"Non sarò un presidente "fiorentinocentrico", la Toscana deve lavorare unita"
SIENA. (a. m.) Eugenio Giani è tornato a Siena per incontrarsi con il presidente della Provincia Silvio Franceschelli e alcuni sindaci, all’indomani della sua elezione a presidente della Regione Toscana, elezione a cui l’area senese ha dato un consistente contributo .
“Sono venuto oggi a Siena per rendere omaggio alla provincia che dopo Firenze mi ha regalato la più bella soddisfazione; sono grato a questa provincia, a tutti i suoi comuni: questo è un segno, una attestazione dell’importanza che per me ha Siena. Tutti mi dicevano durante la campagna elettorale che Giani sarà un presidente della Regione “fiorentinocentrico”. Vi posso dire – ha sottolineato – che sarà esattamente l’opposto. Credo molto che la Toscana debba marciare unita e quindi ho per Siena una particolare simpatia e ho sempre sentito che l’identità della Toscana passa per un ruolo fondamentale che nella storia, nel momento presente e nel futuro, ha la provincia di Siena. Per questo sono qua, ed è indicativo anche per la composizione della nuova giunta, anche se non posso dire niente perché ancora dobbiamo metterci a sedere e a ragionare”.
“Monte dei Paschi è una realtà con grandi professionalità. Non voglio vederla disperdere nei mille rivoli delle vendite. Mi impegnerò ancora di più perche possa restare in mano pubblica e vedere se si trova una soluzione che consenta alla banca di mantenere il proprio profilo di identità. Da presidente della regione – ha proseguito – sono ancora più convinto, come lo ero da candidato, della necessità del rinvio dell’accordo con la Bce per l’uscita del Tesoro da Mps. La banca la vedo come un insieme di grandi potenzialità da un punto di vista del management, di funzionari, maestranze”.
Giani ha anche approfittato dell’occcasione per rispondere al sindaco uscente di Arezzo Ghinelli, secondo il quale con la presidenza Giani sarà conservato il sistema delle grandi Ausl che favorisce Siena e Firenze, roccaforti del Pd, e penalizza Arezzo. “Sulla sanità dobbiamo superare questa logica dei campanilismi. Apriremo una bella consultazione con gli stati generali della sanità – ha annunciato Giani- per come organizzare al meglio la sanità toscana. Tutti avranno la possibilità di esprimere la propria opinione, compreso il sindaco Ghinelli. Se ci saranno degli accorgimenti li vedremo tutti insieme. Il sistema della sanità toscana ha funzionato per reggere al coronavirus. Devo dire ha funzionato anche perché il sistema delle grandi Asl ha dato flessibilità e non burocrazia, quando occorreva intervenire nei momenti di emergenza. Con gli stati generali della sanità faremo tutte le verifiche, sentiremo tutte le voci e vedremo come integrare la legge 84 del 2015”.