SIENA. “Il referente Under 30 di Azione Siena risponde al post di Pierluigi Piccini (https://pierluigipiccini.it/a-proposito-di-consigli-giovanili-un-tema-da-approfondire/), che ha preferito pubblicare un articolo di 25 anni fa, invece di cercare un confronto sulle proposte. Un modo di trattare i giovani che appartiene all’antiquariato della politica.
A proposito di giovani la proposta della attuale Amministrazione comunale di istituire il Consiglio Comunale dei ragazzi e delle ragazze, iniziativa da noi apprezzata e di cui, come giovani under 30 di Azione Siena, ci siamo fatti promotori in campagna elettorale, ha sollecitato Pierluigi Piccini a ospitare sul suo Blog, quale replica all’argomento, un articolo di Michel Koebel, dottore in Scienze umane di Strasburgo, già pubblicato nel 1998 sulla Rivista “Informations Sociales”.
Ci saremmo aspettati da Piccini una presa di posizione personale, se avesse voluto partecipare a questo confronto, non certo una replica mediata da un articolo di 25 anni fa, ispirato alla esperienza francese, completamente decontestualizzato dal tessuto sociopolitico attuale nazionale e locale.
Senza entrare nel dettaglio dell’analisi del Dott. Koebel, vogliamo però mettere in evidenza alcuni concetti espressi e che non possiamo assolutamente condividere. Non riteniamo infatti che, come riporta l’illustre studioso, “l’avvicinarsi ai consigli comunali dei giovani possa essere considerato, da un punto di vista politico, una eresia” . un pensiero il nostro che ritengo condiviso amche da Azione a livello nazionale, visto che è l’unico partito che non ha una sezione “giovani”, ma ci fa agire assieme agli adulti, proprio a conferma dell’importanza che in tal modo viene data alla nostra categoria di giovani
Lo spirito che ci anima, come Giovani Under 30 di Azione Siena, a sostenere un’iniziativa quale quella del Consiglio dei ragazzi e delle ragazze non è certo di legittimare la politica degli eletti, come vuol far credere l’articolo.
Lo spirito è quello di creare un’opportunità di incontro e confronto tra i giovani, che vada oltre le ideologie e appartenenze politiche, da cui nascano domande da porre agli adulti, “costringendoli” a tener conto delle nostre critiche, proposte e necessità. Un’opportunità per fare capire che facciamo parte della società e ne siamo il futuro.
E’ chiaro che non ci riconosciamo assolutamente in quanto espresso nell’articolo del Dott. Koebel. Riteniamo che siano concetti legati all’antiquariato di una politica un po’ ammuffita, suonando peraltro come lesivi della dignità e dell’intelligenza di molti giovani.
Potremmo non essere ancora dotati della saggezza e della lungimiranza che appartiene alla “gerousia” politica, al Consiglio degli Anziani, abbiamo però entusiasmo, freschezza, e siamo in grado di portare un diverso punto di vista e la capacità di leggere e interpretare la società e le sue esigenze senza le sovrastrutture e le malizie che fanno spesso perdere oggettività e lucidità.
Se con l’articolo da lui ospitato, Piccini e con lui chi ne condivide i contenuti, ha voluto far conoscere il suo parere a proposito del Consiglio dei giovani (e quindi per estensione dei giovani?), non è questa la risposta che aspettavamo.
Avremmo preferito che, nel sottoporre all’attenzione dei suoi lettori l’articolo del Dott. Koebel, Piccini avesse messo in evidenza i rischi cui può andare incontro un organo del genere, nel momento in cui dovesse essere preso in mano dalla politica dei palazzi. Ci saremmo aspettati però anche suggerimenti e indicazioni per evitare che ciò si possa avverare.
Ci rendiamo conto che, forse, avremmo chiesto troppo a chi (e ci riferiamo non alla singola persona ma a una intera classe politica senza distinzione di colore) vede nei giovani, nel sostenerli, non una opportunità di cambiamento, rinnovamento e crescita sociale bensì una futura “minaccia alla poltrona”, dalla quale i vecchi politici si sganciano malvolentieri.
Tutto questo, comunque, non spengerà i nostri entusiasmi nel sostenere l’iniziativa del Consiglio Comunale dei ragazzi ma anche, come giovani under 30 di Azione Siena, promuovendo iniziative su temi concreti che riguardano la nostra società e in particolare Siena, cercando di aggregare insieme ai giovani anche quei “diversamente giovani” della politica che vogliano pensare concretamente al futuro dei propri figli senza stare a guardarli supponenti, pontificando dall’alto di uno scranno”.
Matteo Galasso, referente Giovani Under 30 di Azione Siena