Cag – ha concluso Papi relativamente al nuovo bando – deve avere disponibilità di personale dipendente in numero tale da garantire l’omogeneità del servizio in tutte le strutture, tenuto conto delle specifiche di ogni quartiere e considerato che sette è il numero di operatori quotidianamente in servizio nei quattro centri. Gli operatori dovranno avere esperienza in attività con i giovani: attività educative, artistico-culturali, socializzazione etc. Il titolo di studio minimo richiesto è la scuola secondaria di secondo grado oltre a esperienze documentate di almeno 6 mesi come operatore in un Cag o dodici mesi come operatore in contesti socio educativi rivolti a minori. Almeno un operatore in ogni Cag deve essere under 29. Deve essere data garanzia occupazionale per il personale operante alle dipendenze del precedente affidatario. Sarà considerato valore aggiunto la sinergia e collaborazione con le associazioni, i comitati e gli organismi di volontariato presenti nel territorio”.
La consigliera Giulia Mazzarelli (Pd), che ha illustrato l’interrogazione, si è detta parzialmente soddisfatta : “I numeri del Cag Petriccio – Acquacalda sono molto ridotti rispetto a quelli degli altri centri. Vorrei, inoltre, sollevare un’altra criticità: mi risulta esserci l’intenzione di collocare un centro di facilitazione digitale negli stessi locali di questo Cag. Lo spazio disponibile è già abbastanza limitato, la coesistenza con altre funzioni all’interno dei locali può creare problemi. Mi chiedo se abbiate valutato bene questo aspetto e auspico che si possa trovare una differente soluzione”.
Riorganizzazione del trasporto pubblico, Tucci: “Realizzato un maggior numero di collegamenti”
“Il nuovo assetto del trasporto pubblico locale è stato progettato con lo scopo di realizzare un maggior numero di collegamenti, anche se talvolta con cambio di vettore”. Così l’assessore alla mobilità e ai trasporti del Comune di Siena Enrico Tucci ha risposto all’interrogazione presentata dalla consigliera Anna Ferretti (gruppo Progetto Siena) durante la seduta del Consiglio Comunale di oggi, venerdì 26 gennaio, in merito alla riorganizzazione dei trasporti effettuata l’8 gennaio 2024.
“La riorganizzazione della rete del trasporto pubblico locale in vigore da lunedì 8 gennaio 2024 – ha spiegato l’assessore – rientra nel Piano di riassetto al cosiddetto tempo ‘T2’ (venticinquesimo mese dall’avvio del servizio), approvato con delibera di giunta del 23 marzo 2023. Il progetto trae origine dalle numerose richieste dei cittadini, raccolte negli anni, riguardo alla presunta carenza di servizi in alcune zone del territorio. Il Servizio mobilità e trasporti, sulla base delle segnalazioni ricevute, fece a suo tempo un’analisi dello stato dei servizi, andando a comparare l’offerta e la domanda del trasporto, ovvero la distribuzione delle corse e l’utenza trasportata, la consistenza demografica, la concentrazione di attività produttive nelle varie zone, cui si aggiunsero le valutazioni sulla sostenibilità ambientale in zone di particolare pregio interessate dalla rete del trasporto pubblico, come ad esempio il centro storico. A seguito di questo lavoro e dei numerosi confronti con il gestore, l’amministrazione ha elaborato il Piano di riassetto del trasporto pubblico locale, che si intersecava con il Piano urbano della mobilità sostenibile (Pums) e con il Regolamento sull’accesso dei bus turistici al centro storico”.
