L'azienda: "Sei garantisce continuità e qualità dei servizi"
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SIENA. L’Anac chiede al prefetto di Siena il commissariamento di Sei Toscana, che si occupa della gestione integrata dei rifiuti nelle province di Siena, Grosseto e Arezzo. La richiesta è collegata all’inchiesta per turbativa d’asta e corruzione, nella quale sono indagati i vertici della società. Il valore dell’appalto, che secondo i Pm fu truccato, si aggira sui 3,5 miliardi di euro.
L’Anac (Autorità nazionale anticorruzione) rileva come emerga «con assoluta chiarezza un sistema illecito, volto a favorire il raggruppamento risultato aggiudicatario, attraverso accordi collusivi e illecite commistioni tra controllori e controllati». A partire dai risultati dell’inchiesta, Anac sottolinea quindi «il modus operandi disinvolto e spregiudicato adottato dagli indagati» per turbare l’iter di gara ed arrivare a «una procedura ‘cucita su misura’ dell’impresa aggiudicataria, attraverso l’inserimento di clausole e oneri dissuasivi nei confronti degli eventuali concorrenti». Questo «si è tradotto in una reiterata violazione dei principi cardine della trasparenza, imparzialità e correttezza, indispensabili per una buona amministrazione pubblica». Ne esce «un quadro corruttivo» che «non presenta elementi di occasionalità e casualità, ma tratteggia un sistema illecito consolidato e ramificato». Nel corso del procedimento avviato dall’Anac, che è ovviamente distinto e parallelo a quello condotto dall’autorità giudiziaria, Sei Toscana ha presentato tra dicembre e gennaio memorie e controdeduzioni che l’Autorità ha analizzato. Ma queste documentazioni «sebbene puntuali e approfondite – specifica Anac – non appaiono sufficienti a inficiare» le valutazioni alla base Della richiesta di commissariamento.
Il comunicato di Sei Toscana
A seguito della procedura avviata da Anac lo scorso novembre, Sei Toscana è stata informata dall’Autorità in merito alla trasmissione alla Prefettura di Siena della proposta per l’adozione delle misure di cui all’art. 32 D.l.n.90 del 24/06/2014.
Qualunque sarà la risoluzione adottata dall’Autorità, Sei Toscana è in grado di garantire la continuità e la qualità dei servizi, potendo contare su una struttura operativa che ha dimostrato competenza e professionalità anche in una fase così complessa.
Il modello realizzato nella Toscana meridionale rappresenta un riferimento per gli altri territori che si apprestano alla riorganizzazione del servizio di gestione ambientale. E’ proprio per questo che Sei Toscana è pronta ad attendere con serenità la conclusione del procedimento e resta di primario interesse della società che venga fatta completa chiarezza sull’affidamento di un servizio pubblico così delicato.
Una chiarezza dovuta ai Comuni, ai cittadini, ai dipendenti e alla società stessa che è e rimane sempre impegnata a garantire il miglior servizio possibile.
Sei Toscana, riservandosi di valutare l’eventuale provvedimento, conferma fin da ora completa collaborazione da parte dell’intera struttura e dei propri organi, assicurando la massima trasparenza ed impegno.