
di Augusto Mattioli
SIENA. Maurizio Gasparri (FI) è stato condannato dal tribunale di Siena per avere diffamato nel 2017 – nel corso del programma televisivo “L’aria che tira” – l’ex rettore dell’università Piero Tosi e suo figlio Gian Marco anch’egli docente.
La giudice Chiara Minerva ha deciso per una multa di mille euro per il senatore, per il quale il pm Niccolò Lodovici aveva chiesto tre mesi di reclusione. Gasparri però dovrà pagare come risarcimento alle parti civili ventimila euro all’ex rettore e quindicimila al figlio, a cui vanno aggiunte le spese processuali. Un sentenza contro la quale il legale di Gasparri, Giuseppe Valentino, presenterà appello.
La denuncia nei confronti del senatore era stata presentata da Tosi e dal figlio in seguito ad un commento nel corso della trasmissione televisiva de La 7, riguardante l’arresto alcuni professori fiorentini coinvolti in una storia di baronie universitarie e di concorsi truccati. Nel corso della sua dichiarazione Gasparri aveva citato una vicenda giudiziaria che aveva coinvolto Tosi quando era rettore all’Università di Siena e presidente della Conferenza dei Rettori delle Università Italiane, conclusasi tra il 2010 e il 2015 con la piena assoluzione sua e quella del figlio, contrariamente a quanto aveva affermato il senatore Gasparri.
Secondo l’avvocato Valentino nelle dichiarazioni del suo assistito sulla base di quanto emergeva dal web riguardo alle prime conclusioni sulla vicenda che riguardava Tosi “c’è stato un errore, ma per il codice penale l’errore in buona fede non è punibile”.