“Le recenti modifiche alla rete – ha evidenziato Tucci – non comportano alcuna spesa aggiuntiva da parte del Comune di Siena, in quanto il contratto di concessione dei servizi di trasporto pubblico locale tra la Regione Toscana e il gestore Autolinee Toscane ha previsto per il Comune di Siena, a partire dal tempo contrattuale ‘T2’, un incremento di circa 270 mila chilometri all’anno a parità di contributo economico da parte del Comune. Le scelte fatte fanno parte, come già evidenziato, di un progetto complessivo di modifica della rete, ovvero del Piano di riassetto dei servizi urbani al tempo contrattuale ‘T2’, e non possono pertanto essere valutate singolarmente. L’attivazione di nuove linee determina necessariamente un’analisi e revisione di quelle esistenti al fine di ottimizzare le risorse e le percorrenze senza penalizzare la capillarità del servizio. Il trasporto pubblico locale non è per definizione un servizio porta a porta, ma appartiene alla tipologia dei servizi a rete la cui funzione è quella di garantire un collegamento tra il maggior numero di origini e destinazioni anche con cambio di vettore; per ottimizzare tale funzione non è ovviamente sempre possibile garantire un collegamento diretto tra una singola origine e una singola destinazione”.
“Ad esempio – ha sottolineato l’assessore – la deviazione della linea S3 va valutata in relazione all’introduzione della linea S14. Se da una parte la variazione di percorso della linea S3 ha modificato, ma non inibito, alcuni collegamenti dalla zona di Porta Tufi, richiedendo cambi di vettore prima non necessari, dall’altra ha consentito un collegamento richiesto degli abitanti della Coroncina e dei pendolari provenienti dalla zona sud. Il nuovo assetto è stato quindi progettato con lo scopo di realizzare un maggior numero di collegamenti, anche se talvolta con cambio di vettore”.
“La rete del trasporto pubblico locale – ha concluso Tucci – è comunque oggetto di continuo monitoraggio e confronto tra gestore e Comune. Le nuove linee, una volta entrate a regime, saranno analizzate e se alcune tratte, o parte di esse, dovessero risultare sottoutilizzate, saranno oggetto di revisione, compatibilmente con le percorrenze e l’organizzazione complessiva del servizio.
La consigliera Anna Ferretti del gruppo Progetto Siena ha replicato che “non si chiedeva e non si chiede un servizio porta a porta, il servizio pubblico deve essere a rete ed è scontato, ma è giusto rispondere ai cittadini che segnalano le carenze e le problematiche. Chi utilizzava la linea S3, ad esempio, forse non era stato avvertito dei cambiamenti: bene per l’introduzione della linea S14, ma forse è possibile ottimizzare la corsa perché nella zona di Porta Tufi vertono numerosi cittadini e il taglio della linea S3 è stato per loro penalizzante. E’ giusto ascoltare le richieste e le criticità che emergono, il servizio pubblico a Siena è sempre stato ottimale e molto utilizzato, siamo fra le città con maggior numero di fruitori, cerchiamo di non peggiorarlo”.
Il Sindaco ha risposto all’interrogazione presentata dal gruppo Partito Democratico
Fabio: “Altra interrogazione su Biotecnopolo, servirebbe stessa costanza con i parlamentari di riferimento”
Lo stato di attuazione dei progetti della Fondazione Biotecnopolo al centro dell’interrogazione presentata oggi, venerdì 26 gennaio, in Consiglio Comunale dai consiglieri del gruppo del Partito Democratico Alessandro Masi, Giulia Mazzarelli, Gabriella Piccinni, Luca Micheli e del gruppo Progetto Siena Adriano Tortorelli e Anna Ferretti.
“Credo che sia doveroso, alla luce dell’ennesima interrogazione riguardante il Biotecnopolo, specificare che si tratta di una materia di competenza parlamentare e di Governo nazionale – ha spiegato il Sindaco di Siena Nicoletta Fabio – e che al momento il Comune di Siena può solo rinnovare il costante impegno nell’informare la comunità sulle interlocuzioni portate avanti dai nostri rappresentanti. Auspico che il Partito Democratico serbi la stessa costanza utilizzata nel presentare interrogazioni a questa amministrazione anche per pungolare i propri parlamentari e referenti nazionali”.
