Cambio di destinazione d'uso per l'edificio che ospita la scuola
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SIENA. Il destino dell’Istituto di istruzione superiore “Monna Agnese” ha costituito il tema dell’interrogazione presentata nella seduta consiliare di martedì scorso, 26 luglio, da Rita Petti (PD) e sottoscritta dal collega di gruppo Simone Vigni. “Il complesso di via del Poggio che attualmente ospita il Liceo linguistico e l’Istituto tecnico per le Biotecnologie – ha specificato la consigliera – è di proprietà comunale ed è inserito da tempo nel Piano delle alienazioni. L’edificio, un antico ospedale del XIII secolo, detiene affreschi di pregio e risulta inadeguato rispetto alla sua destinazione d’uso in considerazione dell’aumento della popolazione studentesca”.
Petti ha rilevato come “rispetto alle criticità evidenziate nell’anno 2014/15, è stata adesso prospettata l’ipotesi di trasferire l’istituto in altra sede, con gradimento di tutte le componenti interessate. Questo è possibile con lo scambio di sede, concordato con l’Amministrazione provinciale e approvato dal Consiglio d’Istituto, tra le altre due sezioni costituenti lo stesso polo scolastico, ovvero il “Caselli” e il “Marconi”, che permetterebbe di liberare i locali degli “ex istituti di Chimica” ubicati in Pian dei Mantellini per le due sezioni del Monna Agnese. Visto che detta operazione non potrà realizzarsi in vista dell’anno scolastico 2016/17 – ha aggiunto la consigliera – data l’attuale fase di passaggio per il rinnovo della carica di rettore dell’Università degli Studi di Siena, proprietaria dell’immobile destinato a ospitare il “Monna Agnese”, e considerato che la possibilità di alienazione dell’immobile di via del Poggio è concreta>>, Petti ha chiesto all’Amministrazione <<come e con quali tempi si intende intervenire per ottenere un risultato utile e se sia in corso la procedura per il cambio di destinazione d’uso dei locali e per l’acquisizione dei necessari pareri, data la loro particolare natura; più in generale, come si pensa di garantire il rispetto della valenza pubblica del bene in oggetto, a beneficio della collettività e del contesto urbano, a prescindere dal passaggio di proprietà”.
L’assessore al Patrimonio, Paolo Mazzini, ha ricordato che l’istituto “Monna Agnese” si trova nel Piano comunale delle alienazioni con un valore di 4 milioni e 850mila euro, definito per una superficie complessiva di 3.424 metri quadri. “Un valore stimato su una perizia effettuata all’epoca – ha sostenuto – ma i movimenti di mercato ci possono indurre a ritenerlo ancora valido. Il risultato conveniente per l’Amministrazione lo si otterrà quando ci sarà una risposta positiva alla sua presenza nel Piano delle alienazioni. Tra le condizioni necessarie, che si stanno per materializzare, ci sono lo spostamento e il trasferimento dell’istituto “Monna Agnese” in altra sede”.
L’assessore ha affermato che ciò avverrà presumibilmente nell’anno scolastico 2017/18 “perché l’immobile, che presenta caratteristiche d’indiscutibile pregio e interesse, non più legato all’uso scolastico, potrà rappresentare un investimento di sicuro interesse per chi vorrà adire al pubblico incanto”.
Mazzini ha spiegato che “il cambio di destinazione d’uso non risulta necessario in quanto l’immobile, composito e articolato, a seguito del percorso di costruzione e approvazione del RU di aprile 2011 è stato classificato nel Regolamento Urbanistico (RU) con la definizione di AR3, ovvero area di riqualificazione o completamento,. Quindi, con una scheda precisa che ne definisce la destinazione d’uso a residenza convenzionata, artigianato di servizio, servizi culturali, esercizi di vicinato, bar e ristoranti, con quest’ultimi limitatamente al piano terra. Inoltre, trattandosi di edificio vincolato – ha aggiunto – ai sensi del Codice dei Beni culturali, i pareri andranno richiesti nel momento in cui si interverrà per effettuare le trasformazioni e gli organi deputati saranno quelli normalmente competenti su edifici di questo tipo”.
L’assessore ha concluso sostenendo che il mantenimento dell’attuale destinazione d’uso consente l’intervento edilizio diretto “e quindi, anche nella fase in cui si trova la situazione urbanistica della città, l’intervento sarebbe possibile una volta ottenuti i pareri e le autorizzazioni di legge”.
La consigliera Petti ha ringraziato l’assessore per la risposta “che permette di aggiornare il dibattito prendendo atto dell’evoluzione della situazione che, con il nuovo progetto organizzativo dell’Istituto scolastico “Caselli-Marconi-Monna Agnese”, scioglie il vincolo al massimo impegno per il mantenimento della sede espresso dal Consiglio comunale. Nel cambio di destinazione d’uso – ha sottolineato – l’Amministrazione dovrà porre la massima attenzione, tutelando nell’interesse della collettività il valore di un edificio così importante e vigilando sul notevole e significativo, quanto fragile e appetibile, patrimonio d’opere d’arte e suppellettili che detiene”.