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SIENA. Il consigliere Pd Bruno Valentini ha presentato la seguente interrogazione.
Premesso che:
– una nuova progettualità di mobilità sostenibile non può prescindere dal potenziamento dell’uso delle bici, come avviene in gran parte d’Italia, ed in una città come Siena soprattutto di quelle a “pedalata assistita”
– nel Documento programmatico della Mobilità Sostenibile (PUMS) approvato in Consiglio Comunale non c’è riferimento alla mobilità ciclabile nè tanto meno ai progetti di miglioramento ed estensione delle piste ciclopedonali, per alcuni dei quali sono stati ottenuti finanziamenti statali di diversi ml di euro attraverso il Bando Periferie, che il Governo ha confermato per il 2020
– a Siena esiste da anni un servizio di bike sharing elettrico , articolato in diverse “stazioni” in varie zone della città, con un investimento importante sia nelle strutture a terra che nel parco bici, che abbisogna di un seguimento e di una manutenzione costante ed attenta, pena il suo decadimento
– tale servizio versa invece in cattive condizioni, come denunciato anche nel periodico “Il Ciclone” (a cura degli Amici della Bicicletta”) di febbraio 2019, con l’articolo “Bike sharing dove vai?” che conferma problemi tecnici e carenze diffuse che ne disincentivano l’uso, che invece fino ad un anno fa è stato un vero successo, con circa 1 ml di km percorsi, che significano meno traffico, meno auto e moto i circolazione e meno inquinamento
– il servizio di bike sharing è particolarmente apprezzato dagli studenti universitari, che costituiscono una risorsa imprescindibile per l’economia cittadina
– l’anno scorso è stata stipulata una convenzione con l’Amministrazione Provinciale, in base alla quale il Comune si impegna a girare l’introito netto delle sanzioni da autovelox sulla Cassia (strada di proprietà della Provincia) affinchè l’ente proprietario intervenga su alcune frane (che interessano strade provinciali ricadenti nel territorio comunale di Siena) e sulle due piste ciclabili realizzate dalla Provincia stessa che versano in condizioni pessime, come il tracciato Due Ponti-Fango Nero a Ruffolo ed il tracciato della via Francigena dalla strada di Certosa alla zona industriale del Renaccio e poi alla zona industriale di Isola d’Arbia
si interroga il Sindaco
– per sapere se è intenzione dell’Amministrazione considerare la mobilità ciclabile come uno degli strumenti utili per attenuare l’impatto del traffico veicolare sulla qualità della vita e dell’aria di Siena, una delle città italiane col maggior numero di auto/moto rispetto alla popolazione
– per conoscere, in caso affermativo, cosa si intende fare per mantenere adeguatamente il servizio di bike sharing, gestendo al meglio la manutenzione e la disponibilità di bici elettriche a disposizione degli utenti
– per sapere qual è l’approccio programmatico per realizzare le piste ciclabili lungo la direttrice Fontebecci-tStazione Ferroviaria-Taverne d’Arbia
– per verificare se sono stati già concordati con la Provincia tempi certi per la sistemazione dei percorsi ciclabili già da questo Ente costruiti ma che versano in condizioni problematiche
– per sapere se c’è disponibilità ad integrare i futuri progetti di nuove rotatorie o nuovi tratti stradali con la previsione di spazi adeguati per la sicurezza di pedoni e ciclisti