“Conoscere le risorse trasferite e utilizzate per un progetto che non è sotto la giurisdizione del Comune di Siena è alquanto difficile – ha proseguito il Sindaco Fabio – Con l’auspicio e l’impegno che la Fondazione possa trovare a Siena sede e base operativa non posso che confermare quanto detto qualche giorno fa dal deputato Francesco Michelotti alla stampa. Esiste un forte interesse nazionale sulla creazione dell’hub antipandemico, importanti progettualità sono già all’attenzione del Cda. Questo fa certamente ben sperare e crea i presupposti che già dalle prossime settimane si riescano a vedere risultati concreti anche alla luce degli ultimi colloqui avvenuti con il Ministro della Salute Orazio Schillaci, che ha confermato lo stato di avanzamento della riforma dello statuto”.
“Possiamo confermare che sia stata attivata la procedura per l’apertura di un conto corrente e che all’attenzione del Cda ci saranno vari progetti anche provenienti dall’imprenditoria senese. Vorrei però rimarcare un concetto fondamentale ovvero che ci sono degli organi competenti che sono il consiglio di amministrazione e i ministeri soci fondatori e che per questo il Comune di Siena, non può che prendere atto di quanto sarà deciso e portato avanti nei prossimi mesi, vigilando su tutte le operazioni per il bene della nostra comunità”.
Il consigliere Alessandro Masi (Pd), che ha illustrato l’interrogazione, ha dichiarato “Resto insoddisfatto della risposta, specificando che la nostra insistenza sull’argomento è nell’interesse della città. I nostri rappresentanti in Parlamento fanno la loro parte, ma sono all’opposizione, mentre la decisione e il destino di questi due progetti sono in mano a chi governa a Roma, come del resto avviene qui; comunque, anche di recente, nell’ultimo consiglio comunale straordinario sul tema, come forze di opposizione non ci siamo tirati indietro per condividere una mozione politica per questi progetti, che però la maggioranza non ha voluto condividere: così è naufragato un atto politico che avrebbe dato più forza all’azione dell’amministrazione su questi due progetti”.
“La risposta dunque non ci lascia tranquilli – prosegue il consigliere del gruppo Pd Alessandro Masi – anche perché, con uno statuto pronto e con le risorse già messe a disposizione, ci sarebbero tutte le condizioni per partire; e invece si continua a girare intorno al tema dello statuto, mentre il riferimento generico nella risposta della sindaco a progetti all’attenzione del Cda del Biotecnopolo non spiega se le attività della fondazione siano effettivamente partite”.
“Non banalizziamo l’argomento trascinando la questione nella polemica politica – aggiunge il consigliere del gruppo Pd Masi – Come oggi, con la celebrazione della ‘Giornata della Memoria’, abbiamo riconfermato come consiglio comunale la nostra responsabilità della memoria, così dobbiamo assumerci anche la responsabilità della prospettiva. Non è sufficiente ‘monitorare’, dobbiamo insistere e stressare costantemente chi ha in mano il destino di questi due progetti, perché partano. La nostra città e la nostra provincia, con il distretto delle scienze della vita, sono pronte e saranno all’altezza di queste funzioni e del loro servizio per la ricerca e la salute del nostro Paese”.
L’assessore Tucci ha risposto all’interrogazione dei consiglieri del gruppo Partito Democratico
Aru ‘Esterna Fontebranda’, Tucci: “Scelta da ponderare con attenzione, non è prevista nell’anno in corso”
“Su viabilità e parcheggi l’unica soluzione sarebbe attuare l’Aru 12 ‘Esterna Fontebranda’ già prevista nel 2006. E’ una scelta da ponderare con attenzione e comunque non prevista nell’anno in corso”. L’assessore a mobilità, trasporti e sicurezza del Comune di Siena Enrico Tucci ha risposto così oggi, venerdì 26 gennaio, durante la seduta del Consiglio Comunale, all’interrogazione presentata dai consiglieri del gruppo Partito Democratico Alessandro Masi, Giulia Mazzarelli, Gabriella Piccinni e Luca Micheli in merito alle varie criticità e preoccupazioni degli abitanti di Fontebranda per viabilità, parcheggi, servizi ed illuminazione nella zona.
