SIENA. Da Matteo Galasso (Azione Siena) riceviamo e pubblichiamo.
“Scarsa attenzione ai giovani, alle loro esigenze, ai loro bisogni, alle loro idee. É quella che lamenta Matteo Galasso referente provinciale dei giovani under 30 di Azione Siena dopo quasi un anno dall’insediamento della nuova amministrazione comunale, nonostante i buoni propositi sul tema che il sindaco Nicoletta Fabio aveva raccontato in campagna elettorale.
“L’allora candidata sindaco Nicoletta Fabio, nel suo programma intitolato “Ascolto, osservo, stringo, respiro e sento” – spiega Matteo Galasso – diceva di osservare i giovani, di osservarne “la loro capacità di immaginare, la bellezza delle idee che la cattiva politica ha trascurato per troppo tempo” . Noi giovani, infatti, ci aspettavamo particolare attenzione verso i nostri bisogni ed eravamo anche fiduciosi – continua il referente under 30 -, visto anche il trascorso professionale della Fabio, che con le aspettative dei giovani si è confrontata per una vita. Tuttavia, però, la politica è un’altra cosa e nessuna delle promesse elettorali sembra essere stata mantenuta e i giovani ancora una volta sono i primi a farne le spese.
Mi chiedo, dove sono finiti i giovani? E che fine hanno fatto iniziative importanti come ad esempio quello del ‘Consiglio comunale dei ragazzi e delle ragazze”, promossi dalla maggioranza (nello specifico dal consigliere comunale Bernardo Maggiorelli), nei confronti del quale, come Gruppo giovani di Azione Siena, ci eravamo espressi favorevolmente, essendo stato uno dei punti del programma elettorale di Azione. Sarebbe un peccato che un progetto così importante rimanesse solo uno slogan elettorale.
Se la politica e l’amministrazione locale continuano a non ascoltare le esigenze dei giovani si rischia di avere una città con un’apparente bella facciata di decoro, pulizia e benessere dietro alla quale si nasconde il malessere e disagio giovanile, che in parte già esiste.
Pertanto, come gruppo Giovani di Azione, chiediamo all’amministrazione comunale che si possa aprire una riflessione approfondita sulle tematiche giovanili. La nostra proposta è quella di istituire un tavolo periodico di confronto con la presenza dei giovani, che sarebbe utile per ascoltare dai diretti interessati il loro punto di vista.
L’auspicio è che vengano offerte ai giovani delle risposte concrete e non il solito immobilismo accompagnato da moniti demagogici che non servono a nulla”.