Entrando nel dettaglio, l’assessore ha illustrato alcuni dati: “Per quanto attiene il prolungamento del marciapiede dal nido d’infanzia all’agenzia Luppoli, come ribadito nello scorso consiglio comunale la questione è allo studio dell’amministrazione e non ho, ovviamente, nuovi elementi da aggiungere. Riguardo la pericolosità e il rischio incidenti della zona, i dati che emergono dalla statistica a partire dal 1 gennaio 2023 fino ad oggi sono i seguenti: in totale sono stati rilevati tre incidenti stradali, di cui uno con lesioni ad un conducente e gli altri due con soli danni ai veicoli. Sono state inoltre accertate novantotto sanzioni al Codice della Strada per violazioni statiche e cinque sanzioni per violazioni dinamiche”.
“Confermiamo – ha proseguito Tucci – che la soluzione adottata per la linea 54 del Pollicino è da considerarsi sperimentale; verrà prorogata l’ordinanza attuale che scade a fine mese, mentre stiamo valutando con Autolinee Toscane delle modifiche al percorso da mettere in campo da fine febbraio. Riguardo alla preoccupazione su viabilità e parcheggi, l’unica soluzione sarebbe attuare l’Aru 12 ‘Esterna Fontebranda’ già prevista nel 2006. Come noto, si tratta di un provvedimento a tutela dei residenti, ma non sempre in ultima analisi da essi stessi gradito, e con inevitabili conseguenze sugli altri fruitori della zona. E’ pertanto una scelta da ponderare con attenzione e comunque non prevista nell’anno in corso. In merito alla poca fluidità all’ingresso della Ztl, questa è dovuta anche al fisiologico fenomeno dell’accompagnamento, che si verifica a tutti gli accessi alle zone in cui la circolazione non è consentita a tutti i veicoli e che in aree ristrette come questa crea intralcio per difficoltà di manovra di inversione di marcia e assenza di zone di fermata, causate dalla peculiare conformazione dei luoghi”.
“Per quanto attiene l’illuminazione pubblica installata in via Esterna Fontebranda e in strada delle Grotte – ha concluso l’assessore Tucci – entrambe le strade sono servite da impianto di illuminazione con ottiche stradali su palo che, allo stato attuale, risultano funzionanti e non si registrano segnalazioni di malfunzionamento. L’ufficio provvederà, in ogni caso, a programmare un sopralluogo in contraddittorio con il gestore degli impianti in modo da poter misurare anche i valori di illuminamento sul campo. Rispetto, invece, all’illuminazione dell’area di accesso alla risalita meccanizzata, la stessa non risulta allacciata alla rete di illuminazione pubblica, ma all’utenza relativa all’impianto di risalita. Anche in questo caso l’ufficio programmerà un apposito sopralluogo per valutare la fattibilità tecnico economica di allacciamento degli impianti alla rete di illuminazione pubblica, lavorando nell’immediato per garantire la funzionalità degli impianti esistenti”.
Il consigliere Alessandro Masi (gruppo Partito Democratico), che ha illustrato l’atto, si è dichiarato “per il momento non soddisfatto dalla risposta, principalmente rispetto a due questioni: quella della sperimentazione della linea 54 del servizio del pollicino, su cui l’amministrazione deve essere chiara nei confronti dei cittadini, che devono essere rassicurati sul fatto che il servizio non verrà abolito. C’è poi il tema del parcheggio e della sicurezza della viabilità pedonale, di cui vanno garantiti sicurezza, controllo e soluzioni specifiche. Ringrazio invece per la volontà precisa di affrontare il tema dell’illuminazione all’ingresso della risalita, un intervento che davvero può cambiare la percezione di chi si trova a salire o ad uscire dalla città. “
Lavori al Palasport, vice sindaco Capitani: “L’obiettivo è permettere l’organizzazione di eventi più complessi”
“I lavori di riqualificazione stanno interessando la copertura, con l’obiettivo di garantire la sicurezza e riportare la capienza a numeri maggiori, permettendo così l’organizzazione di eventi più complessi”. Così il vice sindaco del Comune di Siena Michele Capitani ha risposto all’interrogazione presentata dal consigliere Alessandro Masi (gruppo Partito Democratico) durante la seduta del Consiglio Comunale di oggi, venerdì 26 gennaio, “sullo stato dei lavori sul palazzetto della Mens Sana e sulla sostenibilità del suo progetto di valorizzazione, dopo la riapertura al pubblico con la prescrizione da parte della commissione provinciale di vigilanza e sicurezza della prescrizione del limite di presenze nell’impianto sportivo di 2670 persone”.
“La prima fase di interventi sulla copertura del palasport – ha spiegato il vice sindaco – è stata completata e portata a termine, consentendo l’utilizzo dell’impianto per gli allenamenti e per le partite da parte della Polisportiva Mens Sana, della Mens Sana Basket e della Emma Villas. La capienza ridotta è stata condivisa con le tre società sportive ed è stata dettata dalla necessità di proseguire con le ulteriori opere anche a campionato in corso, potendo, così, gestire la sicurezza del cantiere e degli spettatori. Nella seconda fase, infatti, saranno completate le analisi e le verifiche sulle strutture laterali ed eseguiti gli eventuali interventi necessari, ad oggi non prevedibili vista l’impossibilità di completare le analisi senza accesso in quota”.
“Al momento attuale – ha proseguito Capitani – sono in fase di valutazione gli apprestamenti necessari per consentire l’accessibilità dei posti di lavoro e il procedere delle lavorazioni. Per completezza, mi preme sottolineare che, nella fase immediatamente successiva alla donazione, si è provveduto anche ad un complessivo intervento di efficientamento energetico dell’impianto di illuminazione del campo centrale, avendo cura di installare dispositivi e sistemi in grado di garantire, da un lato, un cospicuo risparmio energetico con migliore efficienza e, dall’altro, la possibilità di creare scenari di impatto”.
“A seguito della donazione – ha sottolineato il vice sindaco – il Comune di Siena aveva deciso di gestire direttamente, in via sperimentale, la struttura del Palasport per finalità sportive, commerciali, sociali, aggregativi, ricreative, di spettacolo, convegnistiche, fieristiche, sostanzialmente tutto ciò che attiene all’organizzazione del tempo libero, rendendo così un servizio alla cittadinanza e a tutto il territorio. L’amministrazione aveva stabilito, poi, di confermare l’affidamento alle società sportive dei servizi di apertura e chiusura dell’impianto, delle pulizie dei locali interni quali spogliatoi, tribune, servizi igienici pubblici e simili, locali esterni, e di tutti i servizi base relativi al campo centrale e ai locali laterali e collegati. Infine, il Comune aveva approvato il disciplinare per l’utilizzo sperimentale del Palasport, nonché il piano delle tariffe per l’utilizzo di quest’ultimo”.
“Ritornando al tema dei lavori di riqualificazione – ha concluso Capitani – questi stanno interessando la copertura con l’obiettivo di garantire la sicurezza e riportare la capienza a numeri maggiori, permettendo così l’organizzazione di eventi più complessi. La strategia è quella di consolidare il ruolo della città di Siena quale meta di eventi nel panorama nazionale, attivando così strategie di audience development, e gli interventi che stiamo portando avanti hanno proprio l’obiettivo di avere, oltre a spazi all’aperto, anche strutture indoor pronte ad ospitare eventi di una certa rilevanza”.
Il consigliere comunale Alessandro Masi del gruppo Partito Democratico si è ritenuto “non soddisfatto”. “L’interrogazione ha voluto porre all’attenzione del Consiglio Comunale il delicato percorso legato alla convezione e alla sua complessità, data la strategicità di questa struttura, riferimento per tutta la nostra Città. E’ necessario, da una parte, concentrarsi sui tempi dei lavori, che adesso riguardano la statica e poi affronteranno la sismica, e che devono tenere conto della sostenibilità delle risorse investite. Infatti, migliorando le condizioni, aumenterà la capienza e la possibilità di eventi aggiuntivi, oltre a quelli sportivi, importanti per i giovani e per tutti i cittadini. E’ giusto quindi che il Consiglio Comunale sia periodicamente informato”.